55.Scusate... Vi lascio finire

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Il concerto finisce e noi ci rechiamo in albergo facendo completamente finta di nulla. Abbiamo riso e scherzato lungo tutto il tragitto come due perfetti idioti ed ora siamo nella sua stanza mentre io sono praticamente stesa su di lui, intenta a sbottonargli la camicia.
P

la:"questa è la seconda parte del mio regalo di compleanno?"
Debby:"si piccolo, sono il tuo regalino..."
Esalo togliendomi la maglietta per poi tornare a baciarlo. Nel suo giorno speciale purtroppo non ero presente, ma l'importante è essere qui oggi per recuperare il tempo perso...
Pla:"quanto ti amo quando fai così..."
Sibila facendomi rabbrividire con un paio di parole.
L'atmosfera attorno a noi si riscalda facendo salire la temperatura dei nostri corpi quasi al di sopra del limite e quando siamo ormai rimasti in intimo, Placido affonda il volto fra i miei seni per divorarli, ed al contempo le sue mani sono ferme ai loro lati, stringendo le mie forme attorno al suo viso.
Emetto un grugnito di apprezzamento, ma proprio quando sta per liberarsi del mio reggiseno, qualcuno inizia a bussare alla porta della camera.
Il suo volto ormai paonazzo si allontana da me per un attimo, ma poi ritorna ad immergersi nelle curve che tanto gli piacciono, facendomi capire che forse si era staccato solo perché stava per soffocare fra le mie tette e non per i rumori insistenti provenienti dalla porta.


Debby:"hanno bussato..."
Lo informo, ma lui risponde con un incurante "lascia stare".
Almeno non sono l'unica che non riesce a fermarsi quando si tratta di noi...
Debby:"Pla..."
Lo richiamo sentendo altri due colpi.
Pla:"e va bene..."
Sbuffa scattando in piedi per poi mettere i pantaloni ed andare ad aprire svogliatamente la porta.
È Biagio che gli dice di scendere per un'intervista...


Pla:"si, ma io..."
Biagio:"so che sei con Deborah, ma è importante"
Lo interrompe, ma lui ovviamente finisce per negare l'evidenza.
Pla:"non sono con Deborah..."
Biagio:"allora vuoi dirmi che ti stavi toccando da solo? No, perché il salamone non ti sta nei pantaloni."
Mi porto una mano alla bocca e trattengo una risata immaginando le condizioni in cui è messo Placido, ma poi respiro profondamente ed indosso la sua camicia dopo aver tolto il reggiseno.
Il letto non è proprio in direzione della porta, perciò Biagio non può vedermi.
Pla:"uff... Arrivo"
Sbuffa ancora, liquidando il più cortesemente possibile l'uomo dall'altra parte.


Pla:"scusa Debb, ma io..."
Debby:"ho capito, sta tranquillo..."
Lo rassereno mentre lui continua a squadrarmi dalla testa ai piedi con uno sguardo perverso ed altrettanto depresso per via del modo in cui mi sta abbandonando con solo sua camicia addosso.
Pla:"questa è mia... Quando ritorno divrai toglierla."
Ammicca dando voce al doppio senso presente nella frase, stringendo la stoffa che cade sui miei fianchi come se volesse trapparla via.
Mi lascia un bacio sulla fronte e prima di uscire mi dice che cercherà di tornare il più presto possibile, ma ovviamente so che ci vorrà un po', perciò mi vedo costretta a cercare di addormentarmi, pur essendo accompagnata dal tremendo fuoco che mi invade il corpo.


Mi sveglio completamente riposata al suono della pioggia che picchietta contro la finestra; mi stiracchio e dopo aver dato una svista all'orario, noto che Placido è steso a pancia in giù accanto a me con un maglione che lo ripara per bene dal freddo ed il piumone che copre il resto del suo corpo.
Resto ad osservarlo per qualche secondo e mentre sono assorta nei miei pensieri, sorrido lievemente e porto una mano fra i suoi capelli per riavviarli. Le mie dita scendono sulle sue spalle, poi gli accarezzano la schiena e cominciano a scorrere fin sotto il lenzuolo che gli copre le gambe.
Il suo volto si agita contro il cuscino, le sue labbra si lasciano sfuggire un sospiro ed al contempo il mio petto si gonfia di vita, di lui e dei suoi occhi chiusi che lasciano sognare anche me.

IL SUPERLATIVO DI AMARE 2//"Ho voglia di scegliere te"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora