«Lo so cosa state provando» cominciò Jorge «avete la sensazione che tutto il mondo sia contro di voi.»
Noi ci scambiammo tutti uno sguardo confuso.
«Ho tre domande» continuò «Da dove venite, dove state andando e che cosa ci guadagno io.»
Thomas deglutì, e nessuno osava aprir bocca «Non avete nessuna risposta?» ci chiese Jorge, versandosi un bicchiere di un qualche liquore particolare.
«Stiamo andando sulle montagne,» rispose Thomas «a cercare il braccio destro.»
Si alzò una risata generale intorno a noi e la mia voglia di prenderli tutti a pugni aumentò nell'immediato.
Jorge sorrise complice a Brenda, come se quella fosse la risposta che avrebbe voluto sentire «State cercando dei fantasmi, intendevi.» e bevve un altro sorso «Domanda numero due: da dove venite.»
«Sono affari nostri.» rispose Minho.
Jorge alzò un sopracciglio, non soddisfatto della risposta.
I suoi uomini, in men che non si dica, erano su di noi. Ci avevano abbassato la testa e passato uno scanner sul collo.
«Avevi ragione.» disse Brenda sorpresa, mostrando lo schermo a Jorge.
L'uomo si mise gli occhiali per leggere meglio ciò che c'era scritto.
«Ragione? Ragione riguardo a cosa? Di cosa sta parlando?» chiese Thomas confuso.
Jorge sorrise, togliendosi gli occhiali dal naso «Mi dispiace, hermano.» poi si bloccò per guardare Thomas «Sembra che tu sia marchiato.»
Trattenni il fiato, ricordando quando Teresa mi fece vedere quegli strani simboli che aveva sul collo.
Doveva averli anche Thomas, dovevamo averli tutti noi.
«Voi venite da W.C.K.D,» affermò Jorge «e questo significa che siete molto, molto preziosi.»
Thomas fece per parlare, ma non fece in tempo.
Gli uomini di Jorge ci sollevarono di peso e ci portarono via.«Bel piano Thomas, ascoltare che aveva da dire quell'uomo. Ha funzionato.» disse Minho sarcastico, alludendo alla situazione in cui eravamo.
Appesi a testa in giù e con una taglia sulla schiena che, presto o tardi, ci avrebbe fatto tornare al punto di partenza.
«Oh, sta zitto Minho.» rispose Thomas scocciato «Forse possiamo rigirarci e afferrare le corde.»
Tutti provammo a tirarci su, ma i risultati furono scarsi.
Essere appesi a testa in giù dava una sensazione di nausea incredibile e ti faceva ribollire il sangue nel cervello.
«Vi state godendo la vista?» chiese Jorge, sbucando da un cunicolo buio.
«Che diavolo vuoi?» chiese Minho.
«Questa è la domanda. I miei uomini vogliono vendervi a W.C.K.D, ma io la penso diversamente. Non sono così. Qualcosa mi dice che anche tu non lo sei.»
«È il sangue che è arrivato alla testa, o quello che dice il tipo qui non ha alcun senso?» chiese Minho, inopportuno come a suo solito.
«Dimmi quello che sai sul braccio destro.» disse, puntando il suo bastone contro Thomas.
«Hai detto che erano fantasmi.» disse Newt all'uomo.
Jorge si voltò nella sua direzione «Io ci credo nei fantasmi. Specialmente quando li sento parlare per radio.»
Si allontanò da Thomas, avvicinandosi alle corde che ci tenevano appesi e posando una mano sulla leva «Voi mi dite quello che sapete e poi potremmo fare un accordo.»
Thomas ci guardò tutti «Noi-noi non sappiamo molto.»
L'indice di Jorge tracciò tutta la circonferenza della leva e poi la tirò giù di scatto.
Ci lasciammo tutti prendere dal panico.
«Okay, okay okay!» gridò Thomas «Si nascondono nelle montagne, hanno attaccato W.C.K.D e salvato in paio di ragazzi. È tutto quello che sappiamo.»
Jorge fece per aprire bocca ma un altro uomo sbucò dal cunicolo, «Ehi Jorge. Che sta succedendo?»
Lui ci guardò «Ah, niente. Io e i miei amici stavamo facendo una chiacchierata. Abbiamo finito adesso.»
Thomas lo guardò confuso «Aspetta, cosa- Non ci aiuterai?»
L'uomo guardò Jorge confuso.
«Non preoccuparti.» rispose «Vi riporteremo al luogo a cui appartenete.»
E poi se ne andò, lasciandoci appesi come sacchi di patate.
«Ci ha ingannati.» commentò Minho «Perfetto, direi.»
«Ti prego Minho, fa silenzio. Già è complicato così.» risposi io.
«Alli-»
«Ti ho detto di chiudere la bocca.»
Thomas sbuffò «Non mi sembra il momento di litigare, ragazzi.»
«Ci serve un piano.» disse Teresa.
«Allison?» chiesero i ragazzi all'unisono.
Io sbuffai «Con il sangue al cervello non riesco a pensare.»
«Porca puttana, Allison» imprecò Minho «anche un'idea stupida andrà bene, basta che ci dai una cazzo di speranza.»
«Va bene, d'accordo» dissi io «ho un secondo per pensare o sarò attaccata da Minho la belva?»
Nella stanza risuonò la risata sarcastica di Minho, seguita da un: vaffanculo.
Io mi dimenai, guardandomi intorno.
«Allora?» chiese Frypan.
«Mi fate pensare, sì o no?» risposi io, scontrosa.
«Lasciatela respirare, dai.» mi difese Newt, lanciandomi uno sguardo d'appoggio.
Osservando meglio la stanza - e facendo dei calcoli mentali - arrivai alla conclusione che se Minho avesse avuto abbastanza forza nelle braccia, avrebbe potuto spingermi verso l'esterno per permettermi di afferrare i pali di ferro che circondavano la leva e salvarci tutti.
«Ci sono!» esclamai, dopo attimi di riflessione e silenzio.
Tutti erano con gli occhi su di me e non vedevano l'ora di ascoltare la mia idea che, sinceramente, era la peggiore che potessi formulare. Ma almeno avevano una speranza.
«Minho,» chiamai il ragazzo «dipende tutto da te.» gli dissi, i suoi occhi si sgranarono «Pensi di potercela fare?»
Lui mi lanciò uno sguardo glaciale, era ovvio che fosse offeso dalla mia domanda. Egocentrico com'era...
«Mi prendi in giro, principessa?» mi chiese sarcastico.
«Allora, pensi di farcela o no?» chiesi di nuovo io, divertendomi a stuzzicare il suo ego.
Lui fece schioccare la lingua tra i denti «Io posso fare qualsiasi cosa.»
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𝗧𝗛𝗘 𝗖𝗥𝗔𝗡𝗞𝗦 ━ 𝖙𝖍𝖊 𝖒𝖆𝖟𝖊 𝖗𝖚𝖓𝖓𝖊𝖗
RandomSono passati due anni, due anni da quando Allison è arrivata nel labirinto. Sembra che l'equilibrio sia stabile, e che tutto fili liscio, almeno fino a quando due nuovi fagiolini arriveranno nella radura: Thomas e Teresa. Allison dovrà affrontare i...