17

1K 42 11
                                    

Alla fine non mi ha ucciso.

Le ho fatto prima di tutto posare il cucchiaio di legno e ho spiegato a lei e a mio fratello cosa fosse successo .

Mi sono presa lo stesso la ramanzina per non aver chiamato e la mia bella punizione che consiste nella momentanea sospensione della mia vita sociale: casa-scuola e scuola-casa per un periodo di tempo ancora da definire.

Anche se avevo appena fatto colazione, ho comunque mangiato un po' di affettato con del pane intanto che aiutavo mia madre a sparecchiare.

Verso le due riaccompagnamo Astrid a casa sua e ci diamo appuntamento per domani a scuola.
Domani è lunedì.
Odio il lunedì.

Dato la mia poca produttività di sabato pomeriggio decido di portarmi avanti con gli schemi di diritto.

Ovviamente non prima di un buon caffè.

Sono abbastanza brava a scuola, diciamo che l'unico voto in pagella che è sempre stato alquanto scarso è il comportamento (e ginnastica, ma non è questo l'importante).

Innumerevoli volte sono finita dalla preside per essere arrivata in ritardo a lezione oppure per aver risposto male a un professore, soprattutto alla mia amabile insegnante di economia.
Le volte in cui mia madre è stata convocata non le conto neanche più.

Sono tutta concentrata sulle tipologie di contratto quando mi arriva un messaggio.
Mi sono anche dimenticata di caricare il telefono, é all'uno percento.

unknown: Hey ciao, credo che tu abbia dimenticato le tue chiavi a casa mia, te le porto domani a scuola.
Shawn

Come fa ad avere il mio numero questo qua?

Sto per rispondergli quando però il mio telefono muore definitivamente.

Sbuffo, cerco un caricatore ancora sano e lo attacco, ma non si accende subito.
Decido di rimettermi a studiare, gli rispondo dopo.

Dalle tre di pomeriggio fino a quasi le sei l'ho passato sui libri, perciò direi che è ora di smettere, anche perché fra poco c'è la partita.

Lascio tutto così com'è sulla mia scrivania e scendo in salotto dove trovo mia madre guardare un film su Sky cinema.

Mi impegno a vedere cosa sta guardando, ma vedo sfocato.
Devo cambiare gli occhiali, mi sto sempre più accecando.

Alla fine mi arrendo e dopo aver preso il mio pacchetto di m&m's dal cassetto segreto in cucina, mi butto a peso morto sul divano.

"King Arthur? L'abbiamo già visto un milione di volte madre"

"E questa è la milionesima volta più uno. A me piace il film, l'attore e David Beckham"

Fanno vedere proprio in questo momento il bellissimo David e aspetto che finisca la scena per cambiare canale.

Mangio un m&m's blu e porgo il pacchetto anche alla madre mentre ci godiamo la bella vista, poi rubo il telecomando al capo.

"David Beckham faceva il calciatore madre, a proposito sono le sei è il momento di Inter-Lazio"

Metto sul canale 202 ed è già il momento del lancio della monetina.

Madre sbuffa rumorosamente.
"Ma perché devi guardare questa cagata?!"

Non mi giro neanche a guardarla, ha detto una cosa deplorevole, meglio che continuo a mangiare.

Sia chiaro, non tifo Inter.
La mia vita è solo bianconera.

Mamma sbuffa e si avvia verso la cucina probabilmente mormorando parolacce.

Una cosa che mamma si è portata dietro dall'Italia, oltre che la cucina, è stato Sky.
Non potrebbe mai farne a meno e pur essendo in Inghilterra fra di noi parliamo solo italiano e anche la TV è in questa lingua, per questo c'è il campionato italiano.

Il pacchetto Sky calcio è da sempre incluso, prima perché lo guardava il mio cosiddetto padre, poi io, una volta scoperto lo sport, me ne sono innamorata.
Ed è stata una lotta con mia madre per non farmelo togliere.

Il primo tempo finisce, così come il mio pacchetto di m&m's.
Devo smetterla di mangiarli, sono quasi dipendente.

Mi alzo dal divano approfittando dell'intervallo, per andare a buttare il pacchetto finito e fare pipi.

Non faccio in tempo a scendere tutte le scale e già sento che la TV non è sul canale dove avevo lasciato io.

Mi precipito nella stanza e vedo quel cretino di Leo intento a sistemarsi per giocare alla play.

Lo ammazzo.

Guardo l'ora e mi restano ancora più o meno sette minuti prima del secondo tempo.

"Ciccio che stai facendo?"
Chiedo io piazzandomi davanti allo schermo.

"Spostati, non sei invisibile"
Mi dice lui con il joystick in mano.

"No tesoro c'ero prima io, spostati tu, sto guardando la partita"
Incrocio le braccia al petto e picchietto nervosamente il piede sinistro a terra.

Cinque minuti

"Non sta neanche giocando la Juventus!"
Alza il tono della voce.

"Non mi interessa, sto guardando la partita perché mi piace farlo"
Sciolgo le braccia e mi metto le mani sui fianchi.

Quattro minuti.

Lui sbuffa e non si muove di un millimetro.

Tre minuti.

Vedo il telecomando della televisione troppo vicino a lui, mi batterebbe sul tempo se mi lanciassi le prenderlo, così mi giro e cambio l'ingresso dalla play al satellite poi corro verso il telecomando di Sky, che è sul tavolino, appropriandomene e rimettendo sul 202 appena in tempo, poi prendo il telecomando normale e mi ci siedo sopra.

"STAVO GIOCANDO!"
Lancia il joystick sul divano e cerca di alzarmi per riprendersi il telecomando ma lo atterro a pancia in giù, mi siedo sopra di lui e gli blocco un braccio dietro la schiena.

"Ora la smetti e mi lasci in pace a guardare la partita, se vuoi giocare alla play hai un appartamento tutto tuo non lontano da qui dove te ne puoi andare così non rompi più i coglioni a nessuno, e con nessuno intendo me."

"Va bene, va bene mi arrendo, però scendi che pesi"

Scendo dalla sua schiena e mi metto seduta a gambe incrociate al mio posto mentre lui si risistema.

"E rimetti il joystick dove l'hai preso"
Dico io con una voce autoritaria.

Sbuffa, ma alla fine lo fa e quando si risiede si becca pure una sberletta sul coppino.

"Questo perché?"
Mi chiede lui mettendosi la mano destra sul punto della botta.

Io tutta fiera gli sorrido e appoggio il telecomando di fianco a me, certa che non proverà più a riprenderselo, e continuo a guardare la partita fino alla fine, gufando contro l'Inter.

Seven Days ||COMPLETE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora