Prime parole

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POV KILLIAN

Guarda te se non dovevo farmi incastrare al porto anche questa volta. Questa mattina ero di pattuglia con David, visto che Emma ancora non è rientrata dalla maternità, quando uno dei miei marinai mi ha chiamato per un grave problema al porto. Ho lasciato David alla stazione e mi sono reatco nel luogo stabilito dove i miei uomini erano in panico per un problema secondo loro irrisolvibile ma che in realtà era un gioco da ragazzi. Ho sistemato il tutto in un paio d'ore e ora che ho finito credo proprio che prenderò le mie cose e tornerò alla stazione. Da quando Emma ha partorito il lavoro in ufficio si è triplicato e David da solo non riesce a sopperire a tutto, ha bisogno di una mano. Sto per avviarmi quando spugna, il mio uomo più fidato, mi chiama:
- Capitano, ho bisogno di parlarle!
- Vado di fretta Spugna, non è che potremmo rimandare a domani?
- La prego è imporante... farò in un attimo - gli faccio cenno di continuare. - Ecco vede... in realtà non ha nulla a che vedere con il lavoro... - noto che è imbarazzato -  In pratica ho trovato una compagna!
- Spugna congratulazioni! Sono davvero felice per te. - gli dico sincero
- È da un po' che ci frequentiamo ormai ed è arrivato il momento di presentarla alla mia famiglia. Come ben sa capitano per me la mia famiglia siete voi e il resto dell'equipaggio, quindi ho pensato, se le fa piacere, di invitarla questa sera alla locanda in modo da presentarvela.
Vorrei davvero dirgli di sì, so di essere un riferimento importante per lui ma poi penso al luogo che ha scelto per l'occasione: la locanda. Non entro lì dentro da quando ho conosciuto Emma, a lei non piace... lo considera un luogo di perversione dove uomini infedeli trovano divertimento con donne poco raccomandabili. Non ha mai visto di buon occhio il fatto che io frequentassi quel posto e me lo ha fatto capire in tutte le maniere. Non mi ha mai obbligato a non andarci sia chiaro, ho sempre evitato io per non farla preoccupare e per non dargli dispiaceri inutili. Non mi manca di certo passare le serate li... da quando sto con lei non ne sento proprio la necessità. Per me quindi non sarebbe un problema passare una serata li con il mio equipaggio ma se penso a lei e alla sua reazione nel sapere una cosa del genere... mmmh meglio non pensarci... al solo pensiero rabbrividisco. Non voglio farla arrabbiare, non se lo merita ma è quello che succederebbe se accettassi l'invito di spugna.
- Spugna ecco... sono davvero onorato di questo invito ma non penso di poter essere dei vostri questa sera!
- La prego capitano! Senza di lei non avrebbe alcun senso festeggiare. Può portare anche sua moglie se desidera. - si certo come no... Emma alla locanda, mi viede da ridere solo a pensarci. E'  entrata li solamente una sola volta quando eravamo nella foresta incantata e a giudicare dai suoi commenti su quell'esperienza non credo che ci tornerà mai più.
- Non credo Emma possa venire, con le bambine sarebbe complicato.
- Non mi dica di no la prego!
Mmh... Come faccio a dire di no a colui che si è sempre dimostrato al mio fianco nonostante tutti gli errori commessi? - E va bene Spugna. Ci vediamo questa sera! - Dico d'istinto. Ecco! sono ufficialmente nei guai.

POV EMMA

E' una mattinata tranquilla questa, Killian è a lavoro con mio padre, Leila è di sopra che gioca, Chloè fa il suo solito riposino e io posso in tutta tranquillità sistemare la casa. Da sceriffo di Storybrooke a casalinga, chi lo avrebbe mai detto? Eppure eccomi qui a riordinare la cucina dopo aver in grandi line preparato il pranzo per oggi.
- Mamma mamma! - mi sento chiamare. Mi volto e vedo Leila entrare in cucina con un gran sorriso. - Posso andare a giocare con Gideon oggi pomeriggio?
- Hai già messo in ordine la tua cameretta?
Ci pensa un po su... - Un po'! - dice
- Leila -  la rimprovero -  Cosa ti ho detto? Quando si finisce di giocare le cose vanno rimesse in ordine.
- Lo farò dopo mamma!
- No no no signorina! Se vuoi andare a giocare con Gideon questo pomeriggio devi andare a sistemare la tua camera adesso altrimenti niente.
- Uffa però! - si lamenta
- Dai amore, fai la brava!
- Va bene mamma, vado!
- Brava la mia bambina! - la vedo salire di sopra non proprio entusiasta. Forse sarò un po severa ma sono dell'idea che se non impara a quest'età non imprerà più. Immersa nei miei pensieri non mi accorgo che Killian è appena rincasato.
- Amore ciao! - mi sento dire
- Killian!!! - lo bacio - Non che non sia contenta di vederti ma come mai sei già a casa?
- Che ti devo dire... mi sei mancata parecchio tesoro! - mi stringe a se per poi iniziare una serie di baci sul collo. mmm... qualcosa non torna lo sento.
- Wow siano di complimenti vedo! Sputa il rospo: che ti serve? Tu e mio padre non avrete mica combinato qualche macello alla stazione vero? - chiedo titubante.
- Certo che no, ma per chi ci hai presi! Non è successo nulla, non può essermi semplicemente mancata la mia bella mogliettina?
- Lo so che ti manco quando sei a lavoro, me lo dimostri tutti i giorni ma non me lo dici mai. Oggi si invece quindi ti serve qualcosa.
- In teoria c'è una cosa che dovrei dirti ma non centra nulla con il fatto che mi sei mancata.
- Lo sapevo... - rido - Dimmi tutto!
- Spugna ha trovato una fidanzata e ha deciso di presentarla a me e alla ciurma.
-  Wow è meraviglioso!
- Si... ma c'è dell'altro! - lo vedo incupirsi - Vuole portarci alla locanda.
- Aspetta aspetta... la locanda! Quella locanda? La famosa locanda della foresta incantata ricostruita qui a Storybrooke?
- Lo sai come sono i ragazzi della ciurma, vogliono divertirsi.
- Tu non hai bisogno di divertirti!
- Lo so ma vado solo per dar manforte a spugna. Ci tiene davvero che io sia presente. Ha invitato anche te ma so già come la pensi su quel posto.
- Appunto... non porterò di certo le nostre figlie in quel luogo di perversione. E ad essere onesti gradirei non andassi neanche tu.
- Sei per caso gelosa amore? - mi dice conun sorrisetto odioso
- No! - rispondo acidamente
- A me sembrerebbe il contrario!  - contina a dirmi con quella faccia da schiaffi.
- Mi fa schifo quel posto ok? E gradirei che mio marito ne stesse alla larga tutto qua.
- Ho occhi solo per te, lo sai bene. Sarà solo per questa sera. Se poi non ti fidi del mio comportamento puoi sempre venire con me! Lasciamo le bimbe a tua madre o a Regina cosi potrai controllarmi.
- Stasera? Spugna ti ha invitato per questa sera?
- Si.
- E tu gli hai detto di si!
- Che avrei dovuto fare dirgli di no nonostante io sappia quanto ci tiene a me?
- Tralasciando il fatto della locanda, avresti comunque potuto dirgli che oggi eri impegnato con la tua famiglia. Stasera c'è la cena dai miei!
-E' stasera la cena? Me ne ero completamente dimenticato! David non mi ha detto nulla...
- Vedo con gioia che ti interessa molto della tua famiglia. - gli lancio una frecciatina
- E dai non fare di tutta l'erba un fascio. Mi è passato di mente può succedere.  Chiamerò Spugna e gli dirò che non se ne fa nulla ok.
- No no!  Gli ha detto di sì prima, giusto? - annuisce -  Perfetto, andrai con lui e i tuoi inseparabili amici stasera. Per quanto riguarda la cena con i miei tranquillo, troverò una scusa per giustificare la tua assenza.
- Mah...
- Non voglio assolutamente  passare davanti al tuo equipaggio come la moglie rompi scatole che vieta al marito di fare le cose che vuole.
- Cose che vuole? Ora non esagerare. Mi ha solo invitato un amico. Il posto non fa differenza.
- Ok va bene! Finiamola qui per favore.
- No che non va bene se devi arrabbiarti.
- Non sono arrabbiata, sono tranquillissima.
- Non si direbbe!
- Senti Killian non mi va di discu... - Non termino la frase perché dal baby monitor sento Chloè fare dei versetti - Si è svegliata. Vado da lei!
Faccio per uscire dalla cucina ma Killian mi trattiene: - Aspetta... ascolta meglio!
Dal monitor oltre ai versetti della mia bambina si sentirono dei piccoli passi e poi una vocina che conosco molto bene.
- Ciao sorellina! Ti sei svegliata, era ora! Non fai altro che dormire. Mi spieghi una cosa perché non parli? Sei difettosa per caso? Lo sai dire Leila? È facile! Le i la... andiamo prova!!!!! le - i -la!
- Gagagagaggagaga!
- Lascia stare ho capito! Vado a giocare con il mio amico Gideon che mi fa divertire più di te! e no! Può essere solo amico mio.
- Ha detto che sua sorella è difettosa? -  chiedo sorridendo a mio marito tralasciando la discussione avuta poco prima.
- Ha detto che va da Gideon? - mi risponde lui con una faccia che immortalerei all'istante. E' geloso della sua bambina, bene! Ora almeno potrà capire tante cose.
- Si... è un suo amico!
- Non mi piace la cosa, lei rimane a casa.
- Ma piantala!
- No no no a casa del coccodrillo non ci andrà!
- Andranno al parco e tranquillo... ci sarà belle con loro.
- Non mi interessa, non voglio che facciano amicizia quei due.
- Se fai così adesso quando avrà quattordici anni che farai? -chiedo divertita
- A quattordici anni stara a casa con papà!
- Certo certo, come no! Basta crederci.
- Non sfottermi. Comunque davvero: voglio stia lontana da quella famiglia.
- È solo un bambino killian!
- È pur sempre figlio del signore oscuro... non voglio che vada!
- Purtroppo te ne dovrai fare una ragione come me ne farò una io per questa sera.
- Ancora con questa storia?
-  Così magari capisci cosa sto provando! Leila amoreeee?!?!?! Sei pronta?
- Si mamma! - mi risponde mentre scende le scale -  Ho riordinato tutta la stanza e ho anche controllato chloe. è sveglia!
- A si? - le dico facendo finta di non aver ascoltato la loro piccola conversazione.
- Si ma perché mi avete fatto una sorellina difettosa?
- Difettosa? - chiedo trattenendo a stento una risata
- Non parla!
- Amore mio, ha cinque mesi è normale che non sappia ancora parlare.
- Neanche io parlavo?
- No, neanche tu! Tu mi hai fatto sudare sette camice solo per dire mamma!
- Davvero? - chiede curiosa
- Certo che sì! Sei sempre stata testarda amore. Dai andiamo o faremo tardi.
- Ei ei ei signorina! Dove vai? Non dici niente al papà?
- Vado da Gideon a giocare!
- Ah si? E se papà non volesse?
- Tranquillo papà non essere geloso. È solo un mio amico. - risponde sicura di se
- Queste cose le sente da te! -  ironizza anche se infastidito il mio maritino.
-  ciao ciao papy! - dopo averglielo fatto salutare prendo la mia borsa e mano nella mano con mia figlia esco salutandolo in maniera alquanto fredda.

La nostra vita insieme (Raccolta one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora