15.Sono ancora incazzata con te

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Pov. Deborah
Debby:"simo?!"
Piagnucolo quando la mia migliore amica risponde al cellulare.
Simo:"amore, cosa è successo?"
Debby:"mi ha tradita"
Simo:"aspetta, aspetta... come? In che senso? Placido dici?"
Debby:"si... Ci ho litigato perché è venuta Annarita a casa sua"
Simo:"uhm...capisco. cosa è successo?"
Mi chiede con tono cantilenante.
Debby:"mi sono arrabbiata con lui perché se Annarita era arrivata a casa sua, voleva solamente dire che ci era già stata. Perché non me lo ha detto?!"
Simo:"lui cosa ti dice di questo?"
Debby:"ha detto che non si è mai sentito con lei, ma come ci è arrivata a casa sua?!"
Simo:"Deborah per favore, sii più razionale e non far campare in aria le tue conclusioni affrettate."
Debby:"non sono campate in aria" Simo:"secondo me ti ha detto la verità..."
Scoto il capo mentre inizio ad innervosirmi più di prima.
Debby:"non so che fare con lui. Stavamo risolvendo un po la situazione e adesso..."
Simo:"dove sei?"
Debby:"Sono quasi arrivata a casa"
Simo:"a piedi?!"
Debby:"si... mi ha rincorso con un asciugamano legato in vita per un po, ma quando ho detto che non volevo più parlare con lui, mi ha lasciata in pace"
Simo:"ma che razza di casini combinate voi due?!"
Chiede scioccata.
Le racconto tutto nei dettagli e dopo essermi sfogata ed aver chiuso la chiamata, me ne arriva una di Luca, l'insegnante di ballo.
Cavolo, mi ero completamente dimenticata di lui...
Debby:"pronto?"
Luca:"ciao tesoro, ti ho chiamata per chiederti una cosa"
Debby:"dimmi..."
Sussurro.
Luca:"tutto bene?"
Debby:"per niente"
Sospiro.
Luca:"allora ascolta, ho appena lasciato il mio ragazzo a lavoro, vuoi che andiamo a prendere qualcosa?"
Debby:"non voglio stressati con i miei problemi..."
Luca:"dove sei?"
Insiste, ed io alla fine sono costretta a dargli ascolto.
Debby:"Davanti al monumento vicino casa mia"
Luca:"mandami la tua posizione, arrivo."
Debby:"sei sicuro?"
Luca:"certo. Sto arrivando"

Un quarto d'ora dopo ci ritroviamo in un'altro bar, seduti al tavolino.
Luca:"come mai tu e Placido non mi avete più chiamato per le lezioni di ballo?"
Debby:"le cose non vanno tanto bene fra noi..."
Mugugno per poi aspirare del fumo dalla mia sigaretta.
Luca:"vi siete lasciati?"
Debby:"non siamo mai stati fidanzati"
Luca:"ma vi amate"
Debby:"no, noi non ci amiamo"
Ribatto un po infastidita.
Luca:"Deborah, perfavore. Hai visto come ti guarda?!"
Debby:"credo di si"
Luca:"ed io vedo come tu guardi lui"
Debby:"ma noi non possiamo"
Rispondo esasperata.
Luca:"si invece, cosa c'è di sbagliato?"
Debby:"tutto"
Luca:"voi non sapete quanto siete fortunati..."  
Debby:"perché?"
così mi afferra docemente una mano ed io faccio un'altro tiro per poi guardarlo negli occhi.
Luca:"perché voi potreste avere tutto e urlare al mondo che vi amate, ma invece non lo fate e vi distruggete con le vostre stesse mani"   
Debby:"la nostra storia è complicata..."
Luca:"hai detto bene! È la vostra storia... Apri gli occhi ragazza. L'amore non è mai sbagliato"
Debby:"ma perché mi stai dicendo queste cose? che poi io non so cosa fare..."
Luca:"perché io non posso avere tutto Quello che potreste avere voi"
Debby:noi non potremo mai avere nulla, tu non puoi capire quanto questo sia sbagliato" 
Sussurro scandendo bene le parole.
Luca:"no tesoro; voi potete passeggiare camminando mano nella mano, potete baciarvi immezzo alla strada senza che nessuno vi giudichi, potete sposarvi ed avere una famiglia...Io tutto questo non posso farlo"   
Debby:"perché...?"
Luca:"Perché io sono innamorato di un ragazzo, il mio ragazzo. Sono Gay e desidero tutto ciò che tu e Placido potreste avere...Afferratevi Deborah, non perdetevi così"
Mi si crea un magone in gola e quasi non scoppio a piangere. Non ne dovrei avere motivo, eppure c'e l'ho...È vero, noi potremmo avere tutto ma non possiamo avere niente, non lo permettiamo.
Luca:"tu lo ami?"
Mi chiede.
Prendo il volto fra le mani e sospiro ancora.
Debby:"non lo so..."
Luca:"vuoi un abbraccio?"
Debby:"si..."
Butto via la sigaretta e nel frattempo lui si alza dalla sua sedia e viene verso di me per abbracciarmi.
Devo assolutamente fare qualcosa... Spero che un giorno, tutto questo disastro si risolva.

Ed eccomi sul palco a cantare; con un po di tristezza, ho deciso di lasciare Thiago dalla ragazza del negozio di animali, ma penso sia stata la scelta migliore; ho troppe cose da fare, troppe preoccupazioni e non potevo portare anche quel piccolino assieme a me, non sarei stata in grado di occuparmene in un disastro del genere.
sono passati due giorni da quando ho discusso con Placido per la millesima volta, ma nonostante tutto, non riesco a fare a meno di guardarlo durante tutti i brani, non riesco a fare a meno di dedicargli ogni singola parola perché ormai sembra che tutto quanto mi parli costantemente di lui...
Le gambe mi tremano quando per abitudine mi avvicino al mio chitarrista. Sembra che il suo essere sia stato fatto apposta per farmi impazzire, riesce a trasformare qualsiasi cosa senza che se ne renda conto, facendo sue anche le canzoni che con lui non c'entrano nulla.
Odio così tante cose di lui e di lì, in contrapposizione ci sono così tante cose che amo... A partire dai suoi occhi che guardano la chitarra e poi si spostano timidamente sui miei. Amo il modo in cui tiene la chitarra fra le mani, il modo in cui si perde mentre suona. Amo i suoi capelli sempre così disordinati e il viso contrito per l'impegno messo nel suonare.
Mentre lo osservo, inciampo fra le parole di "oggi sono io" e le sbaglio.
Non riesco a cantare, non riesco a stare lontana da lui durante questo pezzo. Quando lo vedo chiudere gli occhi, io faccio lo stesso  ed inizio a piangere dentro; sento il mio petto esplodere, il mio cuore vuole uscire, vuole urlare che non ne può più di tutto quello che sto combinando.
Debby:"e non me ne frega niente se non è successo ancora, aspetterò quand'è il momento è non sarà una volta sola!"
Canto ferma al centro del palco.
"Basta! Fermati Debb, così combinerai un disastro"
Debby:"preferisco stare qui da sola che con una finta compagnia e se davvero prenderò il volo, aspetterò l'amore e amore sia e non so se sarai tu davvero, o forse sei solo un'illusione, però stasera mi rilasso e scrivo una canzone!!"
Apro gli occhi e mi giro verso di lui che ha gli occhi lucidi proprio come i miei. Sto per raggiungere il limite, non resisto più!
Mi sento crollare come un castello di sabbia e solo dio sa quanto vorrei andare da lui e baciarlo sulle labbra...
Perché non sono abbastanza? Perché non gli basto mai?
Scappo sempre da lui anche se non voglio farlo. So che è brutto vivere in catene, ma vorrei tanto che le usasse per itrappolarmi, per non farmi fuggire e per farmi capire che sono sua e che non sarò mai di nessun altro. Perché sembra che non voglia tenermi stretta quando invece è tutto il contrario?!

Pov. Placido
Trattengo le lacrime e scoppio dentro. Mi sento un camicazer che rade al suolo tutto ciò che li sta attorno, compresa lei con le sue emozioni.
È così bella quando canta questa canzone, mi fa perdere la testa e dopo non riesco più a ritrovarla perché chissà dove l'avrà lanciata...

La sera tardi siamo in albergo. Lei in camera sua ed io nella mia con Vincenzo.
È sola in balia di chissà quali pensieri ed io voglio andare a cercarla...
"Basta, devo risolvere questa storia."
Mi ripeto.
Le dirò solo una cosa. La guarderò negli occhi e le chiederò se vuole che io restivo assieme a lei e dopo faremo l'amore fino a diventare l'una parte dell'altro come sempre. Non la lascerò andare, non questa volta!
Pla:"non mi aspettare, devo risolvere una cosa importante"
Vincenzo:"cosa?!"
Pla:"lo vedi come sono impazzito?"
Vincenzo:"in effetti si"
Pla:"bene, cercherò di risolvere questo disastro."
Vincenzo:"ma che stai dicendo?"
Mi chiede, ma io sto ormai chiudendo la porta.
Corro verso quella di lei e busso energicamente.
Pov. Deborah
Mentre sono sul balcone con i vestiti ancora addosso a riflettere su cosa farò con Placido e su come ho intenzione di riportarlo qui da me senza tornare da lui come una vittima indifesa, sento qualcuno bussare alla porta. Da una parte spero sia lui, ma dall'altra dico che sono ancora troppo arrabbiata per ciò che è successo con Annarita.
Non riuscirei a controllarmi nel caso volesse parlarmi.
Purtroppo sono convinta che sia proprio Placido, infatti quando apro la porta, me lo ritrovo dinanzi.
Resta a guardarmi senza dire una parola ed alla fine perdo la pazienza e strillo.
Debby:"che vuoi?! Sono ancora incazzata con te!"
Entra nella camera spingendomi contro il muro e...

Spazio scrittrice:
E adesso cosa succederà? Siete curiosi di sapere il seguito?😏 bene, vi dico solo che le esso sarà molto coinvolgente...

IL SUPERLATIVO DI AMARE 2//"Ho voglia di scegliere te"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora