13.Ecco perché non ho raccontato a nessuno di tutta questa storia.

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Debby:"ti odio. Quando sono con te, divento incoerente"
Sibila.
Pla:"zitta che poi ti passa tutto e non ti fai baciare più"
Debby:"cosa ne sai?"
Pla:"oramai ti conosco a memoria"
Debby:"ma..."
Pla:"ssshh"
La zittisco.
Pov. Deborah
Invade ancora la mia bocca con la sua lingua e continua a baciarmi imperterrito. Avvolge i miei fianchi con le mani, li fa suoi e non li lascia più andare fino a quando il mio cellulare non inizia a squillare. Così lo prendo dalla tasca e vedo chi è.
Debby:"è Simona..."
Dico.
Pla:"non rispondere..."
Debby:"ma ti pare?!"
Pla:"uff...okk"
Così accetto la chiamata e porto il telefono all'orecchio.
Debby:"pronto?"
Simo:"Deborah! Dove siete finiti?!"
Debby:"stiamo parlando..."
Simo:"non mi prendere in giro, gli sei saltata di nuovo addosso, vero?"
Debby:"ma che dic...si"
Ammetto facendola sbuffare.
Simo:"sei proprio una scema. Perché continui a fare così? È un tira e molla continuo"
Debby:"non so che altro fare"
Sussurro prima che Placido mi depositi un bacio a stampo sulle labbra ed altri sul resto del viso.
Simo:"vabbè ma sbrigatevi, gli altri si stanno insospettendo"
Debby:"si, arriviamo..."
Simo:"okk"

Pla:"no..."
Piagnucola Placido e che ancora intento a baciarmi le guance.
Simo:"di a Placido di finirla, prima che ti consumi la pelle a furia di baciarti ovunque"
Debby:"hai sentito piccolo?"
Pla:"si..."
Simo:"hey, sono ancora al telefono, non fate gli sporcaccioni e venite qui"
Subito dopo chiude la chiamata ed io torno a baciare Placido, come se Simona non mi avesse detto nulla.
Debby:"vedi che ti bacio ancora?"
Pla:"Sisi... tanto adesso ti passa"

Pov. Simona
Passati cinque minuti, provo a richiamare Deborah, ma proprio nel momento in cui afferro il telefono, li vedo entrambi comparire fra i tavoli, lui tutto rosso e con una considerevole sporgenza sul cavallo dei pantaloni e lei tutta tranquilla che cammina accanto a lui.

Simo:"cosa gli hai fatto?"
Chiedo alla mia mia migliore amica, portandola un po più lontano dagli altri.
Debby:"io niente..."
Sul suo viso compare un sorrisetto compiaciuto che mi fa subito allarmare. Non so davvero cosa le frulli nel cervello.
Simo:"io non vorrei dirlo, ma credo che qui, quella che se ne approfitta sei tu..."
Debby:"dici?"
Mi chiede inclinando la testa di lato.
Simo:"forza, racconta che ti sei fatta fare"
Debby:"no dai...È imbarazzante"
Simo:"dopo tutto quello che mi hai raccontato, dovrei scandalizzarmi?!"
Debby:"e che ne so... Potresti"
Inizia a raccontarmi un po l'accaduto e quando vengo a sapere del fatto che le abbia chiesto il permesso a parer mio così dolcemente, la blocco e un attimo.
Simo:"Deborah, ma ti stai rendendo conto di cosa stai facendo?"
Lei sbuffa e poi rivolge lo sguardo altrove.
Debby:"senti un po, per quale motivo pensi che io non abbia mai raccontato a nessuno di tutta questa storia?"
Simo:"non lo so... Per paura?"
Debby:"no! Per non sentirmi dire che sbaglio ad andare a letto con uno che è solo un amico per me"
Simo:"beh però..."
Debby:"niente però. Lui non è uno qualunque, lui è il mio migliore amico, il mio uomo e non c'entra nulla se abbiamo o meno una relazione..."
Simo:"ho capito, ma sai che sono sincera e secondo me stai sbagliando"
Debby:"no, tu non capisci. Non ho bisogno di gente che mi dica che tutto questo è sbagliato. Ci sono già io, c'è anche lui che lo dice. Se non importa a noi, non vedo perché dovrebbe inmportare a voi."
I suoi occhi diventano lucidi e quasi mi sento in colpa per ciò che le ho detto.
Debby:"si, lo so che tutto questo è un grande casino, ma cosa posso farci se non riesco a stare lontana da lui?"
Alza il capo e tenta di trattenere le lacrime. Non capisco perché non provino ad avere una relazione normale, non c'è bisogno di farsi così tante pippe mentali per risolvere tutto.
Debby:"è difficile far finta di non volerlo per niente quando durante il giorno, l'unica cosa che desidero e un suo bacio ed il suo odore addosso quando mi abbraccia..."
Perfetto, adesso anche io ho gli occhi lucidi.
Simo:"scusa, mi dispiace..."
Debby:"m..."
Piagnucola.
Simo:"vieni qui"
Dico spalandando le braccia. Lei mi guarda ancora e poi mi tira verso di sé, stringendomi forte.
Non voglio essere un'ulteriore peso, non voglio risultare come una che non la capisce, perché lei è la mia migliore amica, è una di quelle cose che se non fossero capitate nella mia vita, non l'avrebbero resa migliore di quello che purtroppo era.
Simo:"ti voglio bene, lo sai"
Debby:"anche io ti voglio bene..."
Le scompiglio leggermente i capelli mentre la sento piangere sulla mia spalla. Forse non lo ha ancora capito, ma senza di lei non riuscirei a vivere...

Pov. Deborah
A fine serata, Simona mi riporta a casa, nonostante Placido mi avesse chiesto di farlo lui, ma da quando ho parlato con la mia migliore amica, i dubbi sono tornati quasi più forti di prima.
Per colpa di Placido sto letteralmente impazzendo ed anche se non voglio ammetterlo, purtroppo è così e non posso farci nulla; non ne ho la forza.
Mi sento distrutta, non riesco più a ragionare e sembra che tutte le mie emozioni si siano rivoltate contro di me.
"Aiuto..." chiedo nella speranza che qualcuno possa spiegarmi che cosa mi succede e dov'è finita la Deborah di un tempo.

Pov. Placido
Il pomeriggio dopo la cena dal cinese, decido di passare da Deborah per portarla a fare un giro. Così mi presento a casa sua senza avvisare e busso alla sua porta.
Dopo un po, viene ad aprirmi con il corpo avvolto in un minuscolo asciugamano che le copre a malapena le cosce ed i capelli bagnati che le ricadono sulle spalle.
Debby:"ciao..."
Pla:"ciao"
Dico cercando di non far caso alle sue condizioni attuali. Cammino spedito verso di lei e la saluto con un bacio a stampo per poi entrare in casa come se fosse una normale baciarla così.
Al mio gesto, quasi le scivola l'asciugamano per la sorpresa ed io resto a guardarla.
Debby:"Pla!"
Sbuffa.
Pla:"visto che ti è già passato?"
Debby:"e a te sembra questo il modo di salutarmi?!"
Pla:"preferisci che prima ti tolga l'asciugamano? perché se vuoi rifaccio l'entrata"
Debby:"meglio che tu stia fermo."
Sbotta andando a rinchiudersi in bagno.
Pla:"la prossima volta, vestiti prima di aprire la porta. Dico con tono alto e infastidito."
Pla:"se non fossi stato io?"
Debby:"Placido, so che sono bassa, ma allo spioncino della porta ci arrivo lo stesso."
Pla:"mmm...sbrigati che ti porto a fare un giro."
Debby:"Stasera ci sono Ivan D'Ignoti e Simona a mangiare qui"
Pla:"Ti riporto a casa subito, sono ancora le cinque"
Debby:"rompi scatole."
Pla:"muoviti stronza. Almeno cerca di far finta di volermi vedere..."

Pov. Deborah
Quando siamo già in giro da un po di tempo, ci fermiamo al nostro solito bar e dopo un caffè ed una sigaretta, corro un attimo in bagno.

Pla:"merda..."
Sento placido imprecare quando giungo da lui seduto al tavolo.
Alla sua vista scoppio a ridere. È pieno di succo di frutta e patatine che gli sono stati rovesciati praticamente in testa da una cameriera impacciata.
Cameriera:"mi scusi, non l'ho fatto apposta..."
Pla:"e menomale che non era qualcosa di bollente"
Cameriera:"sono un disastro..."
Debby:"credo proprio di si."
Mi intrometto io.
Debby:"stia tranquilla, adesso te lo porto via, così il proprietario non vedrà cos'hai combinato"
Ridacchio comprensiva.
Cameriera:"scusi... Non volevo, io..."
Debby:"ma dai! Almeno ha fatto ridere qualcuno"
Afferro un angolino della maglietta di Placido e lo porto verso la macchina, mentre lo sguardo divertito della gene si posa su di lui.

Pla:"devo andare a casa a lavarmi"
Borbotta accendendo la macchina.
Debby:"bene, così posso andare a casa a cucinare"
Pla:"no, tu vieni con me. Ti ho presa in parola quando mi hai detto che non dovevo farti scappare"
Debby:"ed hai intenzione di sequestrarmi?"
Pla:"se è necessario..."

Spazio scrittrice:
Hellooooo! Avete visto che disastro? Beh, per vostra sfortuna non sarà l'ultimo. Ma adesso veniamo agli affari... vorrei che voi lettori commentaste questo capitolo. Vorrei sapere cosa pensate, qual è la cosa che vi piace di più della storia e quale meno. Così potrò sapere meglio cosa vi aspettate da questo libro.

Mi raccomando. VOGLIO TANTI COMMENTI! Sia positivi che negativi, perché anche le critiche fanno bene...

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