42

791 38 0
                                    

Fino al suono della campanella che segna la fine della terza ora io e le mie due amiche rimaniamo nella zona delle macchinette. Io seduta sul davanzale della finestra, Amy vicino a me e Charlie in piedi con la spalla appoggiata al distributore delle merendine.

Alle undici in punto sentiamo il trillo fastidioso e, ridendo per un'acida battuta che avevo appena fatto sull'insegnante di economia, ci dirigiamo verso il mio armadietto.

Mentre metto via i libri delle lezioni precedenti ripongo nello zaino il libro di matematica, che devo portare a casa per fare degli esercizi, e prendo i due libri di spagnolo: lezione che avrò fra poco.

Le mie amiche parlano mentre io penso a Shawn e quello che mi ha detto ieri sera e non so se sia stupido, ma mi viene da sorridere.
È sicuramente geloso e si preoccupa, gli importa di me e non è roba da poco.

Quando ho finito mi giro verso le altre e presto a loro la mia totale, o quasi, attenzione, iniziando a parlare.
"Andiamo Andre?"
Chiedo alla mia amica sorridendo.
Lei mi guarda storto.
"Erica, tesoro, non dirmi che ora che sei fidanzata sei diventata pure sorda"
Mi risponde lei ridendo.

La guardo stranita e piego la testa di lato esponendo la mia perplessità.
"É?" Dico emettendo più un verso che una parola.
"Esco adesso io, mia nonna é venuta a trovarci dalla Spagna ma sta solo un paio di giorni, oggi ha cucinato lei e quindi ne approfitto."
Mi sorride Andrea.

Ah.

Non dico niente alle mie amiche per evitare spiacevoli domande e inutili preoccupazioni. Sono da sola, ma non fa niente, ho sempre detto che me la so cavare benissimo da sola e adesso è il momento di cercare di non mettersi nei casini.

Saluto velocemente tutte e, con il telefono in mano, cammino verso l'aula di spagnolo.
Tengo aperta la chat con Shawn ma aspetto a scrivergli, quando inizierà la lezione e sarà seduto nel suo banco senza potersi muovere glielo dirò.

Entro nella classe e per mia fortuna l'insegnante ancora non c'è.
Mi guardo intorno e per il momento non ci sono ancora banchi definitivamente occupati, così ne scelgo uno a caso vicino alla finestra e mi ci siedo, mettendo lo zaino sulla sedia affianco alla mia.
Per passare il tempo, visto che sono da sola, apro instagram e metto un paio di like a dei post divertenti e a una foto di Nick Jonas.

Pochi minuti dopo la Herrera entra e comincia a urlare in spagnolo spiegando il perché del suo ritardo, o almeno credo, a neanche metà del discorso avevo già smesso di ascoltare.
Tutti i posti sono occupati e io sono rimasta sola, grazie al cielo. Dylan nemmeno si vede, forse è rimasto a casa, speriamo.

Chiaramente mentre stavo iniziando a credere che una gioia nella mia vita potesse capitare, l'odioso ragazzo entra dalla porta scusandosi superficialmente con la donna, che ora sta gridando ancora più forte, del suo ritardo.

Dylan si avvicina al mio banco, ma io non sposto lo zaino. So che questo è l'unico posto rimasto e che sicuramente si siederà qui, ma la speranza è l'ultima a morire, no?

Alla fine lui, ancora in piedi, mi guarda storto e la Herrera lo riprende.
"Puede sentarse ahora señor Cornwell?"

"Lo farei, ma se lei non sposta lo zaino é un po' difficile."
Le risponde Dylan con un tono fastidioso.

Sbuffo e metto la cartella per terra vicino alla mia sedia e, prima che potesse sedersi, spingo velocemente lontano dal mio banco il suo.
Dato il casino che ho fatto la professoressa, già incazzata nera, si rimette a urlare qualcosa in spagnolo, mentre il mio vicino di banco si siede, non provando nemmeno a riavvicinarsi.

Quando la lezione sembra riprendere una piega tranquilla, decido finalmente di scivere a Shawn.

Io: Sono a spagnolo e va tutto bene prezzemolo😇

Non faccio in tempo a posare il telefono sul banco che ricevo la sua risposta.

ShawnPrezzemolo🌱: Okay, ti prego dimmi che siete seduti lontanissimi.

Mi mordo il labbro inferiore e mentre penso a come scriverlo in modo delicato completo un esercizio di verbi.

Io: Non esattamente..
Andrea é uscita prima e sono rimasta da sola a lezione e quando lui è arrivato l'unico banco libero era quello vicino al mio.

Blocco il telefono e lo appoggio quando Dylan mi batte un dito sul braccio.
Mi giro verso di lui giá con le sopracciglia corrucciate, così da fargli capire subito che deve smetterla.
Ritrae la sua mano e dopo un paio di secondi di silenzio durante i quali io lo guardo malissimo mi chiede un aiuto.

"Potresti aiutarmi in una frase?"
Mi chiede con parole quasi gentili, ma sempre con quel tono arrogante e la faccia da schiaffi.

Io continuo a guardarlo male.
"No."
Rispondo, lo sento sbuffare e ridere, poi finisco il mio esercizio e riprendo il telefono.

ShawnPrezzemolo🌱: E allora non va tutto bene!

ShawnPrezzemolo🌱: Non puoi spostarti?

ShawnPrezzemolo🌱: Anzi esci proprio dalla classe

ShawnPrezzemolo🌱: Perché non mi rispondi?

ShawnPrezzemolo🌱: Se non mi rispondi subito mi presento li, te lo dico!

ShawnPrezzemolo🌱: No, sul serio, almeno dimmi che non ti sta dando fastidio, perché se non è così, è la volta buona che gliene do tante che se le ricorda.

Io: Non ti agitare, va tutto bene ti ho detto. Non posso spostarmi e non esco dalla classe e non mi sta dando fastidio.
Stai sereno, lo sai che me la cavo bene da sola💁

Scrivo la risposta velocemente e poi riprendo a fare gli altri esercizi, fino a quando non mi sento chiamare di nuovo.
Sposto con cattiveria il suo dito dal mio braccio e stavolta non mi giro neanche a guardarlo.

"Fammi copiare una cosa!"
Sussurra lui prendendo l'angolo del mio libro e cercando di tirarlo verso di sé. Strattono il libro, riprendendomelo.

"Arrangiati, idiota."
Rispondo, continuando a non guardarlo.

"Come vuoi!"
Dice lui alla fine, arrendendosi finalmente.

Subito dopo guardo lo schermo del mio telefono che si è illuminato a causa di un messaggio di Shawn:

ShawnPrezzemolo🌱: Ti aspetto fuori dalla classe, per sicurezza❤

Sorrido, forse troppo.

Dylan non mi rivolge la parola e nemmeno uno sguardo fino al termine della lezione, grazie al cielo, e appena suona la campanella metto via tutto il più velocemente possibile, cosa che mi riesce male, visto che faccio cadere tutta la roba del mio astuccio per terra.

"Fanculo.."
Sospiro, poi mi abbasso per terra a raccogliere le mie cose.
Dylan lo stronzo, che ancora se ne stava li a mettere via i suoi libri, se la ride, ma io non spreco neanche le calorie per alzare lo sguardo.

Una volta finito esco dalla classe, trovandomi un bellissimo Shawn Mendes appoggiato con la schiena al muro parallelo alla porta e con il telefono in mano.

Mi fermo un attimo sull'uscio, prendendomi un secondo per farmi notare.
"Finalmente, ti stavo scrivendo!"
Mi dice, sventolando il telefono per aria.

Comincio a camminare verso di lui che prima mi guarda sorridente, ma un attimo dopo cambia totalmente espressione, guardando dietro di me, arrabbiatissimo.

Seven Days ||COMPLETE||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora