✔15. Andrà tutto bene

3.4K 144 51
                                    

-Pensi che ti faccia bene, non è così?- La voce di mia sorella era più autoritaria del solito.

-Mi faccia bene cosa esattamente.-

-Pensare a quel sogno ventiquattro ore su ventiquattro.-

-Non posso farne a meno Teresa, è nostro padre dopotutto.-

-Non puoi saperlo, magari non lo è davvero.-

-E come fai a saperlo tu?- Le chiesi -Che non è lui.-

-Come possiamo essere figlie di un essere così spregevole noi, che siamo così carine e simpatiche.-

-Non è divertente.- Il solito viso freddo -presente ormai da giorni- non ne voleva sapere di sciogliersi ad un sorriso, neanche ad uno finto.

-Sono giorni che tieni il muso, che fine ha fatto mia sorella?-

-Ma se mi conosci da sì e no due settimane.-

-Sono tua sorella, l'hai dimenticato forse?-

-Non ho voglia di parlarne, ok?-

-Siamo tutti preoccupati, anche Alby lo è, quindi la cosa è proprio grave.- Fece una risatina, alle mie orecchie a dir poco odiosa.

-Smettila di ridere, non è divertente.-

-Sei insopportabile da arrabbiata.- Si lamentò.

-Tu lo sei sempre.-

-Uh, che colpo basso signorina, quasi quasi mi sento offesa.-

-Basta Teresa.- Le diedi una spinta alla testa, che nel mentre di era depositata sulla mia testa.

-Hai voluto la guerra.- Si alzò le maniche della maglia fino a farle arrivare al gomito.

Cominciò a farmi il solletico in ogni dove, provocandomi inevitabilmente una risata estremamente rumorosa.

-Vuoi dirmi che sei capace di ridere?- Disse Minho raggiungendoci immediatamente.

-Divertente.-

-Che hai in questi giorni?- Chiese Thomas, curioso come al solito.

-Niente.-

-Un sogno.- Rispose Newt.

-Uh! Che sogno?- Chiese entusiasta il moro, sembrava un bambino a cui avevano regalato le caramelle.

-Non ho voglia di parlarne.-

-Eddai! Raccontalo al tuo Tom Tom.-

-Thomas,- Dissi attirando la sua attenzione -ho detto no.-

-Noiosa.- Rispose Minho tirando fuori una linguaccia.

-Lasciatela stare dai.- Si raccomandò Newt ai due.

-Ed ecco che il nostro Newt si mette a fare il fidanzatino protettivo.- Ironizzò Minho, che, stavolta, fece sorridere anche me.

-Non faccio il protettivo, voglio solo che non sia triste per colpa vostra.-

-Come ti permetti? Colpa nostra? Mi sento profondamente offeso.- Mise il broncio Minho.

-Metti il broncio quanto vuoi, non mi fai tenerezza.- Continuò il biondo.

-Ok, tutto molto bello e divertente, ma adesso vorrei stare da sola.-

-Lo sai che non ti lascio da sola.- continuò a controbattere Newt.

-Newt, ragazzi, vi prego.-

-Da sola no!- insistette il mio fidanzato.

-Rimango io con lei, state tranquilli voi.- li rassicura Teresa.

-Chi ti ha detto che io voglio rimanere qui con te?-

-Smettila di fare i capricci, è solo un sogno.-

-Sì, ma io n- una lacrima scese sul mio viso, e poi un'altra, e un'altra ancora.

-Ehi, sorellina calmati.- stavolta accettai il suo abbraccio.

-Non riesco, ogni volta che sogno qualcosa un pezzo di Allison se ne va, e comincia a tornare Kathrine e io non voglio.-

-Alli, andrà tutto bene, fidati di me.-

-Non mi fido di me stessa, come pretendi che io mi fidi di te?- chiesi facendo specchiare la mia faccia, colma di lacrime, nei suoi occhi.

-Lasciati andare e vedrai che andrà tutto bene.-

-L'ho sentita troppe volte questa frase, e niente è mai andato bene.- mi liberai dal suo abbraccio e mi incamminai alla casetta sull'albero, sperando che Newt non mi avesse vista e di conseguenza inseguita.

Mi ero stufata di tutte le sicurezze che gli altri cercavano di darmi, per farmi sentire tranquilla o al sicuro.

Ma più mi drogavano di andrà tutto bene più tutto andava a rotoli, e io non mi sentivo al sicuro o perlomeno protetta, ma ero come scoperta e vulnerabile agli occhi del mondo, e non c'è cosa che io odiassi di più.

La vulnerabilità: un vero schifo.

𝗧𝗛𝗘 𝗖𝗥𝗔𝗡𝗞𝗦 ━ 𝖙𝖍𝖊 𝖒𝖆𝖟𝖊 𝖗𝖚𝖓𝖓𝖊𝖗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora