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La mia serata stava procedendo meglio di come potessi sperare.

Mia madre era uscita a mangiare fuori con la mamma di Andrea e mio fratello era al suo appartamento.
Avevo l'intera casa a disposizione almeno fino a mezzanotte ed erano solo le nove.

Come da programma mi ero fatta un caldo e lungo bagno con il mio bagnoschiuma preferito ai fiori di iris e mi ero messa il mio sexy pigiama con i panda e le calzine.

Dal mio cassetto segreto del cibo avevo preso il pacchetto di m&m's e mi ero fiondata sul divano pronta a rimettermi in pari con Riverdale e così feci.

Verso mezzanotte sento squillare il telefono.

Non ho affatto voglia né di sapere chi è, né tantomeno di rispondere ma butto comunque uno sguardo al cellulare: Astrid😽

Rispondo alla mia amica, forse era successo qualcosa di grave.

As: Ericaaaa, manchi solo tu qui, non mi diverto se tu non ci sei lo saii

Io: Piantala di bere rincretinita, fa male l'alchool lo sai.

As: Non sono ubriaca!

Io: Non ho mica detto questo

*Astrid vieni a giocare a Beer pong?*

As: *si arrivoo*
Scusami amica devo andare ciaoo!

Sono senza parole.

Dopo aver finito la stagione e aver pianto parecchio arriva Madre, un po' brilla pure lei, che appena entra neanche saluta e sparisce in camera sua.
Cinque minuti dopo la sento già russare, probabilmente non si è neanche struccata.

Spengo la televisione e la stufa, chiudo a chiave la porta e salgo le scale verso camera mia con il telefono in mano.

Appoggio l'iphone sul comodino in carica, mi tolgo gli occhiali e li poso lí vicino, dopo di che mi infilo nel mio caldo letto preriscaldato da quel fantastico oggetto che il nonno mi ha regalato per Natale l'anno scorso:
lo scalda letto elettrico.

Mi addormento dopo poco tempo e non mi sveglio finché non ricevo una chiamata.

Se prima non avevo voglia di rispondere figuriamoci adesso.

Non so che ore sono, non so chi sia al telefono, ma so per certo che stavo dormendo e sognando Cole Sprouse e che chiunque mi abbia disturbato verrà lapidato.

Io: Pronto chi cazzo sei e cosa vuoi a quest'ora.

??: Pronto sono Shawn

Tempo zero sono sveglia con la bavetta del sonno asciugata e seduta sul letto in una velocità che Bolt inchinati.

Io: Cosa vuoi e come fai ad avere il mio numero.

Shawn: Non ti sto chiamando dal mio telefono è il telefono di Astrid.

Controllo ed effettivamente sul display c'è scritto "Astrid".

Io: Cosa ha fatto?

Shawn: Io non sapevo chi chiamare e tu sei l'ultimo contatto che ha chiamato, lei è qui da me, ha bevuto un po', forse un po' troppo.
Io non so cosa fare. È sul mio divano, prima è caduta..

Il panico ci ha messo poco ad arrivare.
Aveva fatto una cagata delle sue, aveva bevuto troppo e si era sentita male.

Cretina.

Io: Shawn cosa stai dicendo. Non scherzare.

Shawn: Non sto scherzando te lo giuro su quello che vuoi. Non so cosa fare con lei, vieni qui.

Io: Mendes non ho la patente come caspita ci arrivo a casa tua me lo spieghi?!

Shawn: Vestiti sto arrivando.

Schizzo fuori dal letto mi infilo un paio di pantaloni della tuta a caso è una felpa con il cappuccio.
Mi infilo le converse e prendo le chiavi di casa.
Apro la porta ed esco senza neanche il giubbotto.

Una macchina si ferma dall'altra parte della stradina di casa mia, la sua.
Attraverso veloce e salgo.

Shawn continua a sbuffare rumorosamente e guidare più veloce del dovuto.

Non parliamo.
Lui guarda avanti e picchietta le dita sul volante.
Ho un bruttissimo presentimento.

Seven Days ||COMPLETE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora