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Erica's POV

Provo a dormire, ma non riesco e, dal respiro di Shawn sul mio collo, capisco che non sta dormendo nemmeno lui, così mi giro.
"Non riesci a dormire?"
Mi chiede, avvicinando il suo viso al mio fino a toccarci con il naso.
Scuoto la testa e chiudo gli occhi, poi mi nascondo nell'incavo del collo per nascondere un paio di lacrime che non sono riuscita a contenere.

Shawn mi stringe di più a sé con la mano appoggiata sulla mia schiena, mentre l'altra la posa sui miei capelli, accarezzandomi e li, mi sfugge un singhiozzo.
"Non piangere più, ti prego"
Dice lui con voce disperata, come se quello ad avermi fatto del male fosse stato lui.
"Mi dispiace, io sarei dovuto rimanere con te, lo sapevo già appena ho visto quel coglione entrare dalla porta."
Affonda la mano fra i miei capelli e mi lascia un bacio sulla testa.
"Non è colpa tua Shawn, non lo è per niente"

Sospiro e tiro su con il naso un paio di volte, poi mi allontano abbastanza da poterlo vedere in faccia, anche se illuminata solo dalla poca luce che entra dalla finestra.
"Tu me l'avevi detto di stare lontano da lui e io come una cretina di prima categoria ho fatto di testa mia.
Mi sono sentita estremamente responsabile quando quel ragazzo mi ha detto che cosa ti avrebbero fatto"
Sussurro guardando Shawn negli occhi che, per un attimo, si sono riaccesi di rabbia.
"Beh, come vedi non sono io quello messo peggio.
Non mi hanno fatto niente."
Mi dice con voce tranquilla e accennando un sorriso, poi sposta la sua mano dalla mia schiena alla guancia, accerezzandomi con il pollice.
"Che ti hanno detto?"
Mi chiede poi.

Sospiro e chiuso gli occhi di nuovo.
"Hanno detto che ti avrebbero ammazzato di botte e che poi ti avrebbero lasciato sulla strada, intanto che io-"
Mi stringo nella mano la maglia rossa del pigiama che indosso e mi fermo, senza voler andare avanti.
Shawn, invece, sembra impaziente che io continui.
"Intanto che tu..?"
Mi incita ad andare avanti.
"Quel ragazzo che mi teneva mi ha detto che sarebbe stato un piacere andare avanti dopo che Dylan avesse.. finito con me"
Gli dico, tirando via quel peso che mi sono tenuta fino adesso, non riuscendo comunque a sentirmi sollevata in nessun modo.

Non volevo che Shawn lo sapesse, non volevo che nessuno lo sapesse a dire la verità. Non era successo niente di tutto quello, ma mi sentivo comunque sporca e violata al solo pensiero che già sapevo, mi sarebbe tornato in mente per molto tempo.

Shawn non dice una parola. Mi guarda e poi mi stringe di nuovo, fortissimo, tanto forte da farmi sentire al cento per cento al sicuro, tanto forte da farmi sentire a casa.

"Non è successo. Non succederà mai, te lo giuro su qualsiasi cosa, okay?"

Ci addormentiamo così, abbracciati, e giuro di non aver mai dormito così comodamente in vita mia.

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Day Five

Shawn's POV

Apro gli occhi quando tutto nella stanza si fa più chiaro e la prima cosa che mi assicuro di vedere è Erica che dorme affianco a me.
Sorrido mentre la osservo da poco più in alto, felice di vederla con un'espressione serena sul volto dopo quello che è successo ieri sera.

Scuoto leggermente la testa spostando in un angolo il pensiero di quello che mi ha detto lei ieri notte e ripongo di nuovo la mia attenzione sulla ragazza.
Non so cosa cavolo mi stia succedendo: non ho mai provato niente di simile per nessuno, sarebbe troppo presto dire di essere innamorato, ma non saprei descrivere con altre parole quello che sento quando questa ragazza mi sta intorno.

Sorrido leggermente e mi alzo dal letto, nemmeno con troppa delicatezza, tanto so per certo che non si sveglierà almeno fino alle undici, e sono solo le nove.
Prendo una maglietta azzurra a maniche lunghe e me la metto, giusto per avere qualcosa addosso intanto che si scalda la casa visto che mi sono dimenticato di accendere il riscaldamento ieri sera: si stava così bene nel letto con lei.

Prendo in mano il telefono e chiamo il solito bar sotto casa mia ordinando due porzioni di pancake, due caffè macchiati e due muffin al cioccolato che poi andrò a prendere una volta pronti, come faccio quasi tutte le mattine quando non c'è mia madre.

Quando chiudo la chiamata mi accorgo dei messaggi di Cameron:

Amico dove sei?

Shawn, Simo mi ha detto che stavi cercando Erica l'hai trovata?

Shawn non so cosa dire ad Astrid, come ci torniamo a casa?

Okay ho trovato un passaggio, ma puoi dirmi se va tutto bene?

Shawn Mendes hanno trovato Dylan Cornwell con la faccia mezza rotta che cosa cazzo hai combinato?!

Shawn sul serio, rispondimi!

8 Chiamate perse: Cameron Dallas

Cazzo mi sono completamente dimenticato di avvisarlo.
Mi sbatto una mano sulla faccia e sbadiglio, prima di accorgermi di Erica che si è trascinata fino in cucina con addosso la coperta.
Rido un po' guardandola, lei sbadiglia, si stropiccia un occhio con una mano e l'altra la mette a pugno e allunga il braccio, stiracchiandosi:
non posso fare a meno di scattare una foto.

"Hai freddo?"
Le chiedo, sapendo perfettamente che da appena sveglia non parla, infatti m risponde solo annuendo.
"Andiamo su, ti do una mia felpa"
Le dico dopo aver posato il telefono sul tavolo in cucina.

Andiamo al piano di sopra e mentre cerco una felpa non troppo grande sento lei che dietro le mie spalle si libera della coperta e fa un altro sbadiglio.

Alla fine ne trovo una bianca con il cappuccio e gliela passo, lei se la mette subito e quando si è sistemata mi guarda, probabilmente chiedendosi il perché del mio sorriso da ebete.
"Sei bellissima con i miei vestiti addosso"
Le confesso quello che sto pensando e lei arrossisce, spostando lo sguardo.
La prendo per mano e torniamo in cucina proprio mentre il mio telefono squilla avvisandomi che la mia colazione è pronta.
"Aspettami qui, torno fra cinque minuti"
Le dico prima di mettere giacca e scarpe al volo e uscire senza nemmeno aspettare una sua risposta.

Quando torno con il sacchetto in mano la trovo in cucina seduta su una sedia con la testa nascosta fra le braccia, incrociate sul tavolo, e con il cappuccio della felpa alzato.
"Se volevi dormire ancora un po' potevi rimanere a letto eh"
Le dico ridendo e, in risposta, ricevo un'occhiataccia minacciosa che se ne va non appena vede il sacchetto del cibo.

Come prima cosa le porgo il caffè e, dopo un paio di sorsi, riesco a sentire la sua voce.
"Se mi porti questa colazione tutte le volte, rimarrò qui a dormire più spesso"
Mi dice senza nemmeno guardarmi, ma dedicando la sua completa attenzione nel spalmare la Nutella sui pancake.
Rimango un attimo a fissarla mentre si concentra e tira fuori la lingua, e mentre lei mangia ed è distratta ne approfitto per mettere la foto che le ho fatto prima come sfondo del telefono, senza riuscire a nascondere una risatina.
"Che ti ridi Mendes?"
Mi chiede lei, indicandomi con il pancake mezzo mangiato e la bocca sporca.
"Niente.."
Le rispondo, bloccando il telefono e iniziando a ridere di gusto per la sua faccia.

Si, mi sa proprio che sono innamorato

Seven Days ||COMPLETE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora