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Day one

7.05 *PAPARAPARAPARAPARAPARAAA*
Ritarda.

7.10
* PAPARAPARAPARAPARAPARAAA*
Ritarda.

7.15
* PAPARAPARAPARAPARAPARAAA*
Spegni.
Devo cambiare suoneria.

Sbuffo rumorosamente mandando a quel paese qualsiasi cosa o persona prima di aprire poco gli occhi.

Mi alzo con estrema calma e inizio la solita routine del mattino.
Dopo essermi lavata la faccia e aver rinunciato a sistemare i capelli mi metto gli occhiali e mi sposto davanti all'armadio e quando ho preso in mano un paio di jeans neri mi suona il telefono.

Cammino verso il comodino e quando prendo in mano il telefono c'è un messaggio di Shawn.

ShawnPrezzemolo🌱: Fra quindici minuti sono da te😙

Rimango a fissare il messaggio per qualche secondo, poi butto il telefono sul letto e mi tolgo il pigiama in fretta, facendo cadere a terra gli occhiali.
Mando a cagare tutti i buoni propositi che avevo nel vestirmi bene.

Recupero gli occhiali e torno all'armadio prendendo un maglione rosso fuoco e la canottiera della salute bianca.
Metto tutto preceduto dal reggiseno e infilo il maglione nei pantaloni abbinando al tutto una cintura nera.
Mi infilo le calze rosa e metto le scarpe rosse, poi mi metto la collana di mio cugino, un filo di mascara, prendo il telefono, le cuffie, lo zaino e scendo le scale di corsa.

Butto il telefono e le cuffie sul tavolino all'ingresso vicino alle chiavi e lo zaino sul pavimento da qualche parte, per poi tornare di sopra: non ho lavato i denti.
Mi lavo infrettissima e scendo di nuovo le scale, quasi cadendo quando sento una chiamata in arrivo.

"Buongiorno a tutti, il passaggio per la scuola ce l'ho stamattina e non torno a mangiare ciao!"
Dico urlando per farmi sentire dai miei parenti in cucina mentre mi metto giacca, sciarpa e cappello.

Prendo tutto quello che avevo buttato in giro poco prima e le chiavi di casa, poi esco dalla porta con il fiatone cercando di non dare a vederlo.

Attraverso la stradina guardando prima a destra e a sinistra, poi faccio il giro della macchina di Shawn e apro lo sportello, infilandomici dentro.
Chiudo subito la portiera e metto lo zaino ai miei piedi poi allaccio la cintura. Sto prendendo tempo per cercare di recuperare fiato.

"Buongiorno!"
Mi dice lui con una faccia fra il divertito e lo sconvolto.

"Buongiorno? Per quale assurdo motivo stiamo andando a scuola così presto? Quando mi hai scritto io ero ancora in pigiama e non ho fatto in tempo nemmeno a fare colazione"
Piagnucolo guardandolo negli occhi mentre lui aspetta che il mio breve discorso di lamentele finisca per mettersi a ridere.

Lo guardo accigliata, cosa si ride.
Quando la smette fa partire l'auto, mantenendo comunque un sorriso divertito che mi infastidisce parecchio.
Non sarà una buona giornata visto che ho saltato la colazione.
Sbuffo, facendomi sentire e alzo il volume della radio nella quale, per fortuna c'è ancora il cd di Ed Sheeran.

Arriviamo al parcheggio della scuola dopo pochi minuti e sono la prima a scendere dalla macchina, sbuffando.
Ho fame.

Lui chiude l'auto una volta sceso e ci incamminiamo verso l'entrata.

"Se ti venissi a prendere tutte le mattine smetteresti di fare ritardo"
Dice lui con uno sguardo divertito e mi appoggia un braccio sulle spalle.

"Se mi venissi a prendere tutte le mattine smetterei di fare colazione.
Ho fame"
Gli rispondo sbuffando di nuovo e mettendomi una mano sullo stomaco, che sta reclamando cibo.

Entriamo dalla porta principale e sto per andare verso il mio armadietto, ma lui mi trattiene per la mano.
"Vieni con me"
Dice solo e senza aspettare una mia risposta cammina verso le scale scendendo al piano inferiore.

Mi lamento un po' fino a quando non varchiamo la soglia del bar della scuola, li io inizio a sorridere e il mio stomaco a fare più rumore.

Andiamo verso il bancone e troviamo la solita Abigail che ci sorride mentre porge il caffè ad un professore che non conosco.

"Ciao Erica e amico di Erica! Ditemi tutto"
Dice sorridente.

"Ciao Abigail, lui è Shawn"
Sorrido alla gentile barista indicando lui con la mano.

"Oh si! Il ragazzo che ti ha offerto la colazione qualche giorno fa! Molto piacere, state insieme ora?"
A quelle parole io arrossisco, diventando dello stesso colore dei tavolini del bar e sposto lo sguardo.
Shawn ride le porge la mano per presentarsi poi prende la mia, avvicinandomi a lui.

"Si."
Risponde poi.

Io arrossisco ancora di più e gonfio le guance d'aria assomigliando a un castoro mentre quei due se la ridono.

"Sono felice per voi, allora cosa vi do?"
Dice Abigail cambiando discorso, finalmente.

"Io prendo solo un caffè machiato"
Dice Shawn, con voce ancora divertita per la mia reazione. Ancora non sa che poi gli staccheró quella lingua.

Smetto di fare la parte della ragazzina alle prese con la prima cotta, che invece è proprio quello che sono e sposto lo sguardo sulla donna un po' invadente.

"Io un cappuccino con tanto caffè e poca schiuma e una brioches mele e noci, grazie Abigail"
Le sorrido, cercando di mascherare l'imbarazzo e una punta di fastidio nei suoi confronti.

La mano di Shawn è ancora intrecciata alla mia, così stavolta è il mio turno a trascinarlo, fino ad un tavolino rotondo.

Mi siedo per prima e evito il suo sguardo, appoggiando il gomito sul piano per fare un sostegno per la testa.

"Ti ha dato fastidio che io abbia detto così?"
Mi chiede lui con voce gentile.
Ancora non l'ho guardato, ma so che sta sorridendo.

"No.. non tu"
Gli dico sbuffando per l'ennesima volta e abbasso lo sguardo.

Lui mi prende la mano sulla quale era appoggiato il mento e la intreccia alla sua sopra il tavolino.
"Era un segreto?"
Mi chiede poi e finalmente lo guardo, notando una leggera delusione nella sua voce.

"No, assolutamente. Solo che non mi piace quando le persone non si fanno gli affari propri e mi mettono in imbarazzo."
Lui sorride in modo alquanto rassicurante, poi arriva Abigail a portarci quello che avevamo ordinato. Solo Shawn le sorride, ringraziandola mentre io mi limito ad un "grazie" quasi sospirato.

"Perché ti ha messo in imbarazzo?"
Mi chiede sempre sorridendo.
A volte mi chiedo come faccia a rimanere così calmo e sempre con quel sorriso in faccia che sarebbe capace di rassicurarmi anche durante la fine del mondo.

Gli sorrido a mia volta evitando di rispondergli, mentre inizio a bere il mio cappuccino dopo aver messo un paio di bustine di zucchero di canna.

Non saprei nemmeno spiegarglielo il perché del mio imbarazzo.
Lei lo ha chiesto in una maniera così diretta da far spavento e la sua risposta è stata talmente secca da non lasciar trasparire neanche un'ombra di dubbio.
Ancora non l'avevo capito neanche io cosa fossimo io e lui, perché non avevo capito nemmeno cosa provassi per Shawn, o forse non lo volevo ammettere a me stessa.

Seven Days ||COMPLETE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora