Supereremo anche questo (parte 2)

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POV KILLIAN

- Come scusa? -  Chiesi pietrificato.
- Mi dispiace killian avrei voluto darti una notizia migliore.
- E ora che si fa?
- Verificheremo in questi giorni se l'amnesia è temporanea o permanente.
- No, non è possibile.  Deve esserci un errore.
- Purtroppo non c'è nessun errore mi dispiace. - si limitò a dirmi Whale.
- Deve esserci! Altrimenti questo significherebbe che non si ricorda di Leila, di Chloe... di me!
- Si è svegliata accanto alla vostra bambina e non l'ha riconosciuta. La bambina l'ha chiamata "mamma" ma lei ha chiesto gentilmente e senza spaventarla di allontanarla perchè non era sua figlia. La bambina non ha capito molto ma ho preferito portarla via.
- Grazie Whale. -  Rispose Snow partecipando alla conversazione - Quindi... cosa ricorda esattamente?
- Ricorda di aver fatto a pezzi un drago per salvare Henry che era stato avvelenato da Regina e ricorda di aver scoperto, dopo ventotto anni, chi siano esattamente i suoi genitori. Le ho spiegato che ha avuto un vuoto di memoria e che nella sua vita ormai ci sono tante altre persone ma sembrerebbe non accettare la cosa.
- E' comprensibile dopotutto...
- Posso vederla? -  Chiedo interrompendo i due
- Killian - Snow mi mette una mano sulla spalla -  Non si ricorda di te al momento. Forse è meglio se vada io. Non mi accetterà ancora come sua madre ma prima di scoprire questo piccolo dettaglio eravamo migliori amiche.
- Credo che Snow abbia raggione - disse il medico da strapazzo - Vieni, ti faccio strada.

POV SNOW

- Emma è permesso?  C'è una persona che vorrebbe farti visita. Posso farla entrare?
- Whale... dimmi la verità! È una persona che ricordo o una di cui non so neanche l'esistenza? - chiese debolmente facendomi stringere il cuore. Povero amore mio.
- Penso che tu la conosca bene.
- Allora falla entrare. - whale uscì facendomi segno di accomodarmi
- Emma! -  dissi. Era ancora allungata su quel letto e ricoperta di tubi ma amento era sveglia e cosciente
- Mary margaret,Ciao!  - Mary Margaret? Da quanto tempo qualcuno non mi chiama più così? È una strana sensazione sentirsi chiamare per nome e non "mamma",  ma so la situazione e mi conviene accettarlo per poterla aiutare.
- Ho parlato con whale. Mi ha spiegatoin grandi linee  la tua situazione... vuoi parlare di qualcosa in particolare?
- Mi fa ancora strano pensare chi sei in realtà... ma se è vero che è passato tanto tempo dalla rottura del sortilegio avrei una domanda da farti: ho mai superato questa odiosa fase dell'abbandono?
- Si! Sei felice adesso, felice come non lo sei mai stata. Siamo una famiglia: io te tuo padre il tuo fratellino...
- Ho un fratello?- chiese scettica
- Si, sì chiama Neal!
- Neal! - saltò a quel nome -  Perché lo avete chiamato così?
- In onore del papà di Henry che ci ha salvato da una sconfitta certa - continua a guardarmi con gli occhi fuori dalle orbite - Ah già, tu non ricordi cosa è successo.
- Conosci Neal? Come ha fatto ad entrare nelle vostre vite quel poco di...
- Emma alt! Ti stai agitando e non ti fa bene. Con neal è tutto ok, lo hai perdonato.
- Quindi... - sembrava volesse dire qualcosa ma era evidente che non trovava il coraggio. Avrà anche perso la memoria ma è pur sempre mia figlia, so riconoscere le sue insicurezze.
- Che c'è? Puoi dirmi tutto lo sai?
- Beh... Whale mi ha accennato che ho un marito... E lui per caso? - ecco! come dirle adesso che Neal è morto?
Emh...No... Neal in realtà... lascia stare, la memoria sono sicura tornerà presto, non serve raccontarti tutto ora non trovi? Ti verrebbe solamente un gran mal di testa.
- Ho già mal di testa!
- Allora forse sarà il caso che ti lasci riposare.
- No! Voglio sapere qualcosa di più della mia vita, qualcosa di recente. Henry ad esempio. Come sta il mio bambino?
- Beh bambino... ha sedici anni ormai. - sorrido - Ed è alle prese con la sua prima fidanzatina. Tu e Regina avete fatto un ottimo lavoro su di lui.
- Chi ha ottenuto la custodia alla fine? Io o quella vipera?
- Avete entrambe la custodia di henry e ironia della sorte: siete amiche. Tutte le incomprensioni di un tempo non ci sono più! Finalmente regna la pace.
- Penso di essere sotto effetto di qualche droga perchè è tutto così irreale.
- Sei sotto morfina in effetti, ma è tutto vero quello che ti sto dicendo.
- Continua a raccontare.
- Cosa dirti... Hai un marito meraviglioso che ti ama e si farebbe in quattro per te e poi beh...
- Posso entrare? - vedo affacciarsi alla porta della stanza mio marito affiancato da Killian
- David ciaooo! - disse Emma -  E tu sei?  No lasciami indovinare: da quell'uncino e dal modo di vestire tu devi essere un pirata. Capitan Uncino suppongo.
- Anche killian jones potrebbe andar bene ma si, sono capitan uncino.
- Wow e chi saresti, il miglior amico di mio padre? - ironizzo
- Tuo marito a dir la verità.
- Si certo come no e chi ci ha sposato? Campanellino? - a quelle parole si fermò di colpo
- Emma!-  Le dissi. - Tutto ok?
- Si... si tutto ok!  sembrava un dejavoo. Davvero lui  è...
- Si è tuo marito!
- Dopo aver visto un drago deduco che non sia impossibile come cosa.
- Ti ho portato una foto -  le dice mostrandogliene una proprio del loro matrimonio -  Ti ricorda nulla?
- Mi dispiace... ma no. Magari facendone vedere altre...
- Aspetta! - Lo vedo tirar fuori dal portafoglio una foto tessera - Questa è una pazzia che ti è venuta in mente di fare. In cinque in un gabbiotto per fototessere. Riconosci qualcuno?
- Riconosco me, Henry? è lui? È cresciuto così?
- Brava stai andando alla grande... poi?
- Beh ci sei tu... non mi ricordo di te ma riesco a riconoscerti e poi.... e poi basta. Tre su cinque è un buon punteggio no?
- Avresti potuto far di meglio. Questa nanerottola ad esempio: l'hai vista appena ti sei svegliata.
- La bambina che piangeva dici? Mmm... non la ricordo bene, ero confusa. Chi è?
Vedo Killian cercare di trattenersi. E' sull'orlo di piangere e posso capirlo, la donna che ama ha dimenticato quasi tutta la sua famiglia.
- È la nostra nanerottola: Nostra figlia.
- Abbiamo una bambina?
- Ne abbiamo due in realtà! Lei è l'altra.
- No, io non ho due figlie. Mi state mentendo. Mi ricorderei di avere due bambine come mi ricordo di Henry. - Si stava agitando
- Emma tesoro!  - provo a dirle ma lei mi interrompe
- No! Mi state mentendo tutti!!!  Avrò anche perso la memoria ma non sono scema, mi state raccontando una marea di stupidaggini. Tu non sei mio marito! Non ho sue bambine e... - venne colpita da un attacco di panico che fortunatamente venne preso in tempo da whale che le diede una fiala di non so cosa e la fece addormentare.
- E menomale che vi avevo detto di non sovraccaricarla! -  ci rimproverò
- Stava bene fino a due secondi fa!
- Perchè era sotto effetto di medicinali che guardacaso sono spariti proprio ora. Lasciatela dormire ora, appena si sveglierà provate a riparlarle ma senza troppre pressioni.
- Segiuremo il tuo consiglio Whale.
Passò tutta la notte e metà mattina ma alla fine si svegliò. Ricordava la chiacchierata fatta il giorno prima e nonostante ancora sotto Shock non diede di matto  questa volta. Whale disse che se le analisi erano ok e non avrebbe avuto peggioramenti , in un paio di settimane l'avrebbe dimessa quindi occorreva organizzarsi su come renderle il ritorno a casa il meno stressante possibile. Chiedemmo direttamente a lei.
- Se quello che mi state dicendo è vero io non vivo più con te - disse guardandomi - ma insieme a lui,  Henry e quelle due bambine giusto?
- Esatto. Se non te la senti di tornare a casa tua però puoi stare da noi. In fondo consideri il loft casa tua. - Vedo che guarda killian
- ha ragione lei... alle bambine penserò io, tu devi pensare a rimetterti.
- Allora se per voi non è un problema faremo così!
- E un problema lo abbiamo risolto. Ora... - continuò killian - Lo so che ti chiedo troppo e capirei se mi dicessi di no ma ... ecco... te la sentiresti di incontrare le bambine? Vogliono vederti, piangono di continuo e mi chiedono sempre di te. Gli manchi.
- Questa è una bella domanda io non lo so se me la sento. Non saprei cosa fare, cosa dire... non ho alcun ricordo di loro. Nella mia mente ho solo un figlio,  Henry  - la  faccia di Killian parla da sola, è ferito e anche Emma sembra accorgersene - Senti, non ci rimanere male... non voglio essere menefreghista o cosa, sto solo esprimendo ciò che provo. Cosa posso dire a due bambine così piccole?  Loro si aspettano di vedere la loro mamma mente io non... anche se mi impegnassi io non la so fare la mamma! E' un gene che non è in me mi dispiace.
- Non dirlo neanche per scherzo - killian si sedette sul letto facendola sobbalzare a quella vicinanza - O dio! Scusa non volevo. - Si alzò immediatamente. -  Ascoltami, non dovrai dirgli nulla. Faranno tutto loro lo so già. Tu devi solo tenrere a mente i loro nomi. La nanetta si chiama Chloe mentre la più grandicella Leila.
- Grandicella dici? Forse volevi dire una nanetta un po' più alta! - sorride - Bei nomi comunque.
- Li ha scelti la loro splendida mamma. Posso farle entrare allora?
- Perchè sono già qui? - era in ansia per quella situazione.
- Uno è ricoverata qui mentre l'altra è appena arrivata con Regina.
- Regina! Ci fidiamo davvero di lei? 
- Assolutamente si!
- E' la piccolina che è ricoverata qui?-  killian annuisce - Come mai? Come sta?
- Chloè sta benone e tutto grazie a te. Allora, te la senti di far contente due marmocchie?
- Va bene! Vedo killian avvicinarsi alla porta e aprirla facendo entrare Regina che teneva in braccio chloe con un braccio mentre con l'altro teneva la manina di Leila
- Mamma mamma! - scattò leila arramicandosi sul letto - mamma mi sei mancata da morire! Stai bene?
- Adesso si! - Rispose
- Mamy sveia! - disse Chloe battendo le manine
- Si dice sveglia stupidina.
- Non iniziare Leila! - Le dice suo padre  richiamandola all'ordine - Allora, non dite niente alla mamma?
- Mamma stoiaaa!
- Chloè, amore di papà, mamma non può raccontarvi una storia adesso.
- Possiamo farlo noi? La racconteremo noi a lei! - intervenne Leila
- Si stoiaaaaaaaa!
- Che ne dici Emma?! Ti va di ascoltare una storia?
- Perché no! - Regina sistemò entrambe le bimbe accanto alla loro mamma dopodiché si mise a sedere su una poltrona li vicino
- Allora: c'era una volta una principessa.
- Una pimpipessa bellissima!
- Il suo nome era Emma.
- No! Pimpipessa si chiama mamma! - sbuffa la piccolina
- Ma il nome della mamma è Emma! - le spiega la piu grande
- No tuo nome è mamma! Velo mamma?
- Facciamo così... - intervenne Killian - c'era una volta una principessa di nome mamma Emma... meglio?
- Ti!
- Ok, continuo!  Un giorno questa principessa mentre era in un altro mondo incontrò un pirata cattivo.
- Papà! Papà no cattivo, papà piata buono!
- Ma mi fai finire? - la rimproverò - Dicevo... Incontro questo pirata cattivo che piano piano grazie a lei divento un brav'uomo. Si sposarono e ebbero due figlie.
- Io e eia! Fine!
- Ma che bella storia bimbe! La più corta ma anche la più bella che abbia mai ascoltato. Grazie.
- Ti vogliamo bene mammina...
- Si, tato tato! -  la abbracciarono entrambe. Qualcuno sperò nella magia del vero amore ma non successe nulla. Le bambine dopo un milione di capricci, perché volevano restare con la mamma, andarono via lasciando me, killian e Emma  da soli. Mi sentivo di troppo ma non sapevo se Emma era ancora pronta a restare sola con killian.
- Snow potrei parlarle in privato? - ecco, come non detto.
- Emma, tesoro... te la senti?
- Dopo aver conosciuto due ipotetiche figlie che sara mai un uomo! Tranquilla va!

La nostra vita insieme (Raccolta one-shot)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora