-Pensi che ti faccia bene, non è così?- La voce di mia sorella era più autoritaria del solito.
-Mi faccia bene cosa esattamente.-
-Pensare a quel sogno ventiquattro ore su ventiquattro.-
-Non posso farne a meno Teresa, è nostro padre dopotutto.-
-Non puoi saperlo, magari non lo è davvero.-
-E come fai a saperlo tu?- Le chiesi -Che non è lui.-
-Come possiamo essere figlie di un essere così spregevole noi, che siamo così carine e simpatiche.-
-Non è divertente.- Il solito viso freddo -presente ormai da giorni- non ne voleva sapere di sciogliersi ad un sorriso, neanche ad uno finto.
-Sono giorni che tieni il muso, che fine ha fatto mia sorella?-
-Ma se mi conosci da sì e no due settimane.-
-Sono tua sorella, l'hai dimenticato forse?-
-Non ho voglia di parlarne, ok?-
-Siamo tutti preoccupati, anche Alby lo è, quindi la cosa è proprio grave.- Fece una risatina, alle mie orecchie a dir poco odiosa.
-Smettila di ridere, non è divertente.-
-Sei insopportabile da arrabbiata.- Si lamentò.
-Tu lo sei sempre.-
-Uh, che colpo basso signorina, quasi quasi mi sento offesa.-
-Basta Teresa.- Le diedi una spinta alla testa, che nel mentre di era depositata sulla mia testa.
-Hai voluto la guerra.- Si alzò le maniche della maglia fino a farle arrivare al gomito.
Cominciò a farmi il solletico in ogni dove, provocandomi inevitabilmente una risata estremamente rumorosa.
-Vuoi dirmi che sei capace di ridere?- Disse Minho raggiungendoci immediatamente.
-Divertente.-
-Che hai in questi giorni?- Chiese Thomas, curioso come al solito.
-Niente.-
-Un sogno.- Rispose Newt.
-Uh! Che sogno?- Chiese entusiasta il moro, sembrava un bambino a cui avevano regalato le caramelle.
-Non ho voglia di parlarne.-
-Eddai! Raccontalo al tuo Tom Tom.-
-Thomas,- Dissi attirando la sua attenzione -ho detto no.-
-Noiosa.- Rispose Minho tirando fuori una linguaccia.
-Lasciatela stare dai.- Si raccomandò Newt ai due.
-Ed ecco che il nostro Newt si mette a fare il fidanzatino protettivo.- Ironizzò Minho, che, stavolta, fece sorridere anche me.
-Non faccio il protettivo, voglio solo che non sia triste per colpa vostra.-
-Come ti permetti? Colpa nostra? Mi sento profondamente offeso.- Mise il broncio Minho.
-Metti il broncio quanto vuoi, non mi fai tenerezza.- Continuò il biondo.
-Ok, tutto molto bello e divertente, ma adesso vorrei stare da sola.-
-Lo sai che non ti lascio da sola.- continuò a controbattere Newt.
-Newt, ragazzi, vi prego.-
-Da sola no!- insistette il mio fidanzato.
-Rimango io con lei, state tranquilli voi.- li rassicura Teresa.
-Chi ti ha detto che io voglio rimanere qui con te?-
-Smettila di fare i capricci, è solo un sogno.-
-Sì, ma io n- una lacrima scese sul mio viso, e poi un'altra, e un'altra ancora.
-Ehi, sorellina calmati.- stavolta accettai il suo abbraccio.
-Non riesco, ogni volta che sogno qualcosa un pezzo di Allison se ne va, e comincia a tornare Kathrine e io non voglio.-
-Alli, andrà tutto bene, fidati di me.-
-Non mi fido di me stessa, come pretendi che io mi fidi di te?- chiesi facendo specchiare la mia faccia, colma di lacrime, nei suoi occhi.
-Lasciati andare e vedrai che andrà tutto bene.-
-L'ho sentita troppe volte questa frase, e niente è mai andato bene.- mi liberai dal suo abbraccio e mi incamminai alla casetta sull'albero, sperando che Newt non mi avesse vista e di conseguenza inseguita.
Mi ero stufata di tutte le sicurezze che gli altri cercavano di darmi, per farmi sentire tranquilla o al sicuro.
Ma più mi drogavano di andrà tutto bene più tutto andava a rotoli, e io non mi sentivo al sicuro o perlomeno protetta, ma ero come scoperta e vulnerabile agli occhi del mondo, e non c'è cosa che io odiassi di più.
La vulnerabilità: un vero schifo.
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𝗧𝗛𝗘 𝗖𝗥𝗔𝗡𝗞𝗦 ━ 𝖙𝖍𝖊 𝖒𝖆𝖟𝖊 𝖗𝖚𝖓𝖓𝖊𝖗
DiversosSono passati due anni, due anni da quando Allison è arrivata nel labirinto. Sembra che l'equilibrio sia stabile, e che tutto fili liscio, almeno fino a quando due nuovi fagiolini arriveranno nella radura: Thomas e Teresa. Allison dovrà affrontare i...