Legame indissolubile (parte 2)

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POV EMMA.
Regina si era allontanata da neanche cinque minuti per andare a prendere le cose che le avevo chiesto per la bambina quando sentii uno dei medici che passava di lì dire ad un suo collega " la bambina che è stata ricoverata questo pomeriggio è in condizioni gravissime; corri serve il tuo aiuto!"
Non so esattamente quanti bambini fossero stati ricoverati quel pomeriggio ma il mio cuore capì che stavano parlando di lei... della mia piccolina. Li vidi correre e istintivamente corsi con loro, volevo vederla, volevo esserle accanto, volevo dirle che la sua mamma era lì con lei e che tutto sarebbe andato per il meglio. Killian provó a fermarmi ma non ci riuscì, ero determinata a raggiungerla. Se però da una parte riuscii a non farmi fermare da mio marito, non riuscii comunque a farla franca con i medici in quella stanza del pronto soccorso.
- Signora non può stare qui! - disse uno di loro parandomisi davanti non appena mi vide in stanza.
- È mia figlia! - esclamai cercando di farmi spazio. - È LA MIA BAMBINA!!!! Fatemi vedere la mia bambina!
- Signora mi ascolti: stiamo cercando di aiutare sua figlia, se lei rimane qui non ci permetterà di fare il nostro lavoro al meglio. La prego si accomodi in sala d'attesa, la faremo chiamare quanto prima.
- No... io devo.... io... io non viglio lasciarla sola! Ha... ha solo tre anni... lei....
- Scusatela, è fuori di se! - ci aveva raggiunti anche Killian nel mentre,
il quale al posto di spalleggiarmi diede retta ai medici - Me ne occupo io. Vi aspetteremo fuori ma vi prego... salvatela. - non aggiunse altro, mi prese di peso e mi condusse fuori. Piansi... piansi come penso non avevo mai fatto in tutta la mia vita: avevo paura, ero stata in sala per soli dieci secondi ma quei secondi furono sufficienti a spaventarmi: si stavano accanendo sul suo corpicino dandomi ulteriore conferma che la situazione fosse grave sul serio. Solo un'altra volta mi era capitata una situazione simile: quando Henry mangiô il dolce avvelenato di Regina... anche lui aveva rischiato di morire ma alla fine grazie alla magia era tornato da me. Ora la cosa era ben diversa: la sua vita era appesa ad un filo e la magia non avrebbe potuto fare nulla per aiutarci questa volta. Le lancette dell'orologio scorrevano con una velocità inaudita ma nessuno si degnó di uscire da quella maledetta stanza fino al mattino.
- L'abbiamo ripresa per i capelli! - disse il medico che l'aveva in cura - Ha avuto una brutta crisi respiratoria!
- ODDIOOOO!!!! E ORA? - fu Killian a fare domande... io non ero più in grado di fare più neanche quelle. - Sta bene?
- Non voglio spaventarvi credetemi ma non sono il tipo che addolcisce la pillola e da speranze che forse non potrebbero esserci. - cosa voleva insinuare con quelle parole? - Vostra figlia è molto malata, lo shock anafilattico, le crisi respiratorie e gli attacchi cardiaci avute fino ad ora hanno indebolito le sue funzioni vitali... verrà ricoverata nel reparto di terapia intensiva e le somministreremo cure adeguate alla sua età per quanto riguarda la rimozione del veleno procuratogli dall'insetto. SiMo venuti a conoscenza che durante il primo soccorso da parte del bagnino non elle e statti somministrato il cortisone, cosa indispensabile in questi casi... la dose data dai paramedici non ha funzionato in quanto blanda. Faremo delle cure più mirate sempre a base di cortisone ma se non funzionerà dovremmo provare a ripulire il sangue tramite un apposito macchinario. Se anche quest'anno tecnica non sarà risolutiv dovremmo tentare un trasfusione. Scusate la domanda ma quanto figli avete?
- Quattro anche se il nostro primo figlio in realtà è solo suo, non sono suo padre biologico è l'ultimo ha appena un mese
- Capisco allora faremo i test a lei - indicó sempre mio marito - e all'altro figlio/a che avete. In base a chi sarà compatibile nel caso sarà necessario interverremmo.
- non dovrei sbagliare ma le femminucce hanno ereditato il gruppo sanguigno della loro mamma mentre il maschietto il mio, ma è zero negativo e so per certo che posso donare solo a persone con il mio stesso gruppo a differenza di altri.
- Per sicurezza faremo comunque un test di compatibilità ma se abbiamo l'altra bambina non dovremo comunque avere problemi. Signora non mi guardi così, lei la escluso a priori, se ha avuto un bimbo da poco credo lei sia in fase di allattamento e
- Se devo salvare la vita di mia figlia farò quello che va fatto, Liam non morirà se inizierà a prendere Latte artificiale Chloe potrebbe morire invece è anche Leila! Non si sa mai come possono andare questi interventi quindi mi stia a sentire farà i test solo a me e mio marito! Uno di noi dovrebbe bastare! Farà i test dall'altra mia figlia solo se risulteremo incompatibili entrambi ma non credo che succederà.
- Va bene signora come preferisce ma cerchi di calmarsi non le fa bene agitarsi in questo modo
- È una frase che siete soliti dire quando avete mamme che potrebbero perdere i loro figli?
- Emma amore.... fa solo il suo l'acoro..... - cercó di calmarmi Killian - mi scusi per quanto riguarda il poterla vedere? Come funziona? Può restare qualcuno con lei?
- In reparto uno dei due genitori può restare tranquillamente in stanza con lei ma per quanto riguarda la terapia intensiva abbiamo regole differenti. Uno di voi due può rimanere nei corridoi della terapia intensiva anche tutto il giorno se vuole ma per quanto riguarda l'entrare dentro la stanza... beh si solito quando si ha pazienti adulti non ci sono orari di entrata. Quando si tratta di bambini invece concediamo un'ora al giorno durante l'orario di visite. Uno di voi potrà quindi entrare dentro mentre tutto il resto dei visitatori potrà vedere il paziente da una piccola finestrella. Mi dispiace ma dobbiamo ridurre al minimo i rischi, qualsiasi virus prenderebbe le sarebbe fatale.
- Resterò io con lei! - dissi decisa.
- Amore, forse dovresti riposare, sei molto provata... torna a casa dagli altri stai un po' con Leila e Liam, domani mattina magari mi verrai a dare il cambio ok?
- No! Resteró io! Voglio stare con lei, non starei tranquilla a casa.
- Ma ne sei sic...
- Sicurissima!
- Non è che possiamo rimanere entrambi? Non mi fido a lasciarla qui in questo stato ! - mi indicó.
- Purtroppo non posso accontentarvi è il protocollo. Peró farò  un'eccezione per oggi: vi lasceró rimanere entrambi fino a termine visite pomeridiane, poi uno di voi dovrà andare...vorrei fare di più ma non posso.
- Grazie lo stesso, sta facendo già molto per noi! - gli strinse la mano.
- Con permesso! - si allontanó lasciandoci soli in quel vuoto corridoio. Qualche  minuto dopo ci vennero a chiamare per informarci che Chloe era appena stata spostata in terapia intensiva. Salimmo  in reparto entrambi e ci affacciamo a quella famosa finestrella per vederla... una scena orribile: la mia piccola era sdraiata a letto priva di sensi attaccata a non so quanti macchinari e flebo. Il cinquanta percento del suo corpo era coperto da fili e tubicini. Non riuscivo a vederla così, faceva troppo male ma dovevo resistere, dovevo farlo per lei, aveva bisogno di me in quel momento e non potevo in nessun modo venir meno al mio dovere di madre. Cercai di non piangere ma fu inutile, era impossibile non lasciarsi sopraffare dalle emozioni e naturalmente nonostante cercassi di nasconderlo in tutti i modi possibili Killian se ne accorse. Mi strinse la mano per darmi forza ma quel gesto mi fece solamente piangere ancora di più in quanto mi dava l'assoluta certezza che quello che stavo vivendo non era solamente un brutto incubo.
- Amore mio, la nostra piccola è un osso duro, vedrai che ne uscirà più forte di prima. È in buone mani.
- Come fai a saperlo? Non li conosciamo neanche! Starei più tranquilla se ci fosse Whale qui! Lui non l'avrebbe mai fatta arrivare a questo punto.
- Non puoi saperlo, comunque se può consolarti un pochino ti dico che l'ho  fatto chiamare da Regina: pensavo di farla trasferire a Storybrooke per poter poi intervenire noi con la magia....
- E?
- Whale si è messo in contatto con l'ospedale facendosi spiegare i sintomi di Chloe in maniera dettagliata es entrambi i medici hanno concordato che spostarla in questo momento sarebbe rischioso.
- Questo significa che...
- Che ci vorrà più tempo e che non potremmo usare la magia, nulla di più, Chloe starà bene.
- Come fai ad esserne sicuro?
- Perché ho speranza e dovresti averne anche tu.
- Non ci riesco sai? Mi è andato tutto male nella vita ad eccezione di tutti voi... credevo davvero che tutto sarebbe cambiato? Certo che no: sfigata ero e sfigata rimarró.
- So come ti senti, la tua vita non è stata ne semplice ne tantomeno gioiosa, pensi che tutta la felicità possa sfuggirti dalle mani da un momento  all'altro ma non è così tesoro. Ci sono io con te e da quando siamo insieme abbiamo sempre superato tutto... supereremo anche questo. Non temere, non permetterò che succeda nulla di male a Chloe. - non gli risposi, si limitò ad abbracciarmi e di conseguenza lo strinsi anche io.  Restammo in quella posizione per parte della giornata, nessuno dei due parló... non c'erano parole da dire... riuscivamo  a darci forza l'un l'altro anche stando in silenzio. Lo stare insieme era la nostra unica forza.
Ormai stava calando la sera ed era giunta l'ora di separarci.
- Devi andare? - chiesi con un filo di voce.
- purtroppo sì amore mio, non vorrei ma devo! Sicura che non vuoi andare te a casa? Tanto per oggi non possiamo comunque entrare dentro da lei. Magari ne puoi approfittare per riposare un po' non trovi?
- No!
- Sicura sicura?
- Sono sicura! - lo abbracciai - ascolta, prima di andare via passa in reparto ostetricia, ho tirato il latte e l'ho fatto conservare da loro. Fai mangiare Liam e parla con Leila. Non ho capito bene ma mamma dice che Leila ha sentito che sua sorella stesse male... non lo so, non ho capito fatti spiegare da lei.
- Shhhh sta calma penso a tutto io. Mi raccomando Emma... non passare l'intera notte davanti questa finestra ok? - non risposi - ok???????
- Ci proverò. - mi diede un bacio a stampo
-  scrivimi per messaggio quello che vuoi che ti porti domani mattina. - diede un ultimo sguardo a nostra figlia dopodiché con il cuore spezzato andò via.
Anche se gli dissi che avrei provato a distrarmi tornai a guardare quella maledetta finestrella: "amore di mamma sono qui! Dormire i serena tutto andrà bene"

La nostra vita insieme (Raccolta one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora