Pensieri e paure

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POV EMMA.
Eccomi di nuovo qui, in quello che è in assoluto il mio posto preferito: casa. Dopo quasi un mese di convalescenza finalmente questa mattina sono uscita dall'ospedale e dopo aver sistemato la valigia con le cose che i miei cari mi hanno portato in questi giorni ecco che posso finalmente rilassarmi sul mio fantastico divano... mamma mia quando mi è mancato questo posto. Le bimbe sono a scuola , killian è tornato di corsa a lavoro dopo avermi accompagnata e io sono qui nel relax più totale.
Cinque minuti, questo è il tempo che sono riuscita a stare seduta sul divano senza fare niente, poi mi sono dovuta alzare e mettermi a fare qualcosa per non impazzire... se fino a quel momento mi sentivo in paradiso ora mi sentivo come quando ero in ospedale: all'inferno. Si è bello essere a casa ma la mia casa me la ricordavo differente: giochi sparsi a destra e a sinistra, urla di bambini, risate e litigi. In questo momento invece c'è solo il silenzio e questo silenzio mi ricorda quella maledetta camera d'ospedale e mi fa pensare ai momenti terribili che ho passato.... non voglio pensare.
Salgo di sopra e entro nella cameretta di Leila, i suoi giochi sono tutti perfettamente in ordine, nulla è fuori posto, l'armadio è inpeccabile come sempre e sulla scrivania c'è una piccola agendina dove segna tutti i suoi impegni con la scuola e extra. La mia piccola è una vera donnina di casa non c'è che dire. Non avendo quindi nulla da fare in questa stanza esco e entro nell'altra stanza: quella della piccola peste... Qui conoscendola sicuramente troveró qualcosa da fare... e invece no. A differenza della cameretta di  Leila questa è decisamente più vissuta ma non è in disordine... si vede che nel periodo in cui non ci sono stata non hanno vissuto qui,  ma è anche vero che non c'è un peluche nel giusto posto dove dovrebbe essere. Mi avvicino al suo lettino e penso a quanto è stato difficile convincerla a togliere le sbarre. Aveva paura che se fosse caduta di notte nessuno l'avrebbe sentita e sarebbe rimasta lì. Rido al solo ricordo. Ha solo tre anni la mia bimba, è sveglia, perspicace e saputella ma è comunque ancora una bimba bisognosa di affetto e attenzioni: come reagirà alla notizia di un nuovo membro della famiglia? E sopratutto sarò in grado io di fare da mamma e tutti e tre ( Henry ormai vive da solo quindi mi preoccupa di meno) senza far mancare nulla agli altri? Non lo so e sono terrorizzata all'idea. In fondo dei conti non mi spaventa tanto Leila, sta crescendo, pensa autonomamente, ha le sue idee e se deve dirmi qualcosa lo fa senza problemi, è chloe che mi preoccupa. a differenza di sua sorella è ancora completamente dipendente da me: esclusi i momenti in cui lei è all'asilo e io lavoro per il resto della giornata è sempre con me. Non mi lascia mai, gioca con me, mangia solo se ci sono io e si addormenta ancora in braccio a me. È anche vero che nel mese che non ci sono stata ha fatto tutto da sola ma un conto è non essere presente e un conto è dovermi dividere con qualcun'altro. Ha già una sorella  anzi due con henry, dovrebbe essere abituata a dividermi con qualcuno eppure so che non è così. Lei è la più piccina, è quella a cui abbiamo sempre dato più attenzioni ed è colei a cui mi sono dedicata anima e corpo dopo aver scoperto di aver abortito. Quando nascerà il nuovo bambino molto cose cambieranno sopratutto per lei e ho paura che questo possa crearle dei problemi. Non voglio che soffra ma forse se continuo a tenere questo grande segreto con lei la farò soffrire ancora di più quando lo scoprirà. Non so davvero cosa fare...
- cattivi pensieri? - disse improvvisamente una voce alle mie spalle. Non mi sono minaimanete resa conto che killian fosse rientrato - oiiiii che succede? - mi asciuga una lacrima che ribelle è scesa sul mio viso. Non mi sono neanche resa conto di aver iniziato a piangere... - mi fai preoccupare così. - continua dirmi alzandomi il viso alla sua altezza e scrutandomi con i suoi meravigliosi occhioni azzurri.
- Non è niente amore, sto bene... sono solo...
- Gli ormoni! - terminó la mia frase. - conosco questo ritornello da sette anni ormai, da quando eri incinta di Leila in pratica, ma so capire quando è vero e quando no. Non sono gli ormoni adesso, c'è qualcosa che ti turba. Avanti racconta.
- Ma niente killian stavo giusto pensando alla nostra vita...
- La nostra vita è meravigliosa, perché piangi....
- Stiamo per avere un altro figlio...
- E non ne sei contenta? Pensavo che fossi d'accordo, ne avevamo parlato, ci stavamo addirittura provando. Sapevi che sarebbe potuto succedere. - stava parlando a raffica....
- Ma che hai capito: sono felicissima che stia per arrivare un nuovo membro della famiglia solo che...
- Che? Non farmi preoccupare per favore
- Pensavo a chloe! Ho paura di darle un dispiacere. - lo vedo calmarsi immediatamente.
- Vedrai che chloe sarà felicissima di questo nuovo arrivo, magari non subito ma vedrai che poi sará felice. Anche Leila inizialmente non ne voleva sapere di sua sorella ricordi? Eppure appena l'ha tenuta in braccio si è sciolta.
- Leila aveva quattro anni e mezzo, lavoravo mattina e sera quindi non viveva 18 ore al giorno attaccata a me e sopratutto è sempre stata abituata a dormire da sola nel suo lettino senza mamma che la cullava fino a farla addormentare. È sempre stata più autonoma rispetto a sua sorella e anche se ha fatto qualche capriccio all'arrivo di chloe è stata sempre comunque positiva all'idea. Non penso che con chloe sia lo stesso. Lei vive in simbiosi con me...
- questo è vero ma so anche una cosa: di tutti i nostri figli è chloe l'unica che riesce ad averla sempre vinta con te. Con gli altri riesci ad avere più polso ma con lei no... e non centra nulla il fatto che sia la più piccola... non so come ma lei riesce sempre ad ottenere un si da te. Anche il piccolo o la piccola che arriverà ti farà innamorare perdutamente di lui/lei ma comunque chloe resterà sempre la principessa ammaliatrice di sua mamma. Fidati di me. La amo troppo per farle del male e lei ti ama troppo per volerti del male.
- Mi stai dicendo che ho le preferenze tra i miei figli? - chiesi scettica. Stava davvero dicendo una cosa del genere?
- Assolutamente no! È solo che lei è più simile a te di quanto tu pensi e questa cosa si vede. Stai tranquilla amore chloe accetterà questo bambino e tutte queste paure resteranno solo un lontano ricordo. - mi bació.
- Spero tu abbia ragione.
Ci abbracciamo e restiamo così accoccolati l'un l'altra per un periodo indefinito di tempo. Anche lui mi era mancato tantissimo in quei giorni ma posso assicurarvi che a differenza delle bimbe lui l'ho sempre sentito con me... forse perché materialmente lo era non so, però so che il mio hook ha combattuto al mio fianco.
- Siamo tornatiiiii! C'è qualcuno in casa? - la voce di mio padre risuonó dal piano di sotto seguito dalle urla delle mie due bimbe pestifere che a passi sostenuti ci raggiunsero al piano di sopra.
- Mamma mammaaaaa! Finalmente sei tornata! - disse Leila abbracciandomi
- Si amore mio! Che bello vederti mi sei mancata moltissimo. Mah... sbaglio o sei diventata più alta?
- Anche nonno me lo ha detto! - sorrise orgogliosa di questa cosa.
- Mamy tornata a casaaaa! - disse l'altra
- ecco anche l'altra  mia bellissima principessa! - la guardai meglio - Anche tu signorina hai fatto qualche cambiamento... i tuoi capelli sono tornati biondi come un anno fa. - notai a voce alta. Quando era piccola era bionda come me, piano piano ha iniziato a scurirsi diventato leggermente più chiara di suo nonno e ora rieccola con i capelli simili ai miei. - la nonna ti ha fatto la tinta di la verità! - le feci il solletico.
- No mamy!!!! Sono diventati così da soli!
- Concordo! - aggiunse mio padre - è tornata il biondo uragano di nonno David!
- Mamy perché sei qui vicino al mio lettino?
- Così, passavo per dare una sistemata...
- Posso dormire nel lettone con voi stanotte? Papy mi ha fatto dormire con lui queste sere....
- ah si???? - lo guardai - poi sono io quella che la vizia è?

La nostra vita insieme (Raccolta one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora