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Ad aspettarmi con ansia ci sono Leo, Federico, ma soprattutto mia madre, seduti tutti e tre attorno al tavolo della cucina, lei con una tazza fumante fra le mani.
Tutti mi guardano come se avessi appena confessato un omicidio.

Poso tutta la mia roba sul mobiletto dell'entrata e mi avvicino a passo lento torturandomi le mani:
devo dire almeno a mia madre di questa cosa con Shawn.
Loro continuano a guardarmi malissimo, probabilmente lanciandomi qualche maledizione in aramaico antico, così apro io la discussione.

"Mi dispiace, dovevo avvisare, lo so, ma stavamo facendo i compiti e non ho preso in mano il telefono"
Dico tutto senza respirare e guardando sopratutto mia madre, che poi si alza, mette la tazza in lavastoviglie e va in camera sua, sbuffando.

Fede e Leo mi guardano malissimo.
"Dove sei stata? Non ti vediamo da stamattina e non sapevamo nè a che ora tornassi, nè con chi fossi."
Mi rimprovera mio fratello.
Io lo guardo seriamente dispiaciuta e sbuffo, chiudendo gli occhi.

"Ero con uno nuovo che è arrivato a scuola. Aveva bisogno di una mano in economia e mi ha chiesto di andare da lui questo pomeriggio."
Gli dico riaprendo gli occhi.
Gli ho detto la mezza verità e se la devono far bastare, per ora.

"È un ragazzo?! E tu eri da sola a casa sua?!"
Leo alza di poco il tono della voce, non troppo per non svegliare tutto il vicinato, ma abbastanza per farmi percepire il livello di arrabbiatura e gelosia.

Vorrei dirgli che cosa sta succedendo, ma non so neanche se dopo questi sette giorni la situazione sarà cambiata o no, quindi preferisco farmi sgridare e basta, anche perché se mai uno di loro due venisse a sapere che Shawn mi ha proposto questa specie di 'periodo di prova', andrebbero da lui e gli spezzerebbero ogni osso del corpo uno alla volta.

Rimango in silenzio, non rispondendo alle domande di mio fratello, ma pensando a come spiegare la situazione a mia madre, perché ho bisogno di dirlo a qualcuno, e lei necessita di spiegazioni.

Leo e Fede si stufano del mio non rispondere alle loro domande, così decidono di andare all'appartamento di mio fratello, sbattendo la porta di casa nell'uscire.

Io sbuffo un'altra volta, faccio un giro su me stessa e spengo le luci della cucina, poi chiudo a chiave la porta, prendo il mio telefono e lo zaino e vado in camera mia.
Butto gli occhiali e il cellulare  sul letto, non prima di aver fatto partire la musica e mi spoglio, diretta verso la doccia.

Quando ho finito mi metto il pigiama e accendo lo scaldaletto, poi mi butto a peso morto sopra le coperte.
Decido che per stasera mi infileró nel letto insieme a mia madre e le dirò tutto, così spengo lo scaldotto e metto sotto carica il telefono, trovando un messaggio.

ShawnPrezzemolo🌱: Buonanotte nanetta💙

Sorrido e gli rispondo prima di andare diretta verso la morte.

Io: Buonanotte Prezzemolo

Faccio finire One More Light dei Linkin Park, partita poco fa, poi chiudo Apple Music e mi alzo definitivamente.

Percorro il corridoio e mi fermo prima di entrare.
Non ha la porta chiusa e da fuori riesco a vedere che sta cercando un film da vedere su Sky, sospiro ed entro, camminando dritta verso il letto e mi ci sdraio sopra.

Lei abbassa il volume quasi a zero e mi guarda, in silenzio, lo stesso faccio io.
Dopo pochi secondi mi stufo e comincio a raccontarle tutto quello che era successo nei giorni passati, proprio tutto, Dylan compreso, e in quel momento mi interrompe.

"Ma Dylan chi è?"
Mi chiede lei.

"Cornwell"
Le rispondo, facendo riferimento al cognome dei suoi.

"Aaaah si ho capito. Che idiota, esattamente come suo padre"
Mi dice lei.

Le racconto di come Shawn ha preso le mie difese e di come mi abbia dato un po' fastidio, ma allo stesso tempo mi ha fatto anche sorridere.
Le dico di cos'è successo con Amy e Dylan e del successivo bacio, il primo che Shawn mi ha dato, di come sono scappata e mi fermo a quando mi ha chiesto di fare questa cosa di sette giorni.

"Ma mamma l'ha fatto perché io di fidanzati non ne ho mai avuti, tu lo sai bene che l'amore non fa per me.
E non te l'ho detto prima perché non so cosa succederà fra una settimana."
Le confesso.

Lei mi sorride, sapevo che mi avrebbe capito.
"Fra una settimana probabilmente capirà quanto sei insopportabile.."
Mi dice ridendo, poi mi mette una mano sulla guancia e continua.

".. e non potrà fare altro che tenerti stretta, perché come te non c'è nessuno."
Le sorrido e ci ficchiamo sotto le coperte, pronte per dormire.

"Anzi no, aspetta a dormire, ancora non mi hai detto cosa hai fatto oggi.
Eri da lui, immagino."
Accende la luce e si rigira dalla mia parte.
Io apro gli occhi e la guardo, ma senza spostarmi di un millimetro, sono troppo pigra.

"Sono stata da lui, si.
Mi ha preparato la pasta alla carbonara, ma non gli è venuta un granché e poi ha capito quanto ancora la situazione che si era creata non mi fosse ben chiara, così mi ha preso le mani e mi ha chiesto di essere la sua fidanzata, in modo ufficiale, credo."

"Okay, ci tiene che tu ti senta sicura, è una bella cosa e secondo me dovresti smetterla di pensare male a cosa potrebbe succedere dopo, non cambierà niente, lui è già convinto di stare con te e vuole solo che lo sia anche tu."

Non ci sono mai stati questi grandi scambi di affetto fra di noi, entrambe non siamo patite dell'amore, ma so che lei ci sarà sempre quando ne avrò bisogno.
Il nostro è un rapporto un po' strano, ci prendiamo a parole quasi tutto il giorno e non sappiamo stare mezza giornata senza litigare, però non abbiamo bisogno di chiederci scusa, basta uno sguardo giusto, magari davanti ad un caffè, e riprende tutto alla normalità.
Amo la mia mamma, non è solo questo per me, ho sempre detto di non avere una migliore amica, ma la realtà è che è lei.

Quando ritorniamo al buio, chiudo gli occhi e penso alle sue parole.
Effettivamente il problema non è cosa deciderà lui dopo, ma è cosa deciderò io, e sarà un po' prestino dopo solo un giorno, ma penso di sapere già cosa farò.

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