Quinto mese

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POV KILLIAN
Il giorno in cui Archie ci disse che quello della nostra bimba era un blocco pscicologico, dovuto sicuramente ad un fattore che le ha scatenato ansia tanto da non permetterle di parlare, fu il giorno peggiore della mia vita... neanche la morte di Milah e di mio fratello mi hanno buttato nello sconforto in questo modo... certo sono stato da schifo ho sofferto molto in quel periodo ma quello che sto provando da oltre un mese va di gran lunga oltre. Non so come spiegarlo ma essere responsabile di un problema che affligge tua figlia non è di sicuro una bella cosa. Archie non fa altro che ripeterci che abbiamo fatto tutto nel modo giusto e che non è sicuramente nostra la colpa di tutto ciò ma allora perché la mia piccolina ha smesso di parlare? Lo dice la parola stessa: mutismo "selettivo": la bambina si isola con le persone con cui non si sente a suo agio quindi se io Emma e parte della famiglia non abbiamo fatto nulla di male come si spiega il fatto che la nostra piccola non ci parli? Fino a qualche giorno  credevo non parlasse con nessuno poi una notte ho intrasentito la sua vocina: era nella sua stanza e stava parlicchiando con una foto.... non capii cosa stesse dicendo il suo tono di voce era molto basso, paragonabile ad un sussurro, ma vidi la foto; era una foto di Emma... in qualche modo la bambina comunicava con la sua mamma anche se quest'ultima non ne era a conoscenza. Non persi altro tempo e corsi in camera nostra a dirglielo... non l'avessi mai fatto: vidi Emma iniziare ad incolparsi ancora di più, per lei il fatto che sua figlia parlava con una sua foto e non direttamente con lei le dava maggior consapevolezza che il problema principale fosse lei. Non la pensavo assolutamente in quel modo altrimenti non le avrei detto nulla, sopratutto con il fatto che era incinta, e quindi oltre a sentirmi in colpa per chloe ecco che iniziai a sentirmi in colpa anche per aver fatto soffrire ancora di più mia moglie. Parlai con Hopper di questa cosa e anche lui era d'accordo con me: la bambina vedeva di buon occhio la sua mamma e cercava anche se non direttamente un modo per parlare con lei. Secondo lui dovevano far finta di nulla  su quello che avevo visto e non forzarla a parlare, avremmo continuato le sedute di chloe con lui e piano piano avremmo individuato il problema è risolto.
Le sedute tra Chloe e Archie prevedevano principalmente giochi e disegni: nella parte del gioco la piccolina non partecipava molto, ma per quanto riguarda i disegni credo ne abbia fatti almeno una cinquantina da quando eravamo in cura da lui. Tutti ritraevano bene o male la stessa cosa: vi era un gruppo di persone attorno ad un oggetto non ben definito, sembrava un cerchio con delle ruote, e una persona più  piccola delle altre disegnata in un angolo in basso del foglio. Non usava colori per rallegrare il disegno e anche questo per me non era un fattore positivo, conoscevo la mia bambina e sapevo che amava colorare.
A scuola non era differente la storia, Chloe era bloccata e non aveva nessun tipo di comunicazione verbale ne con le sue maestre ne con i suoi amichetti ma almeno una cosa positiva c'era: con quest'ultimi giocava molto nonostante non parlassero. Il problema era dunque in casa  e sicuramente riguardava il fattore fratellino altrimenti non si spiegava il fatto che aveva messo tutte le carrozzine giocattolo e passeggini regalati nel corso di questi tre anni fuori dalla porta della sua stanza.
Insomma è stato un bel mesetto movimentato ma non è tutto, c'è anche una piccola novità: il clima di tensione vissuto ci ha portati più volte nella clinica di whale: Emma somatizza troppo e per una donna in dolce attesa non va affatto bene... ha avuto quale mancamento in questo periodo così whale ha ben pensato di fare controlli più ravvicinati per essere più tranquilli. Morale della favola abbiamo fatto un ecografia una settimana fa e whale si è fatto sfuggire qualcosina di troppo.
- Allora, tutto sembra nella norma Emma, nonostante i tuoi valori siano ancora sbagliati da questo punto di vista le cose procedono bene - le disse mentre le passava uno scottex per ripulirsi dal gel.
- Ne sei sicuro whale? Ad eccezione di Henry, ma solo perché ero in prigione, non ho avuto gravidanze tranquille... per non parlare dell'aborto... sono agitata, ho sempre paura che qualcosa vada storto.
- Non preoccuparti Emma non tutte le gravidanze sono uguali, solo il loro processo è uguale, quindi come ha partorito tua madre, partorirai tu e così questa piccolina.
- Piccolina????? È... è una bambina?  - chiese improvvisamente tralasciando tute le preoccupazioni precedenti.
- Eeeeh.... non volevate saperlo vero???? Oddio scusami me ne ero completamente dimenticato.
- Non importa, avanti dicci!
- Non ne sono propriamente sicuro, come la piccola Chloe se ne sta a gambe incrociate ed è davvero difficile capirlo ma ad occhio penserei ad una femminiccia. I maschietti non sono così riservati di solito
- Sopratutto mio figlio non lo sarebbe - risposi io.
- Comunque rispeto potrei sbagliarmi ho solo buttato ad indovinare
- Mmh ne dubito , non ti saresti mai sbilanciato
- Mi dispiace avervi rovinato la sorpresa...
- non preoccuparti non fa nulla l'importante è che stia bene. - rispose Emma con un sorriso sincero sulle labbra.
- È il ritratto della salute. Cerca comunque di non stressarti troppo, so che chloe sta affrontando un periodo particolare ma tranquilla che anche quello passerà. Ci vediamo alla prossima visita e in queste condizioni se non migliori mi raccomando.

La nostra vita insieme (Raccolta one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora