6.Una cioccolata calda, rovesciata addosso

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Vorrei tanto non ascoltarla, ma devo farlo, devo porre fine a questa storia per il bene di entrambi...
Quando ha cercato di fare pace con me, mi ha detto che se non volevamo porre fine a tutto, non dovevamo farlo; mi ha detto che sarebbe potuto restare così per sempre perché a lui basta anche solo questo, bastiamo noi.
Non so perché mi è così difficile farla finita, questa storia non doveva diventare così. E come se il tutto fosse il mio libro preferito, pieno di intrighi e complicazioni che non riesco a smettere di leggere perché è troppo bello. Non dovrei sentirmi così fra le mani di lui, le gambe non dovrebbero tremarmi in quel modo quando lo guardo negli occhi per poi baciarlo e stringerlo forte.
Ho così paura che la fine di questo libro mi distrugga, ma non riesco a metterlo via, non c'è la faccio... ho girato tante pagine e in ogni singola riga di queste c'era lui e proprio lì accanto c'ero io.
"Fallo Deborah, chiudi in libro almeno per un po"
Così mi faccio forza e smetto di baciarlo. Lo guardo negli occhi e trattengo il fiato.
Debby:"Pla, scusa ma dobbiamo smetterla, così non è giusto"
Lui rimane in silenzio e chiude gli occhi.
Pla:"mi dispiace"
Sussurra dopo un po.
Mi lascio cadere su un lato del letto e sospiro.
Debby:"proviamo a smetterla, forse è la cosa migliore"
Pla:"non sarà mai la cosa migliore"
Debby:"cosa dovremmo fare allora?"
Pla:"smetterla di farci paranoie inutili"
Sospiro ancora.
Debby:"forza, andiamo al bar e parliamo lì...ho bisogno di caffè".
Mi alzo e vado spedita verso il bagno. Mi lavo i denti, mi sciacquo il viso e lo asciugo delicatamente per poi applicare in po di mascara sulle ciglia, oggi di truccarmi non mi va proprio.

Pla:"cosa devo fare per farti render conto che stiamo solo complicano la situazione ancora di più?"
Dice quando siamo seduti al tavolino del bar.
Debby:"nulla Pla...è andata così e non doveva neanche cominciare"
Lui si china verso il basso e afferra Thiago, portandoselo in grembo. Non fa incontrare i nostri sguardi neanche per sbaglio, sembra che non voglia avere nulla a che fare con i miei occhi...
Porto la sigaretta alle labbra e aspiro l'ultimo tiro.
Debby:"proviamoci almeno...Se non va allora decideremo meglio cosa fare"
Ma cosa dico?! Forse non mi sto rendendo conto delle parole che escono fuori dalla mia bocca.
Pla:"a che serve provarci se sappiamo già che andrà male?"
Debby:"Pla, ascoltami per una buna volta"
Pla:"e si vabbè"
Sbuffa. Certo che è proprio una testa dura...
Su di noi cala il silenzio e mentre lui riempie di baci io mio cagnolino, prendo un'altra sigaretta e la metto fra le labbra, ma quando lui mi vede, si affretta a portarmela via.
Pla:"basta. Non un'altra! L'hai fumata due minuti fa"
Mi rimprovera.
Debby:"rompipalle."
Odio quando fa così
Pla:"Thiago, di alla mamma che non deve fumare!"
Dice sollevandolo in aria.
Debby:"mm, Sisi Thiago, di a papà che la mamma fa quello che le pare!"
Lui inarca le sopracciglia e mi guarda stranito.
"Papà??! Ma si può sapere dove ho lasciato il cervello stamattina?!" Mi rimprovero. Prima mi arrabbio, poi gli salto addosso con l'intenzione di fare l'amore con lui e pochi minuti dopo mi fermo dicendogli che dobbiamo porre fine a tutto e adesso cosa faccio?! Dico che lui è il papà del mio cane?! Oh diamine, avrei voglia di prendermi a schiaffi.

Debby:"forza, andiamo a pagare."
Affermo alzandomi.

Quando siamo di ritorno dalla cassa, qualcuno mi viene letteralmente addosso, rovesciandomi qualcosa di bollente sulla maglietta bianca.
Debby:"merda, ma perché prendete il cioccolato bollente in piena estate?!"
Impreco distaccando la stoffa bagnata dal mio petto; brucia terribilmente.
X:"scusa, perdonami non l'ho fatto apposta, non ti ho vista"
Immediatamente riconosco questa voce e quando sollevo lo sguardo, ho la conferma che sia lui...Fabio.
Debby:"io...ehm, tranquillo
Fabio:"non ti ho davvero vista, scusami"
Debby:"beh, grazie di avermi dato implicitamente della nana"
Sorrido.
Lui rimane in silenzio e arrossisce. Quando sposto lo sguardo su Placido, noto che ci sta guardando male, sembra che stia per urlare.
Pla:"fa più attenzione la prossima volta, non è poi così bassa!"
Lo fulmina con lo sguardo e mi avvolge la vita con un braccio come per marchiare il territorio. "proprio non ce la fa..." sospiro.
Fabio:"la prossima volta starò sicuramente più attento"
Pov. Placido
"La prossima volta starò sicuramente più attento "
Scimmiotto dentro di me. Sempre se ci sarà una prossima volta!
Debby:"dai Pla...lascia stare"
Cosa!? Ma che le sta succedendo?! Chi è questo per ricevere un trattamento così?!
Dopo qualche altro sguardo fugace fra i due, riesco a portare Deborah alla macchina.
Debby:"cavolo, cosa metto sopra? Mi brucia da morire"
Dice tirando giù la scollatura della maglietta rivelando il petto arrossato e il reggiseno color prugna.
Mi modo le labbra e dopo aver ammirato il suo seno voluminoso, distolgo lo sguardo e Impreco mentalmente.
Non può fare così, ha detto che dobbiamo finirla ma lei continua a provocarmi saltandomi addosso e mostrandomi le tette!
Pla:"ti porto a casa. Li ho il Parastimoline... devi passare a prendere i croccantini per Thiago?"
Debby:"no, ne ho sempre una porzione nella borsa"
Wao, pensavo mi avrebbe detto di no.
Accendo il motore della macchina e mi dirigo verso casa; ogni tanto la guardo di sfuggita e penso al ragazzo che prima le ha rovesciato il cioccolato addosso... Scommetto che è colpa sua se io e lei stiamo così. Si è innamorata di lui...
Pla:"e per lui, vero?"
Dico decidendo di sputare il rospo.
Debby:"cosa?"
Pla:"ti sei innamorata di lui..."
Stringo forte il volante fra le mani e deglutisco tentando di buttar giù anche le lacrime.
Debby:"ma che dici?"
Pla:"da quando l'hai conosciuto sei distante... Almeno ammettilo"
Debby:"non ci si innamora così delle persone"
Pla:"e allora come?"
Debby:"non lo so, ma non è così"
Pla:"vuoi dirmi che non è lui il motivo per cui non mi vuoi più?"
Debby:"no Pla, cosa stai dicendo?"
La guardo negli occhi per un attimo e trattengo il respiro. Arrivera un giorno in morirò soffocato per colpa sua...
"Non volevo che finisse così"
Vorrei dirle. In realtà vorrei dirle tante cose e una di esse sarebbe "non puoi lasciarmi andare ed io non posso lasciare andare te"... l'ho persa, ormai ne sono certo e sono sicuro che per questo non mi darò più pace.

La conversazione termina lì e quando siamo a casa, lei ve dritta verso il mio armadio e afferra decisa una mia canottiera, la stessa che mise quando si ubriacò e mi baciò quella sera di mesi fa.
Si sfila via la maglietta e si gira a guardarmi.
Debby:"che c'è!?"
mi chiede ed io squoto la testa.
Pla:"niente, vado a prendere la crema"
Pov. Deborah
Scappa via per poi ritornare quando io ho glia tolto il reggiseno anche esso sporco di cioccolata e indossato la canottiera che non pensavo potesse starmi così gigante.
Senza spiaccicare una parola, mette la crema sule mani e la spalma sul mio petto senza che io gli abbia detto nulla.
Resto in silenzio e lo lascio fare, in fondo mi sta solo aiutando, non è una scusa per mettermi le mani addosso ed io, da questo punto di vista mi fido ancora ciecamente di lui.
Osservo il movimento delle sue mani e mi beo del suo tocco delicato. Dentro di me si accende ancora il fuoco ma purtroppo sono costretta a spegnere l'incendio.
Pla:"è tutto rosso"
Sussurra
Debby:"fa male..."
A queste mie parole, si allontana in fretta da me e si dirige in cucina.
Pla:"cosa vuoi che cucini?"
Mi chiede mentre io rimango impalata difronte al letto.
Debby:"e tu da quando sei diventato un cuoco?"
Pla:"da quando vivo da solo"
Lo raggiungo vicino ai fornelli e lo guardo rabbrividendo. Ancora non riesco a spiegarmi il perché del mio volergli stare lontana...

IL SUPERLATIVO DI AMARE 2//"Ho voglia di scegliere te"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora