Pov. Placido
Oggi sono in giro per le vie di Milano e sto cercando un regalo adatto alla mia Debb. Ho pensato di passate dalla gioielleria, lì avranno sicuramente qualcosa di interessante.
Non voglio prenderle la prima cosa che capita, il mio regalo dovrà avere un significato importante, perchè voglio fare in modo che guardandolo lei si ricordi di me.Pla:"Buonasera!"
Dico aprendo la porta della gioielleria.
La signora dietro il bancone mi sorride gentilmente e con fare professionale, mi chiede cosa desidero.Dopo aver visto vari oggetti mi soffermo su un orologio con il quadrante a forma di chiave di violino, ma qualcos'altro mi fa cambiare idea all'istante.
Pla:"questo è...Bellissimo!"
Sussurro restando a bocca aperta difronte ad un anello in oro bianco. È piuttosto sottile e su di esso c'è una piccola chitarrina.
È lui, ho trovato il regalo perfetto!Signora:"assieme a questo c'è anche un delizioso braccialetto con un ciondolino a forma di chitarra. È identica a quella sopra l'anello."
mi informa lei.
Alla vista del fatidico braccialetto, decido di prendere entrambe le cose. A Deborah piaceranno tantissimo, ne sono sicuro.Signora:"posso chiederle per chi è questo regalo?"
Pla:"è per la mia ragazza..."
"M?! Cosa?! Ma che sto dicendo?!"
Pla:"cioè, la mia migliore amica... non la mia ragazza"
Mi correggo grattandomi la testa cercando di sfoggiare il mio miglior sorriso.
Sono così abituato a vederla assieme a me tanto da scambiarla addirittura per la mia ragazza... sono davvero uno stupido.Signora:"capisco... e suoni la chitarra, vero?"
Annuisco.
Signora:"io ti conosco... Sei venuto a suonare in Calabria con quella piccolina. Come si chiamava? Deborah! Ero in vacanza lì in quel periodo"
Pla:"si...Si chiama Deborah"
Signora:"e non credi che dovresti scegliere un altro anello per chiedere la sua mano?"
Pla:"cosa? No... non le chiederò di sposarmi, è solo un'amica"
Signora:"hum, capito... allora ti faccio un pacchetto regalo?"
Pla:"em... no. Prima vorrei far incidere qualcosa dentro l'anello"
Signora:"del tipo?"
Pla:"non lo so... magari..."
Signora:"facciamo così. Ti lascio il numero della gioielleria, così quando avrai deciso puoi chiamarci"
Pla:"si, perfetto"
Dopo aver messo da parte entrambi i gioielli, mi dirigo fuori ed inizio a pensare ad un'altra piccola sorpresa per lei, ma prima ho bisogno di un lampo di genio che mi faccia capire cosa incidere in quella sottile striscetta d'oro.Cammino avanti e dietro per la sala registrazione della Sony e mi chiedo quale frase sia più adatta a colei che mi ha fatto perdere il senso di ogni cosa.
Cosa penso di lei? Bhe, penso al suo sorriso, quel sorriso così dolce, così trasparente... penso che dopo non ci sia più nulla.
Quel sorriso che appare così semplice e allo stesso tempo così profondo da azzerare tutto il resto e da far finire il mondo...Penso a ciò che vedo nei suoi occhi, a cosa provo quando li guardo... Mi rendo conto che non esiste nessun aggettivo adatto per essere scritto in quell'anello.
Ma se non è amore, allora cos'è?Il fatto è che per colpa sua tutti i miei punto di riferimento sono svaniti.
Mi hanno abbandonato tutti tranne lei.
Le strade, i segnali da seguire...non ci sono più. È diventa come la neve, quella che si posa sulla strada rendendo tutto uguale e che non ha intenzione di sciogliersi ne ora e ne mai. Cade su di me, mi annulla... mi fa crollare e mi fa rialzare più forte di prima perché la voglia di giocare con lei e più forte di qualsiasi altra cosa...Come posso descrivere tutto questo in una piccola frase?
Mi avvicino alla chitarra e la indosso.
Inizio a suonare qualcosa, così senza sapere nulla di preciso.
Senza spartiti, senza parole.
Suono sentendo la libertà nelle vene, che scorre velocemente dentro di me. Continuo a mettere assieme una melodia e quando la finisco, trovo il suo titolo. "IL SUPERLATIVO DI AMARE".
Questa è proprio lei... È la mia canzone preferita, è la massima estensione di tutto l'amore che provo.Sorrido soddisfatto e segno sul pentagramma ogni singola nota di quella melodia che era bloccata dentro di me e che grazie a lei è venuta fuori.
In seguito chiamo la gioielleria e riferisco la frase, sperando che non sia troppo lunga per essere incisa dentro quell'anello...Quando arrivano le 18:30, decido di tornare a casa per fare una doccia e subito dopo corro a casa di Deborah per portarla a fare un giro con gli altri nostri amici.
Quando sono finalmente arrivato a destinazione, resto fermo e immobile. Stavo per bussare alla sua porta, ma qualcosa mi ha bloccato; era lei che cantava a squarcia gola... La sua voce, suona così limpida alle mie orecchie, così bella che mi fa subito tirare fuori il telefono per annotare alcune frasi che la mia mente ha elaborato nel giro di pochi secondi. Poco dopo però riesco a decidermi ed alla fine suono il campanello.
Debby:"arrivo!!"
Urla.
Debby:"ma buona sera kitarraio!"
Dice con voce elettrizzata restando a guardarmi subito dopo aver aperto la porta.
Pla:"Buona sera signorina Iurato..."
Le sorrido.
Resto a guardarla anche io per un po ma poi scuoto il capo e tentando di non far caso alle sue mutandine di un color rosso fuoco, varco la soglia di casa sua.
Pla:"cosa fai ancora in mutande? Non hai freddo?"
Debby:"mi stavo vestendo"
Si giustifica.
Pla:"e cosa vuoi metterti?"
Debby:"un jeans. Sei d'accordo?"
annuisco e le cingo i fianchi con le mani, mentre con calma avvicino i nostri volti per poi far sfiorare le nostre labbra.Pla:"sei felice adesso?"
Le chiedo.
Debby:"tanto... Sto solo aspettando il verdetto finale. Riguardo Sanremo, intendo"
Pla:"tu e Giovanni c'è la farete, ne sono certo"
Questa volta le nostre bocche si accarezzano per davvero poco dopo trovano il coraggio di chiudersi per poi baciarsi dolcemente.
Pov. Deborah
Al suo stetto contatto sento il mio corpo impazzire e la voglia che ho di lui continua a salire terribilmente, perciò porto le mani fra i suoi capelli e li tiro forte facendolo ansimare.
Dopo aver profanato la sua bocca con la mia lingua, mi avvicino ancor di più a lui facendo compaciare i nostri petti.
Debby:"Pla... Piccolo mio, cosa mi combini?"
Sussurro contro le sue labbra. Le sue mani attraversano il mio corpo fino ad arrivare al mio sedere nudo.
Il bacio continua, l'aria che è attorno a noi si scalda e tutto sembra perdere la propria razionalità.
Pla:"fermami, ti prego..."
Ansima stringendo la presa e tirandomi più vicino al suo corpo.
In poco tempo sento premere la sua voglia contro di me e tutto ciò mi fa capire che se finiamo per spogliarci adesso, non faemo in tempo ad arrivare all'appuntamento.
Debby:"hai ragione, gli altri ci aspettano"
Dico cercando di allontanarlo.Spazio scrittrice:
Ed ecco qui il ventottesimo capitolo. Come al solito mi scuso per il tremando ritardo ma spero che dopo questo capitolo ne sia valsa la pena.
Ecco perché ho deciso di dare questo nome alla storia... Sicuramente molti di voi pensavano che non centrasse nulla, ma in realtà la sua ricerca da par
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IL SUPERLATIVO DI AMARE 2//"Ho voglia di scegliere te"
FanfictionAttenzione? questa storia comprenderà dei capitoli rossi(erotici) perciò invito alcuni sensibili lettori ad evitare di leggere alcune parti di questo racconto. Lei, vincitrice di amici 13 Lui, il suo chitarrista La storia intricata fra i due miglior...