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Amy si rigira avanti, non senza prima avermi fatto capire che ne avremo parlato più tardi, e nel mentre arriva la meravigliosa professoressa Adeline Timber.

Anche Dylan smette di fissarmi e si gira verso la cattedra, ma Shawn non demorde.

Continua a guardarmi con diverse facce che non riesco bene a decifrare.

Riprende in mano il telefono e io mi metto ad ascoltare la lezione, poi mi vibra il cellulare.

Shawn lo prende prima di me e me lo passa.
"Sono io, almeno stavolta cerchiamo di non farti sbattere fuori"
Mi sussurra troppo vicino al mio orecchio.

Prima di darmelo sbircia sullo schermo e quando vede come l'ho memorizzato fa un risolino, poi mi consegna il telefono.

ShawnPrezzemolo🌱: Perché non mi hai detto del tuo compleanno?

Porto entrambe le mani e il telefono sotto il banco per evitare di farmi beccare a messaggiare, mi ci manca solo quello.

Io: Non mi sembrava importante, e comunque tu mi stavi ignorando.

ShawnPrezzemolo🌱: É il tuo compleanno, a me pare abbastanza importante.

Non ho voglia di stare a spiegargli la mia vita, così gli ripeto la domanda implicita che gli avevo fatto nel messaggio precedente.

Io: Perché mi ignoravi?

Lo guardo a braccia incrociare subito dopo aver inviato il messaggio e lui dopo aver letto, fa il suo solito sorrisino di lato irritantemente sexy e scuote la testa.

ShawnPrezzemolo🌱: Ho avuto le mie ragioni.

Sbuffo e blocco il telefono per poi appoggiarlo sul banco con lo schermo verso il basso.

Menomale che poi sono le donne ad essere complicate.

Shawn mi guarda corrucciato, poi mi manda un altro messaggio, che non ho particolarmente fretta di leggere, così lui mi incita a farlo con gli occhi.

Riprendo il telefono in mano e leggo il messaggio.

ShawnPrezzemolo🌱: Carino come mi hai salvato😉

Io: Appropriato più che carino, sei sempre in mezzo, in qualsiasi situazione mi trovi, per qualche strana ragione che ancora non mi spiego..

ShawnPrezzemolo🌱: Come se ti dispiacesse

Io: Ah riecco il Shawn modesto, il mio preferito😒

ShawnPrezzemolo🌱: Posso farti un regalo di compleanno?

Io: No.

Riappoggio il telefono sul banco, sempre girato al contrario e incrocio le gambe sulla sedia per poi prendere in mano la matita, decisa a seguire ufficialmente.

A distrarmi è il movimento di Amy davanti a me: si sta spostando sempre più verso l'esterno, lontana da Dylan.

Mi rimetto composta sulla sedia e mi sporgo un po' in avanti e leggermente alla mia sinistra, scontrandomi con la spalla di Shawn, che si lamenta, tanto per cambiare.

Vedo la mano di Dylan a ripetizione appoggiata sul ginocchio della mia amica, e lei che puntualmente la toglie, per poi spostarsi con la sedia.

Lo ammazzo.

"Ma ti sposti?!"
Shawn mi sussurra all'orecchio.

Senza rendermene conto mi sono appoggiata alla sua gamba con la mano sinistra per cercare di alzarmi un po' di più e vedere che cosa caspita stesse facendo quel depravato alla mia amica.

Mi sposto velocemente, tornando composta al mio banco senza fare troppo casino e prendo il mio telefono, scrivendo a Amy.

Io: Cosa sta succedendo li davanti?

Vedo la mia amica recuperare il suo cellulare e spostarsi ancora di più verso destra.

Amy🌻: Niente, non ti preoccupare.

"Cosa stavi facendo?"
Mi domanda Shawn avvicinandosi al mio orecchio, di nuovo.

"Niente, fai il tuo"
Rispondo io, sempre sussurrando.

Cerco ancora di capire se Dylan sta continuando a dare fastidio ad Amy, ma fortunatamente ha smesso, così torno in pace a seguire la lezione, scambiando ogni tanto qualche parola con Shawn, ma sempre controllando la situazione li davanti.

A metà della seconda ora la professoressa viene avvisata da un bidello che andare in un qualche ufficio per fare chissà che cosa di così tanto importante, così ci assegna i compiti e se ne va dalla classe.

Amy si alza quasi immediatamente dalla sua sedia e viene vicino a me, piegando le ginocchia per essere alla mia altezza.

Sta per parlare, ma la precedo.
"Amy, è tutto okay?"

Non mi risponde subito e poi annuisce con la testa e cambia discorso, iniziando a chiedermi pareri su dei vestiti che si vorrebbe comprare.

Sento cosa dice senza veramente ascoltarla, mentre con gli occhi seguo Dylan, che cammina da una parte all'altra della classe per parlare con i suoi amichetti del cazzo.

Shawn, intanto, rimane seduto al suo posto e davanti a lui Mike.
Stanno parlando di Cameron e una ragazza che, a quanto pare, gli piace, ma non sono affari miei, quindi mi rimetto a sentire cosa mi dice Amy.

Quando suona l'intervallo mi affretto a mettere via le mie cose e aspetto Amy che, come al solito, è sempre la più lenta e l'ultima a uscire dalla classe.

Le faccio posare la sua roba dentro al mio armadietto e, visto che le altre ancora non sono uscite, mando un messaggio al gruppo, avvisandole che io e Amy siamo in giardino.

"Io non voglio uscire, fa freddo!"
Si lamenta lei.

"Dai ti prego, andiamo a vedere la neve"
Unisco le mani come per pregare e tiro fuori il labbro per cercare di convincerla.

Dopo qualche sbattimento di ciglia implorante la convinco e mi metto il cappello e la sciarpa, lei si infila la giacca.

Non so perché le persone si facciano convincere da una sceneggiata patetica come questa.
Beh meglio per me.

Usciamo dal portone, ma sfortunatamente non siamo state le uniche ad avere questa brillante idea.

Shawn è con il suo gruppo di idioti, Dylan compreso, nella parte destra del giardino, così prendo Amy per un braccio e cammini verso sinistra, dove ci sono degli altri studenti.

Una malvagia idea mi pervade la mente, così mi abbasso senza farmi vedere e raccolgo un po' di neve per formare una palla e tirarla ad Amy.

"SEI UN'IDIOTA!"
Grida lei cercando di togliersi la neve il più in fretta possibile per sfuggire al freddo.

Io intanto me la rido beatamente indicandola con il dito e piegandomi in due per il mal di pancia da risata.

Quando mi rialzo e apro gli occhi smetto di ridere quasi subito, vedendo quel rompi coglioni di Dylan avvicinarsi.

Seven Days ||COMPLETE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora