✔06. Soggetto A8

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-Ehi Gally.- Dissi salutandolo.

-Ehi pive.- Disse asciugandosi la fronte da qualche gocciolina di sudore. -Come mai qui?-

-Volevo evitare una conversazione imbarazzante.-

-Ah, capisco.- Disse sorridendo. -E per caso questa conversazione riguardava un certo biondo, con gli occhi marroni, il cui nome comincia per N e finisce per ewt?-

-Ah ah, molto divertente.- Dissi assumendo un'espressione annoiata.

-Glader?- Chiese.

-Glader?- Chiesi confusa. -Che centra Glader adesso?-

-Ti ha più dato fastidio?-

-Tu che dici pive?- Chiesi ironica. -Vedi per caso il suo cadavere in giro?-

-Ok, ho afferrato il concetto.- Rise.

-Credo che andrò a farmi una doccia.- Dissi.

-Fai bene, puzzi parecchio.-

-Vaffancaspio.- Sibilai tra i denti.

Arrivai alle docce, e quando feci per tirare la tenda, essa si aprì, presentandomi davanti Newt, i capelli bagnati, senza la maglietta.

-Oh, ehi, ciao.- Abbozzò, arrossendo di colpo.

-I-io, ehm, scusa non volevo, non ho visto niente comunque, non che mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa, ehm, ok, sembro un'idiota.- Sentì le mie guance andare a fuoco, e sentì Newt ridere. Dovevo esser sembrata davvero una rincaspiata.

-Non preoccuparti, non hai visto niente di nuovo.-

-Cosa?- Chiesi più rossa di un pomodoro.

-Sì, quando mi hai medicato, non ricordi?-

Ovvio che mi ricordo, chi si sarebbe dimenticata uno spettacolo del genere?

Annuì, imbarazzata fino al midollo e abbassai lo sguardo, cominciando a fissare i miei piedi.

-Ti lascio.- Disse lui incamminandosi lontano dalle docce.

Mi passai una mano tra i capelli, e mi abbandonai sotto la doccia.

Con l'acqua calda scivolavano via anche tutte quelle stupide preoccupazioni su i miei sogni, e tutto l'imbarazzo per prima.

Mi asciugai il corpo con l'asciugamano e mi misi i vestiti il più velocemente possibile, sia mai che qualcuno mi vedesse.

Uscì dalla doccia e mi incamminai verso il falò, dove i ragazzi già avevano iniziato a mangiare la loro cena.

-Eccola.- Mi accolse Thomas.

-Ciao ragazzi.- Dissi sedendomi vicino a Thomas e Minho.

I ragazzi iniziarono una conversazione che non mi concentrai ad ascoltare, quello che mi aveva detto Gally mi aveva fatta riflettere, riflettere su Glader...e se avesse intenzione di farmela pagare che dovrei fare? Ok, gli ho tirato un pugno, ma l'ho colto di sorpresa, non sarei mai capace di reagire ad un suo pugno, o peggio.

-Allison, sveglia.- Disse Thomas passandomi una mano davanti alla faccia.

-Che hai?- Chiese Minho. -Sei estremamente silenziosa, di solito non stai zitta un secondo.-

-Cosa? Questo non è affatto vero!- Dissi mettendo il broncio.

-Newt, puoi testimoniare.- Disse Minho rivolgendosi al biondo.

-Sì, lo confermo.- Disse ridendo sotto i baffi.

Assunsi un'espressione arrabbiata e incrociai le braccia al petto.

𝗧𝗛𝗘 𝗖𝗥𝗔𝗡𝗞𝗦 ━ 𝖙𝖍𝖊 𝖒𝖆𝖟𝖊 𝖗𝖚𝖓𝖓𝖊𝖗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora