23.Nella macchina dei miei

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Con l'auto, raggiungiamo un posto ben isolato. Parcheggio su una piccola altura da dove se si allunga lo sguardo, si riesce ad intravedere Ragusa illuminata dalle calde luci delle case.

Osservo con sguardo impaziente il mio chitarrista e senza darmi il ben che minimo contegno, dal posto del guidatore, passo a sedermi a cavalcioni sulle sue gambe di ed inizio a sbottonare la sua bellissima camicia bianca.

Pla:"Non l'ho mai fatto in macchina"
Dice.
Debby:"neanche io, ma posso assicurarti che sarà molto eccitante, soprattutto perché è la macchina dei miei genitori"
mormoro impaziente.
Pla:"che porca che sei..."
Debby:"lo so, non c'è bisogno che tu me lo dica ogni volta..."
con l'impacciatagine di un elefante, afferro una levetta accanto al sedile e lo tiro giù quanto basta per poi avvicinare le nostre bocche...
pov. Placido
il sedile della macchina si abbassa di colpo ed a me quasi non è preso un infarto...
Pla:"vieni qui... Non vedevo l'ora di baciarti"
mugulo ancora sorpreso dal suo precedente gesto.
Debby:"anche io piccolo"
Cerca di dire mentre mi sta baciando.
La sua lingua affonda della mia bocca ed io sento il petto scoppiare come una bomba. Le accarezzo i capelli lunghi, il viso che sembra fatto di porcellana... La trovo così bella da pensare che una come lei non possa essere reale. Le sue mani scendono verso il basso percorrendo il mio addome... Sbottonano velocemente il mio jeans e poi si preoccupano di abbassare i miei boxer.
Debby:"stringimi piccolo. Ho bisogno di te"
Dopo le sue parole, le mie dita scendono e dopo averle sollevato il vestito fin sopra la vita, affondano nella carne morbida dei suoi fianchi, ed in quello stesso momento lei finisce per accogliermi dentro di sé spingendoselo dentro.
D'improvviso le sue mani si insinuano fra i miei capelli e li strattonano forte mentre inizia a muovere velocemente il bacino contro il mio; i nostri gemiti risuonano dell'abitacolo della macchina, l'aria inizia a mancare ed i vetri cominciano ad appannarsi...

Debby:"dobbiamo sbrigarci o gli altri sospetteranno qualcosa"
cerca di dire, ed io, dopo le sue parole la bacio ancora. Le mie mani vanno in cerca del suo seno e quando lo trovano iniziano a muoversi senza  bisogno che io le guidi. Scorrono impazienti sotto il tessuto della scollatura ed accarezzano la sua pelle in fiamme, priva del reggiseno come immaginavo... Quando le tiro giù il vestito, lascio scorrere impazintemente le dita sui suoi seni e subito dopo, finisco per frizionare i suoi capezzoli fra l'indice ed il pollice.
Il suo corpo trema sul mio, ormai quasi al limite. I suoi movimenti si alternano fra l'essere decisi e l'essere più lenti mentre io tento di mantenere la calma.
Debby:"forza piccolo... fai in fretta che gli altri ci aspettano"
Sussurra contro la mia bocca mentre è quasi sul punto di esplodere.
Il suo momento sembra arrivare prima del previsto e magicamente, è quasi come se il suo piacere stesse percorrendo avidamente il mio corpo...
Debby:"Pla..."
Urlicchia strattonando i miei capelli.
Ben presto le mie mani raggiungono il suo sedere e mentre lei resta con il bacino sospeso a mezz'aria sopra il mio, io mi spigo più infondo per poi scivolare fuori. Ripeto l'azione più volte con maggiore forza fin quando anche io non inizio a sfaldarmi...
Pla:"Debb..."
Ansimo. 
I nostri sguardi si legano fra loro mentre lei mi invita a guardarla negli occhi.
Pov. Deborah
Debby:"guardami... Voglio vedere cosa sono in grado di farti, piccolo mio"
Cerco di dire. Le mie mani avvolgono il suo viso tremante mentre io cerco con fatica di non crollare su di lui. Voglio vedere cosa gli succede quando viene per me; voglio vedere il piacere riversarsi nei suoi occhi color nocciola.
Debby:"Guardami!"
Ed a quel punto sento l'orgasmo arrivare dritto verso di me... Le sue pupille si dilatano, il suo respiro di blocca ed io mi lascio andare assieme a lui.
Riesco a percepire il suo suo piacere scivolare nella mia intimità senza alcun ostacolo e questo basta per farmi lanciare un potente urlo.
Il respiro è affannato, le gambe tremano ancora ed il cuore non vuole saperne di rallentare il suo ritmo.
Le sue dita scorrono lente sulla mia schiena, poi tornano giù fino al mio sedere nudo... le sue mani lo stringono e nel frattempo le sue labbra mi sussurrano dolci parole all'orecchio.
Pla:"non riesco a smettere di tremare..."
Debby:"non devi farlo per forza..."
Gli rispondo.
Pla:"non so cosa mi fai... Mi sento impazzire, ed è bello... È bello da morire impazzire per te."
Sussurra prima di inizare a baciarmi il collo.
Pla:"tu... Sei bella da morire, sei bella da farmi impazzire, bella da diventare il mio inferno..."
Debby:"il tuo inferno?"
Chiedo ridacchiando.
Pla:"si. E sai perché!"
Debby:"no..."
Pla:"perché quando ci finisci dentro, ti coinvolge nel suo circolo vizioso e dopo non puoi uscirne più"
Debby:"amo così tanto quando dici queste cose..."
Ammetto.
Pla:"e sai qual'è la cosa assurda, Debb?"
Debby:"no..."
Le sue labbra percorrono la mia mascella e giungono vicino alle mie. Il mio corpo inizia a tremare al tocco delle sue parole e sembra così strano da spiegare, ma esse hanno un potere così forte su di me che alla fine non riesco più a raccapezzarmi neanche con l'aiuto del cielo...
Pla:"la cosa assurda è che io non voglio uscirne... sono felice di restare nei tuoi inferi... Insieme a te, per sempre! Tutta la vita insieme a te, amore mio"
Il cuore mi balza in gola ed alla fine, tutto ciò che gli impedisce di uscire e un suo dolce bacio.
Le nostre labbra si schiudono assieme, quasi come se fossero guidate da uno stesso cuore. Lo schioccare delle nostre bocche riempie il silenzio che abbiamo intorno mentre le nostre lingue si appropriano del resto.

Il bacio termina qualche minuto dopo e mentre cerco di riprendere fiato, inizio ad accarezzare il petto del mio migliore amico che continua a gonfiarsi e sgonfiarsi sotto di me.
Debby:"dobbiamo andare"
Dico, ma in realtà, neanche io voglio fare ascolto alle mie parole.
Pla:"solo un altro po'... voglio restare abbracciato a te per ancora qualche minuto"
Debby:"anche io, ma dobbiamo muoverci, o sospetteranno qualcosa"

Pla:"mi sei mancata"
Prova a distrarmi con qualche altra parola e quasi ci riesce...
Debby:"anche tu"
Sussurro sorridendogli.
Poco dopo averlo baciato ancora, nel tentativo di sollevarmi dal suo corpo, lo sento scivolare fuori da me e subito una scarica elettrica mi attraversa dalla testa ai piedi. Se non avessimo avuto fretta, avrei ricominciato tutto da capo.
Debby:"hum..."
sussulto per poi tornare sul sedile del guidatore.

Con calma rimetto al loro posto le mie tette, visto che il signorino, ogni volta non può fare a meno di tirarle fuori e lo guardo.
Debby:"hai qualcosa di mio"
Dico mentre rientro in possesso della mia roba intima, afferrandola dalla tasca dei pantaloni che Placido si è appena tirato su.
Mi osserva mentre reindosso la brasiliana in pizzo rosso ed intanto i suoi denti serrano il suo labbro inferiore fra di loro.
Debby:"per oggi fatti bastare questo"
Pla:"è piuttosto difficile se continuo a guardarti..."
Debby:"allora non guardarmi"
Ridacchia.
Pla:"è impossibile anche quello"

Subito dopo, metto in moto la macchina e ritorniamo velocemente a casa mia. Come pensavo, tutti quanti iniziano a riempirci di domande ed io stessa faccio fatica ad inventare delle scuse plausibili da presentargli.
Odio così tanto nascondermi da chiunque, eppure è una cosa che non posso evitare...

Spazio scrittrice:
Buona sera miei cari lettori. Inanzi tutto volevo scusarmi con voi per non aver portato tempo fa, ma purtoppi mi si è rotto il tablet ed ho dovuto trovare un'altra soluzione per continuare a portare.

Spero che questo capitolo in po' HHHOT vi piaccia e soprattutto, spero che non abbiamo lasciato nessuna traccia nella macchina dei genitori di Debb...😂💓

IL SUPERLATIVO DI AMARE 2//"Ho voglia di scegliere te"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora