La giornata passa in fretta, adesso sono le nove di sera ed io sono al centro della sala allestita per il mio trentesimo compleanno, seduto su una sedia color porpora con addosso uno dei miei completi più eleganti.
Fin dal momento in cui sono entrato, continuo a chiedermi il perché di questa sceneggiata. Insomma, sono tutti attorno a me e non fanno altro che guardarmi come se stesse per succedere qualcosa; il problema è che io non sono al corrente di nulla…
Avrei potuto immaginare di tutto, tranne il vedere gran parte dei miei amici vestiti da pinguini. Sono sempre stato un tipo molto sportivo ma devo ammettere che tutta questa eleganza non mi dispiace, anzi, credo addirittura di sentirmi a mio agio.
Sposto lo sguardo per la stanza, ma di lei e del suo vestito rosso non trovo nessuna traccia.
Cavolo Iurato, non puoi essere un ritardo proprio oggi…D’improvviso le luci si spengono ed in sotto fondo parte una base musicale. Poco dopo sento la voce del mio angelo mentre delle deliziose lucine colorano la stanza…
Mi guardo intorno cercandola quasi come un disperato e dopo un po' la vedo entrare dalla porta sul retro.
Quando il mio sguardo si posa su di lei ho un tuffo al cuore: ha i capelli raccolti in uno chignon e due ciocche che le cadono sulle guance, contornando il suo viso delicato, valorizzato da un semplice trucco. Due splendidi orecchini pendenti, anche essi di un bel rosso acceso, accompagnano il mio sguardo verso le sue spalle, poi verso il suo seno prosperoso che quasi minaccia di uscire dalla scollatura. Il meraviglioso tubino che ho scelto personalmente avvolge le sue forme ai miei occhi così perfette, lasciandomi con il fiato sospeso. Le calze nere, i tacchi vertiginosi, il modo in cui i suoi i suoi fianchi ancheggiano mentre viene verso di me… Tutto in lei, dal più piccolo pregio al più grande "difetto" è meraviglioso e la sua bellezza, inconcepibile.Debby:”vorrei abbracciarti fino a perdere il confine, di noi illudersi che non c’è mai una fine…”
Canta ed io mi porto le mani sul viso, sconvolto da come la sua voce nelle vesti di “Vorrei Vorrei”, mi faccia tremare l’anima.
Quando si avvicina ancora, piegandosi sulle ginocchia per portare il suo viso all’altezza del mio, io non resisto e mi lascio sfuggire un sorriso esorbitante.
Debby:”l’amore non si cerca, caso mai ci trova lui e non ha bisogno di parole per spiegarsi, basta sfiorarsi”
A quella frase le sue dita mi accarezzano il viso, poi la punta del naso ed il mondo circostante svanisce assieme a tutte le persone che sono nella stanza assieme a noi.
Senza rendermene conto inizio a tremare e quando sento la sua voce fare lo stesso, alzo lo sguardo ed affianco la mia fronte alla sua.
Quando sento una sua mano tirare il mio volto verso l’alto, capisco che vuole alzarsi in piedi, perciò assecondo i suoi movimenti e mentre il mio corpo è tutto un fremito, mi tiro su lasciando sfiorare ancora i nostri volti.
Le accarezzo le guance rosse e poi le bacio una alla volta, fino a sentire il sapore salato delle sue lacrime che bagnano le mie labbra.Debby:”guarda questo spazio immenso, puoi riempirlo solo tu. Guarda tutto questo cielo, aspetta solo te”
Sussurra cercando di cantare al meglio, ma quasi non ce la fa. Il suo corpo trema, riesco a sentirlo vibrare contro il mio ed è una delle sensazioni più belle che io abbia mai provato, perché per la prima volta riesco a godere dello spettacolo accoccolato fra le sue braccia, senza dover suonare.
Debby:”volevo dirti, ma io in fondo non l’ho fatto mai, aspettavo solo te e adesso che ci sei, vorrei… ”
“Aspettavo solo te”… sarà vero? Aspettava solo me?
Mi accarezza ancora il viso mentre le nostre labbra si avvicinano senza mai toccarsi. La stringo forte, desiderando che questo momento non finisca mai, fino a quando non arriva l’ultima frase della canzone ed io nascondo il volto nell’incavo del suo collo, oramai in lacrime come un bambino.
Debby:”vorrei cadere ancora fra le tue parole, nell’amore che mi hai detto, che poi è mio lo stesso, vorrei…”
Ma non ce la fa e scoppia in lacrime prima dell’ultimo vorrei, singhiozzando il mio nome con le dita fra i miei capelli ed il respiro irrequieto. La base finisce ma subito ne fanno partire un’altra mentre noi restiamo nel mezzo della pista, ancora abbracciati, impegnati a dondolare fra le note di in un dolce lento, con le gambe che tremano ed il cuore che scoppia.
Pov. Deborah
Con calma avvolgo il suo viso con le mani e dopo averlo portato dinanzi al mio, gli bacio la punta del naso, poi la guancia ed infine l’angolino delle labbra.
A quel gesto, anche il mio chitarrista porta le sue mani attorno al mio viso. I suoi pollici scorrono sulle mie guance per asciugarmi le lacrime, poi raggiungono le mie labbra e le accarezzano.
Pla:”voglio baciarti, non ce la faccio più Debb, non ne posso più di tutto questo”
Sussurra. D’improvviso, respiro meno e piango più di prima, mentre la voglia di premere la bocca contro la sua diventa sempre più grande.
Debby:”no piccolo. Non adesso, per favore non rendere le cose ancor più difficili…”
Esalo.
Noi… Noi non possiamo farlo e lui lo sa. Lo sa bene e piange per questo, piange perché non possiamo essere felici davanti agli occhi degli altri.
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IL SUPERLATIVO DI AMARE 2//"Ho voglia di scegliere te"
FanficAttenzione? questa storia comprenderà dei capitoli rossi(erotici) perciò invito alcuni sensibili lettori ad evitare di leggere alcune parti di questo racconto. Lei, vincitrice di amici 13 Lui, il suo chitarrista La storia intricata fra i due miglior...