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La mensa della scuola non fa così pena in realtà, oggi ho preso le lasagne, le polpette al sugo con il purè, la coca cola, un pezzo di focaccia, e la panna cotta gentilmente offerta dalla mia amica Amy.

"Io non capisco come fai a mangiare come un camionista incinto e pesare quarantotto chili"

"É il metabolismo tesoro,non esserne invidiosa"
Dico io a Charlie con finta aria di superiorità.

"Poi scusa pesi si è no cinquanta due non lamentarti, sei perfetta".

Charlotte mi sorride e torna a mangiare la sua mozzarella quando a momenti si strozza spaventata dalla squillante voce di Astrid:

"Sabato sera é party hard all day all Night"

Immaginavo che volesse andare ad una festa anche stavolta.

Lei è la festaiola del gruppo, ogni sabato sera ha qualcosa da fare e gente con cui uscire.

È molto bella: alta, capelli biondi e occhi azzurri e un gran bel sorriso sempre stampato in faccia.
È bella anche perché è una ragazza acqua e sapone: non si trucca quasi mai e non si atteggia da fighetta come il resto delle ragazze in questa scuola. È un po' come me, ma un po' più femminile.
È la persona più solare che conosco, risulta praticamente impossibile starle antipatico ed è ancora più impossibile che lei ti sia antipatica.

Ci conosciamo dal primo anno e in poco tempo siamo diventate compagne di gran figure di merda e molto importanti l'una per l'altra.

"Passo" Dico io tra una polpetta e l'altra.

"Eddai non puoi continuare a paccarci e fare l'asociale per sempre"

"Io non sono asociale. Io ho voi quattro e Debby e una vita sociale con voi, il tutto alla larga di qualsiasi posto per degenerati mentali"

Nulla di più vero.
Io esco con loro e tutto quanto, ma per quanto riguarda le feste mi tengo bene alla larga.

"Quindi anche noi siamo delle degenerate mentali?"

Chiede facendo la finta offesa As mettendosi le mani al petto con fare teatrale.

"Esattamente. Questo sabato andate pure a ubriacarvi come se non ci fosse un domani, io e Taylor Lautner abbiamo altri programmi."

Ma magari.

"Come vuoi, ma sarà la festa dell'anno ed è a casa del canadese nuovo".

Arrogante e superficiale il ragazzo quindi, buono a sapersi.

"Non tirare fuori la scusa della 'festa dell'anno'"

Faccio le virgolette in aria con le mani e una voce strana

"Anche l'ultima a casa di Kyle lo era. E anche quella prima da Dylan. E quella prima ancora da..."

"Sisi okay ho capito non vieni, d'accordo, non insisto."

Rassegnata sbuffa e mentre mangia un pezzo di pollo comincia a parlare con le altre di come si vestitanno mentre io punto lo sguardo sull'arrogante Shawn poco lontano dal nostro tavolo.

Bisogna ammettere che è bello.
Non è una considerazione personale, è un dato di fatto.

Mette in bocca un bottone di quella che sembra essere la mia stessa lasagna mentre ascolta Mike, Cameron e altri ragazzi di cui ignoro il nome, parlare di chissà che cosa.

Ogni tanto contrae la mascella o ride gesticolando con la forchetta che tiene in mano con la destra verso i suoi amici per poi giocare un pochino con il cibo nel piatto e portarselo alla bocca.

Sentendosi osservato, o almeno credo, si gira verso di me e io sostengo il suo sguardo senza imbarazzo, in fondo lui non sa che sto pensando che sia sexy anche quando mangia, insomma lo potrei anche star prendendo in giro.

Quando fa il sorrisino malefico mi imbestialisco, è come se gli avessi dato conferma di essere riuscito a fare colpo anche su di me.

No amico, hai sbagliato proprio alla grande.

Mi mordo il labbro inferiore e alzo gli occhi al cielo per poi infilarmi nel discorso 'guido io o guidi tu' delle mie amiche.

Con la coda dell'occhio lo vedo fare una risatina, abbassare la testa sul piatto e scuoterla leggermente, tornando poi ad ascoltare i suoi amici.

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