IL SUPERLATIVO DI AMARE 2//"Ho voglia di scegliere te"

40.nel bagno fuori servizio

Pov. Placido
Senza perder tempo, Deborah mi conduce all’interno un bagno fuori servizio ed appena ne varco la soglia, si affretta a spingermi su un divanetto posto subito dopo l’entrata.
Debby:”chi erano quelli stupidi?”
Mi chiede restando ferma davanti a me con le braccia incrociate, mettendomi quasi paura.
Pla:”dei miei vecchi amici ma non li ho invitati mica io…”
Debby:”mmm, bene ma non sono qui per questo”
Ammicca spostandosi un ciuffo di capelli dietro l’orecchio.
Le sue mani premono sul mio petto, schiacciandomi contro la spalliera del divano ed il suo vestito si solleva sulle sue cosce non appena si pone seduta su di me, lasciando cadere le sue gambe ai lati delle mie. 
Debby:"allora piccolo, vuoi vedere una cosa?"
Pla:"cosa?"
Farfuglio.
Debby:"dammi le mani…"
Così le afferra e le porta sotto il suo vestitino facendoli percorrere le sue cosce. Subito dopo china il volto verso il mio e con fermezza mordicchia maliziosamente il mio labbro inferiore. 
Solleva il bacino dal mio corpo e fa scivolare le mie dita verso l'alto, facendomi accarezzare i suoi fianchi e poi il suo morbido sedere, ma qualcosa mi lascia perplesso; sembra che oltre alle parigine non abbia nient'altro addosso.
Una sua mano avvolge una delle mie e la guida silenziosamente fra le sue cosce, dove la temperatura è così alta da raggiungere le stelle. Geme al lieve contatto delle mie dita ed io rabbrividisco nel sentirla completamente bagnata. 
Pla:"Iuri..."
Debby:"mmm…"
Mugola compiaciuta dell’effetto che mi provoca.
Pla:"dove sono le tue mutandine?"
Le chiedo.
Debby:"nella tasca della tua giacca, piccolo"
Pla:"nella...? Oh dio Debb, quando le hai messe lì dentro?" 
Debby:”segreti professionali…”
Pla:”okk ma… Tu non puoi farmi questi scherzi nel giorno del mio compleanno”
Esalo a fatica tentando di guardarla negli occhi.
Debby:"hai visto cosa hai combinato prima? Sono tutta bagnata per colpa tua" 
Sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra, ignorando completamente la mia affermazione.
I miei ormoni danno di matto mentre lei spinge le mie dita contro la sua intimità zuppa di voglia, invitandomi a continuare da solo.
Pla:"siamo in un locale pubblico Iuri, se continui così non riuscirò a fermarmi…"
Debby:"se continui a chiamarmi Iuri sarà ancora più difficile."
Con prepotenza infila le dita fra i miei capelli, li strattona un po’, poi forza le mie labbra con la sua lingua e mentre in suo corpo inizia a rabbrividire, decide di rubarmi un bacio vorace. 
Debby:"e poi non voglio che tu fermi tutto questo"
Aggiunge.

Pla:"mm...perché riesci sempre a farmi ciò che vuoi?"
Sussurro fra un bacio e l'altro 
Debby:"perché sei il mio piccolo"
Pla:"merda, mi piace così tanto quando mi chiami così"
Debby:"lo so"
Pla:"lo hai ripetuto tremila volte"
Esalo.
Debby:"si ma adesso sta zitto e fai ciò per cui ti ho portato qui. Potevi aspettare a questa notte ma evidentemente sei così irresponsabile da provocarmi nel bel mezzo della festa."
Pla:"non fare la santarellina, anche tu hai sempre voglia di me…"
Debby:"dimmi se non ne ho motivo…"
Pla:"oh, certo che li Aah…" 
Debby:"zitto."
La mia ultima parola si trasforma in un gemito appena lei mi zittisce e contemporaneamente da un altro strattone ai miei capelli.
I miei occhi si riempiono di lussuria, lei mi bacia ancora e nel frattempo, io comincio a far muovere le dita sul centro del suo universo.

La testa gira, le mani tremano… Caspita, mi sembra di essere sul punto di esplodere ed ancora non riesco a realizzare tutto questo. Non credo sia normale sentirsi così dipendenti da qualcuno, non credo sia normale desiderare di essere sopraffatto dal volere di una donna ma lei quasi non mi ci fa pensare. 
Delle volte non desidero altro che un suo bacio vorace, non desidero altro che sentire il mio corpo in fiamme sotto il suo e le sue mani fra i miei capelli che li tirano con prepotenza. Non desidero altro che sentire la sua voce che nella maniera più eccitante che conosca, mi dice che sono suo e che devo fare tutto ciò che mi dice… No, non credo sia normale desiderarlo anche adesso che potremmo essere scoperti da chiunque abbia la felice idea di entrare qui dentro.