43.avevi detto che non sarebbe finito nulla

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Il giorno in cui gli artisti che parteciperanno a Sanremo annunceranno le cover da portare sul palco dell’Ariston si sta avvicinando sempre più, ed io e Giovanni non facciamo altro che lavorare ai due pezzi che presenteremo all’evenienza, naturalmente nella speranza che essi piacciano alla commissione.
Proprio l’altra sera, Placido si trovava seduto al pianoforte; stava suonando “Amore senza fine” di Pino Daniele e nel preciso momento in cui arrivò al suo ritornello, io ed il mio compagno di avventura iniziammo ad intonare le sue note facendo fondere le nostre voci alla perfezione. Il mio chitarrista sorrise immediatamente e da lì capimmo che quella sarebbe stata la cover perfetta da presentare al pubblico.
In quel pezzo ci fu un intesa al primo istante perché entrambi, proprio con quelle parole pensammo immediatamente al nostro grande amore: LA MUSICA…
Una perfetta canzone d’amore dedicata alla nostra più grande passione: quale fra le tante sarebbe risultata più adatta di quella per presentarci al grande festival della canzone italiana?!

Adesso siamo in studio assieme al mio ormai quasi unico e vero produttore e stiamo provando a registrare qualcosa insieme, fin quando non sentiamo un telefono squillare.
Giovanni:”andiamo ragazzi, avevamo detto niente cellulari!”
Pla:”scusate ma stavo aspettando un messaggio importante…”
Gli risponde Placido con voce abbastanza agitata per poi afferrare frettolosamente il telefono.
Pla:”o mio dio, non ci credo…”
Debby:”cosa?”
Chiedo incuriosita.
Pla:”suonerò in concerto con Arisa, e Biagio Antonacci vuole vedermi per un colloquio”
Debby:”suonerai per… ah, okk”
Sussurro con un filo di delusione nella voce.
Pla:”qualcosa non va?”
Debby:”e solo che non me ne avevi parlato…”
Borbotto rivolgendo lo sguardo altrove.
E va bene, non me lo aspettavo per niente e per giunta ho anche il timore che lui possa lasciarmi per un altro artista; non credo che sarei in grado di superare la cosa…

Pla:”ma certo che lo sapevi! Ricordi lo Stage a cui mi accompagnasti? In realtà io ci andai perché volevano ascoltarmi, ed alla fine mi dissero che in futuro mi avrebbero contattato.”
Debby:”si ma non sapevo che ti avrebbero contattato proprio nel periodo in cui mi sarei preparata per qualcosa di estremamente importante”
Io davvero non lo capisco, sa che questi non sono esattamente i giorni più sereni e meno complicati della mia vita. Ho rotto da poco il contratto con Mario Lavezzi, la mia band si è quasi del tutto sciolta per questioni che non dipendono da me, e adesso mi dice di dover partire per il tour di Arisa e Biagio?! Sa che oramai ho solo lui al mio fianco, come può decidere di lasciarmi in alto mare in questo modo?!

Pla:”oh andiamo Debb, non era nulla di sicuro, e poi non ci pensi?! Magari suonerò per Antonacci! Sarò su un grande palco, avrò più esperienza e magari riusciremo a fare ancora di meglio io e te!”
Debby:”io e te o un grande palco e te?”
Sbotto irritata.
“Un grande palco”, è questo che vuole?!
Pla:”per favore, non devi sempre reagire così male…”
Debby:”no, è tutto okk. Sapevo che prima o poi mi avresti mollata…”
Pla:”cosa? Non ti sto lasciando! Prima aspetterò che tu finisca il disco e poi darò la disponibilità…”
Debby:”per andare via…”
Pla:”non andrò via.”
Ribatte venendo nella mia direzione, ma prima che riesca ad avvicinarsi troppo, alzo una mano all’altezza del suo petto e lo fermo.
Debby:”sai che succederà.”

Pov. Giovanni
Pla:”non cambierà niente Debb…”
Giovanni:”cambiare? Cosa dovrebbe cambiare?!”
In seguito a quella mia intrusione nel discorso, loro si voltarono verso di me e mi urlarono di stare zitto come si farebbe con il proprio cane, perciò chiudo immediatamente la bocca e resto ad ascoltare.

Debby:”un grande palco?! Io ti do tutto e tu corri dagli altri per l’unica cosa che non posso darti?!”
Pla:”vedi che qui quello che da tutto all’altro sono io. Ti hanno mollata tutti tranne me, non te lo scordare! E poi, da quando è passato il mio compleanno non mi calcoli più, sei sempre distante ed appena provo ad avvicinarmi finisci per liquidarmi con una carezzina sulla testa come se fossi un cane. Ma ti avverto, se non ricominci a darmi le attenzioni che merito, bhe, allora finirò per scodinzolare dietro un’altra.”
Lei resta a fissarlo per una manciata di secondi e quando avvisto un fulmine passare nei suoi occhi, una delle sue mani si innalza nell’aria per poi colpirlo in pieno volto, provocando un forte e sonoro *clap*.
Debby:”stronzo.”
Mugugna a denti stretti per poi afferrare velocemente la borsa ed il giubbotto e scappare via.

Giovanni:”Non ci posso credere, ti ha tirato uno schiaffo!”
Pla:”nha, è solo tesa per tutto il clima che si è creato attorno a Sanremo, le passerà presto.”
Giovanni:”a solo paura di perderti…”
Gli dico sbattendogli il faccia la verità.
Pla:”no è solo egoista. Non capisce che questo è semplicemente il lavoro che sogno di fare sin da bambino.”
Giovanni:”le hai praticamente detto che non vedevi l’ora di suonare su un grande palco, come se il suo non fosse abbastanza”
Pla:”a me non importa nulla del palco”
Giovanni:”e allora di cosa ti importa?”
Pla:”di lei, mi importa di lei!”
Giovanni:”non sembra.”
Pla:”io voglio lei, non un palco enorme, ma suonare è la mia vita! Per quale assurdo motivo dovrei rinunciare a farlo se posso avere entrambe le cose?!”
Afferma oramai innervosito, intento ad afferrare a sua volta i giubbotto per andare via.
Giovanni:”hey, mi lasci qui da solo?!”
Pla:”non mi va più di lavorare”
Giovanni:”ma sono solo le quattro del pomeriggio!”

Pov. Placido
Mentre sono a casa a lavorare al computer, non faccio altro che rimuginare sull’accaduto di poco fa.
So che si sente stressata ed ha tutte le ragioni di questo mondo per esserlo, ma non posso più tollerare il suo egoismo. Neanche io sono nel periodo più tranquillo della mia vita; sto lavorando tanto sia per lei che per altri, e per giunta continuo a non avere il suo sostegno.
La mia migliore amica dovrebbe appoggiarmi, dovrebbe essere felice per me, ma ciò che riesce a fare e solo pensare al fatto di tenermi stretto a lei per assicurarsi che il suo nuovo album venga fatto bene, oltre che per farsela leccare ogni tanto.
Certo, per lei magari sarà bello sbattermi focosamente nel suo letto per poi far finta di niente il giorno dopo, ma io questo regresso non lo sopporto! È da tanto che non facciamo l’amore dolcemente, è da tanto che non mi bacia, che non mi coccola un po’ e tutto questo mi manca da morire, e non che non mi piaccia sentire le sue unghie che segnano la mia pelle o le sue mani che mi tirano i capelli, ma ogni tanto vorrei che ci fosse on po’ più di amore e dolcezza nei nostri rapporti.
Ogni giorno che passa, avverto sempre più il bisogno di sentirla più vicina e magari, se davvero dopo Sanremo andrò via da Milano, tutto questo peggiorerà o forse riusciremo a render più chiara la nostra situazione. 

IL SUPERLATIVO DI AMARE 2//"Ho voglia di scegliere te"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora