✔16. Non hai l'aria di uno che sta bene

1.6K 71 11
                                    

Restai a vegliare il capezzale di Thomas finché non lo vidi aprire gli occhi, Teresa e Minho restarono con me, mentre gli altri rimasero nella stanza adiacente insieme a Jorge.
Quando Thomas si svegliò sbattè le palpebre velocemente per abituarsi alla luce, e poi fece scorrere i suoi occhi prima su Teresa e dopo su me e Minho, tornando poi a guardare Teresa.

«Dobbiamo smetterla di incontrarci così.» gli sussurrò dolcemente lei, accarezzandogli i capelli sulla fronte.

«Bentornato sgorbietto.» lo salutò Minho, meno dolcemente di Teresa, ma con lo stesso sollievo nel vedere che finalmente stava bene.

«Dove sono gli altri?» chiese. Nel frattempo si stropicciò gli occhi e protese il busto in avanti, mettendosi a sedere con la schiena contro al muro.

«Sono con Jorge. Parlano con Marcus.» lo informai io «Vuoi andare di là?»

Lui annuì, portandosi in piedi lentamente. Si appoggiò al muro e poi alla spalla di Teresa, barcollando a causa della sostanza che gli avevano fatto bere prima di entrare —basandosi su ciò che Brenda aveva raccontato.

Spinsi la porta con entrambe le mani e feci entrare prima Thomas che, sotto lo sguardo disinteressato di tutti, si sedette vicino a Newt.

«Allora, ti sei divertito abbastanza?» gli chiese il biondo. Le braccia conserte, il tono autoritario.

«Newt.» lo richiamai io. A lui bastò guardarmi per abbassare lo sguardo sulle sue gambe.

A Thomas però non era sembrata interessare la ramanzina. Sgranò gli occhi non appena posò lo sguardo su Marcus, ormai imbrattato di sangue.

«Sei tu Marcus?» gli chiese sorpreso.

L'uomo ghignò strafottente «Tu devi essere quello intelligente del gruppo.»

Jorge lo afferrò per i capelli e gli fece sbattere la testa sulla sedia dove era legato «Lo so che tu sai dove si nascondono.»

Si stava riferendo al braccio destro, i famosi montanari che noi stavamo cercando da quando eravamo scappati.

«Quindi, tu me lo dici e stringiamo un accordo.» continuò Jorge, Marcus rise «Potrai venire con noi.»

«Ho bruciato quel ponte tanto tempo fa. E poi, faccio il gli accordi.» rispose Marcus «Sei stato tu a dirmi, non farti scappare le opportunità.» rise ancora.

«Di cosa sta parlando?» chiese Newt. Io mi spostai dietro alla poltrona dove sedeva, poggiando le mani sulle sue spalle, che lui, prontamente, strinse tra le sue.

«Sto parlando di domanda e offerta. WCKD vuole tutti gli immuni possibili, io li aiuto a procurarseli. Così lascio i ragazzini entrare. Loro si ubriacano, si divertono... e dopo WCKD viene e... separano il grano dalla spiga.» spiegò lui, per poi scoppiare a ridere nuovamente.

«Ho cambiato idea, hermano.» disse Jorge, il tono tutt'altro che rassicurante «Mi piace farti male.» disse, e poi gli sferrò un calcio dritto allo stomaco, ribaltando la sedia.

Coloro che erano seduti scattarono in piedi, e insieme ci avvicinammo a Jorge che, oramai, aveva tirato fuori la pistola, avvicinandola alla gola di Marcus.

«Parla! Parla!» gli urlò.

«Ok, ok! Gesù!» si arrese Marcus «Ma non faccio alcuna promessa, a loro piace spostarsi...»

Minho aiutò Jorge a risollevare Marcus, e la sedia a cui era ancora saldamente legato.

Marcus respirò pesantemente e poi parlò: «Hanno un avamposto sulle montagne, ma è molto lontano. Avete metà della WCKD attaccata al culo, non ce la farete mai.» e continuò a ridere.

Jorge ghignò «Non a piedi.» poi si sporse in avanti, afferrando Marcus per la giacca «Dov'è Bertha?»

L'espressa di Marcus cambiò repentinamente, e, da un momento all'altro, non aveva più voglia di ridere «No, Bertha no.» piagnucolò.

Jorge lo derise e poi frugò nelle tasche della sua giacca, tirando fuori delle chiavi. Ci invitò a seguirlo e lasciammo Marcus lì: legato come un salame, sporco di sangue e senza... Bertha, qualunque cosa fosse.

Uscimmo dal locale e finimmo sul retro, dove una grande macchina viola era parcheggiata. Immaginai fosse Bertha.

«Salite su.» ci invitò Jorge.

Aprì la portiera anteriore dell'auto e feci salire Teresa e Minho, attendendo che anche Thomas prendesse posto, ma sembrava non averne alcuna intenzione.

«Ehi.» dissi mettendogli una mano sulla spalla «Tutto bene?»

Lui si risvegliò dal suo stato di tranche, guardandomi in silenzio prima di aprir bocca «Sì, tutto bene.»

«Non hai l'aria di uno che sta bene.»

«Ragazzi, datevi una mossa!» chiamò Brenda da dentro la macchina.

«Thomas-»

«Dobbiamo andare.» mi interruppe lui «Ne riparliamo, ok?»

Io annuì e lo seguì dentro la macchina, mi sedetti di fianco a lui e gli diedi un buffetto sulla guancia.
Lui mi sorrise.
Adesso aveva l'aria di uno che stava bene.

𝗧𝗛𝗘 𝗖𝗥𝗔𝗡𝗞𝗦 ━ 𝖙𝖍𝖊 𝖒𝖆𝖟𝖊 𝖗𝖚𝖓𝖓𝖊𝖗Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora