48.È la terza volta che ti chiama

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Pov. Placido
Sono quasi le tre di notte e purtroppo il mio volo ha fatto ritardo per l'ennesima volta, perciò non sono riuscito ad arrivare in tempo per l'esito finale del torneo. A quanto ho visto sui social, pare che lei abbia vinto e mi dispiace di non esserci stato, ma il mio ritardo non è dipeso da me.
Dopo aver ritirato la seconda chiave della stanza, apro la porta con cautela, mi spoglio dei vestiti e a passo felpato mi avvicino al letto dove lei dorme beata, avvolta nelle calde coperte come sempre.
Mi passo le mani sul volto come per scacciare via la nostalgia rimasta e con molta calma mi stendo accanto a lei, desideroso di respirare ancora il suo profumo. Prima di mettersi a letto dev'essersi sicuramente fatta la doccia, e dev'essere per questo che l'odore di cocco che emana è quasi più forte delle altre volte, o magari è così intenso solo perché mi è mancata un mondo, ma ora come ora sono talmente stanco da non volerci pensare.

La mattina dopo mi sveglio per un attimo; non so che ore sono, l'unica cosa di cui riesco a rendermi conto sono le linee sfocate che compongono in maniera perfetta il sedere nudo della mia Debb, dopo di che, ancora una volta il buio.

Debby:"Placido svegliati... Dobbiamo andare via."
Sussurra lei scuotendomi un po'. Grugnisco infastidito e quando aprendo gli occhi mi ritrovo dinanzi il suo corpo vestito del mio giubbotto, faccio due più due fra il suo abbigliamento e l'odore di fumo, e giungo alla conclusione più plausibile: è uscita sul balcone a fumare una sigaretta.
Pla:"grazie per avermi impuzzolito il giubbotto..."
Dico con voce assonnata tentando di afferrarle un polso, ma lei sorprendentemente si tira indietro, lasciandomi intuire che sia incazzata. Toglie in fretta il mio Woolrich e me lo lancia addosso con rabbia per poi dirmi che mi aspetterà in macchina fin quando non avrò finito.
Successivamente tento di rivolgerle le mie scuse per quanto riguarda il mio ritardo di ieri sera, ma lei non accenna alla ben che minima conversazione, l'unica risposta che ho da parte sua e un messaggio di ieri notte in cui mi manda a quel paese, dopo di ché, resta zitta fino a quando non atterriamo a Milano con l'aereo preso in seguito.

Ormai è sera ed io sono intento a rovistare fra le mille app del mio cellulare in cerca di qualcosa di interessante da fare. Qui c'è un caldo pazzesco per via del riscaldamento acceso a palla, ed è per questo che ad un tratto vedo Deborah uscire dal bagno con addosso delle mutandine in pizzo nero che le mettono il sedere in evidenza per via della sgambatura pronunciata, ed una magliettina bianca che le lascia il seno scoperto.
I capelli sono legati in uno chignon disordinato, il quale le fa cadere alcuni ciuffetti sul viso, ed i suoi piedini scalzi sono perfettamente curati e lasciano che i miei occhi brillino alla vista dello smalto a gel di colore rosso, abbinato perfettamente a quello che ha sulle mani.
Si stende su divano senza degnarmi di uno sguardo e nel frattempo io resto ad osservarla mentre la vedo girarsi e rigirarsi in cerca di una posizione comoda.

Debby:"smetti di fissarmi o il tuo pisello rischia di arrivarmi in bocca..."
Scuoto la testa esasperato e do una controllatina li in basso.
Pla:"non è mica colpa mia se giri mezza nuda per casa..."
Debby:"questa è casa mia, ed io faccio ciò che voglio."
Pla:"allora non lamentarti, e sii meno volgare signorina."
Debby:"sennò che fai? La prossima volta invece di fare ritardo non ti presenti proprio?!"
Mi provoca facendomi sbuffare pesantemente.
Pla:"ti ho già detto che non è stata colpa mia, cos'altro dovrei fare?"
Debby:"stare con me."
A queste sue parole mi ammutolisco di colpo e torno a guardare in basso iniziando a trovare i miei calzini molto interessanti.
La sento sospirare prima di chiedermi di scattarle una foto da postare su Instagram, così con la testa ancora chinata verso il pavimento, mi alzo in piedi e la raggiungo fino al divano.
Pla:"non ti faccio nessuna foto se non riabbottoni la maglietta."
Debby:"cosa c'è? Adesso non ti piace neanche più guardarle?"
Pla:"non mi piace che le guardino gli altri, il che è diverso."
Paleso.

IL SUPERLATIVO DI AMARE 2//"Ho voglia di scegliere te"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora