27.Vuoi venire con me?

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Passa ancora qualche giorno. Oggi è il 21 ottobre e manca esattamente un mese al mio compleanno. 

Purtroppo oggi sono a casa da sola e mi tocca pranzare in solitudine visto che Placido ha avuto la necessità restare in sede Sony per mettere a punto alcuni miei nuovi pezzi arrivati tre settimane fa. Sta lavorando per me incessantemente, senza un attimo di pausa ed io gli sono molto grata per questo.
Il disco è in lavorazione praticamente da pochissimo e non so ancora quando sarà pronto per mostrarlo a tutti. Ho tanta ansia per questo nuovo progetto ma so che verrà fuori qualcosa di meraviglioso. 

Sono successe così tante cose da quando l'estate è finita... Nuove speranze, nuove canzoni ma non ostante tutto ho dovuto rinunciare a Sanremo. Non me la sono sentita, non credo che una delle nuove canzoni sia adatta a quel palco ed anche se mi piange il cuore non provarci nemmeno, sono costretta a rimanere di questa idea. 
Mi sento così stupida e so che dovevo provarci di nuovo ma qualcosa mi ha bloccata. 
Ultimamente non faccio altro che rileggere la frase tatuata sul mio braccio; "non permettere mai che la paura di perdere ti impedisca di partecipare".
In questo periodo ho riflettuto tanto, ho chiesto ai miei amici più cari qualche consiglio e loro mi hanno detto che provarci non costa nulla, ma non ce l'ho fatta lo stesso...
Mi sento così fragile... Sembra ci sia qualcosa che mi spaventa e ciò che più mi fa uscire di testa è che non so cosa diamine sia!

"Provaci, ti aiuterò io! Per qualsiasi cosa sarò qui e quando ti arrabbiearai, se ti farà star meglio, potrai usarmi come sacco da box. Farò di tutto per te, devi solo permettermelo"
Mi disse Placido quando arrivarono i primi pezzi. È per questo che adesso si trova il quel fottuto studio; per aiutarmi e farmi felice... 
Ma io sono testarda e sarei capace di dirgli di smettere di fare così perché non servirà a nulla, e non perché lui non sia capace di fare qualcosa, ma perché io sono un caso perso.
Non voglio mai l'aiuto di nessuno, non voglio che qualcun'altro sia responsabile dei miei fallimenti ho dei miei successi, perché voglio essere io l'unica artefice di tutto ciò che mi succede. 
So che adesso sembrerà contraddittorio pensarlo, ma sembra che a nessuno in quella casa discografica, importi di me. neanche Mario, che mi ha presa in custodia sin da amici, sembra reagire a questa situazione di apparente infermità della mia carriera da cantante.
Non importa a nessuno tranne che a lui, il mio chitarrista, non che il mio migliore amico, "l'uomo della mia vita" oserei dire. Sarei persa senza di lui, perché se non ci fosse stato, io mi odierei ancora troppo per poter lottare contro tutto quello che mi sta succedendo.

Dopo aver fumato una sigaretta, accendo la TV per scacciare via qualche altro pensiero. 
"Perfetto Deborah! Adesso ti è passata anche la fame..." sbuffa la mia vocina interiore quando tanto di pensare a cosa mettere sotto i denti.
Mentre faccio zapping col telecomando, Thiago viene a sedersi sulle mie gambe ed alla fine, mi fermo su canale cinque, dove stanno trasmettendo Uomini e Donne dei più giovani.
Scruto attentamente lo schermo del televisore fino a quando non mi soffermo sul nuovo tronista.

Debby:"ma, ma quello è Fabio!"
Urlicchio. 
Non ci posso credere, è quello dell'ambulanza, quello della cioccolata calda! come può essere lì?!
Ascoltando con attenzione il programma, scopro che ha la mia stessa età ed è di Caserta. Il suo cognome è Ferrara ed in TV sembra addirittura più bello di come lo ricordavo.

"No Iurato! Smetti di pensare a lui. Non è il tipo che fa a caso tuo." 
"Cara Deborah, ricorda che tu hai Placido! Non puoi mettergli le corna così!" 
"Ma quale Placido! Quali Corna!? Voi non siete mai stati insieme!"
Scuoto il capo e per poco non mi inalbero con me stessa per via ti tutte le vicine che ogni giorno mi tartassano.
Mi sento una pazza quando la mia stessa coscienza inizia a parlarmi, non è possibile che sia così impertinente!
Sbuffo per l'ennesima volta nell'arco della giornata e spengo il televisore. Sono sfinita e adesso vorrei solo riuscire a dormire...

Giovanni:"Perché non volevi venire qui stasera?"
Mi chiede Giovanni. Abbiamo appena finito di cenare e lui è di nuovo seduto davanti al suo pianoforte a coda come l'ultima volta.
Debby:"sono solo un po giù..."
Giovanni:"lo sei perché Placido è impegnato con il lavoro?"
Debby:"non è per lui"
Giovanni:"pensi che sia uno stupido? So che c'è qualcosa che non va e so anche che la storiella fra te e Placido che ci ha raccontato Annarita non è del tutto falsa"
Debby:"perché lo pensi?"
Gli chiedo con un po di timore.
Giovanni:"Debb, ti conosco da tanto. Conosco Placido e so che c'è qualcosa di strano fra voi..."
Debby:"non c'è nulla. Sono solo delle stupidè impressioni"
Insisto.
Giovanni:"fammi indovinare... Avete deciso di diventare scopamici ma poi vi siete innamorati."
Debby:"assolutamente no. Gio, non insistere"
Giovanni:"mmm...forza, siediti accanto a me così cantiamo qualcosa"
Dice dandomela vinta.
Così mi siedo sul suo stesso sgabello e lui inizia a premere i tasti bianchi e neri del pianoforte. La riconosco questa canzone...
Le sue dita si muovono maestosamente fino a creare quella dolce melodia che lo stesso Giuliano Sangiorgi ha composto per lui.
Inizia a cantare ed io resto ferma accanto a lui, mentre mi lascio cullare dal suono del suo pianoforte a coda.
Spulciando fra gli spartiti, trovo il testo di "Via da qui" e senza accorgermene, inizio ad intonare le sue note. È come la melodia di questa canzone mi fosse rimasta in testa, mi sembra quasi di conoscerla da una vita...
Debby e Gio:"via, via da qui, via da qui, e ancora qui ti aspetto..."
Cantiamo all'unisolo.

Giovanni:"Debb?"
Mi chiama lui appena ferma le mani sulle sue cosce.
Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo fino a quando le sue labbra non formano una piccola curva sul suo viso.
Giovanni:"vuoi venire con me a Sanremo?"
Debby:"cosa?"
Chiedo incredula.
Il cuore accelera il suo beat, le mani non riescono a stare ferme e quasi non mi metto ad urlare.
Giovanni:"andiamoci insieme con questa canzone"
Debby:"davvero?"
Giovanni:"certo!"
Per la sorpresa porto le mani sul viso e senza che io cerchi di trattenermi, inizio a piangere.
Lui mi avvolge in un abbraccio travolgente mentre io continuo a  singhiozzare per la felicità.

Debby:"ma tu l'hai sentita la magia?"
Giovanni:"se ti riferisci al fatto che quando l'abbiamo cantata, le mani e la voce avevano vita propria allora si...l'ho sentita"
Debby:"ti voglio bene Gio..."
Mugugno a stento.
Giovanni:"io te ne voglio di più"
Lo abbraccio fortissimo e comincio ad urlare come una matta. Non posso crederci! Sono così felice!
Debby:"siamo ancora in tempo per mandare il pezzo?"
Giovanni:"si."
Giovanni:"c'è la faremo!"
Aggiunge subito dopo.

Nei giorni successivi io e Giovanni inizamo a lavorare su "via da qui" per poterla registrare il più presto possibile. Dovevamo mandarla alla redazione di Sanremo prima della data di scadenza e se non avessimo preso con serietà la cosa, non ce l'avremmo fatta. 

Il mio cuore quasi non riesce a contenere la gioia, non avrei mai immaginato una cosa simile. 
Quando ho detto a Placido che avrei provato a mandare il pezzo a Sanremo, è quasi impazzito quanto me. Quella sera mi ha abbracciarto fortissimo e fra un bacio e l'altro abbiamo finito per fare l'amore sul divano... La mia vita per ora sembra essere migliorata almeno di un pochino, adesso bisogna solo incrociare le dita ed aspettare.

Spazio scrittrice:
Sorpresaaaa! Adesso dite andrà tutto bene?
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e mi raccomando, non dimenticate di passare dalla mia nuova pagina instagram @hulkina_official_writer per nuovi aggiornamenti. Vi voglio bene, un bacio dalla vostra Hulkina

IL SUPERLATIVO DI AMARE 2//"Ho voglia di scegliere te"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora