CAPITOLO 4: UNA RIVELAZIONE INASPETTATA

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-Come mai mi hai portato qui?- chiese Malcom, visto che Nancy non sembrava volesse parlare. -So che anche tu hai percepito quella presenza giù al parco, non negarlo-. Malcom credeva si fosse trattato di un'illusione, di una sensazione dovuta alla poca fiducia che aveva nei confronti di Nancy e per il fatto che non si sentisse a suo agio. -Mi sembrava quasi che due occhi mi controllassero da sopra un albero. Forse era soltanto un gufo o un altro animale notturno..- aggiunse, non riuscendo a nasconderle nulla. -Infatti è proprio quello che mi preoccupa: la luna era piena-. Malcom non riusciva a comprendere quel nesso che c'era fra la luna piena e gli animali notturni, finché non ricordò le storie che giravano su strane creature che la notte di luna piena prendevano sembianze di lupi e andavano in giro per divorare chi capitava a tiro. -Esattamente a questo mi riferisco- disse Nancy annuendo col capo -Per quanto possa risultare ridicolo- aggiunse, riuscendosi a mettere nei suoi panni. -Tu sei completamente pazza: scommetto che credo nei lupi mannari e guardando meglio, forse anche nei vampiri. Per questo hai tutto quest'aglio e le croci sulle porte!. E forse credevi che ci fosse qualcosa di soprannaturale in ciò che ti ho raccontato l'ultima volta!- esclamò Malcom, arrivando a comprendere sempre più lati della vicenda. Nancy gli si avvicinò e con un gesto della mano gli chiese di sedersi. Malcom avrebbe desiderato fare diversamente, ma sembrava che una forza invisibile lo costringesse a restare lì, per ascoltare ciò che quella ragazza aveva da dirgli: lui si aspettava che lei avrebbe fatto di tutto per giustificarsi, per sovrapporre la sua ragione, anche con la forza se necessario, ma lei si rivolse con estrema dolcezza nei suoi confronti -Sì. Non posso e non voglio nascondere che ero convinta che ci fosse qualcosa di particolare ed ora ti dirò la mia opinione: un fantasma, che si è legato a te. Non so per quale ragione e non so quanto è forte il suo legame, ma credo che sia questa la ragione di quelle visioni-. Malcom restò con la bocca aperta e dopo un po' riuscì a balbettare solamente -Ma...chi diavolo sei?-. Nancy attese un momento prima di rivelargli la sua storia -Io sono la discendente di una grande famiglia di streghe. Secondo loro io sono l'eletta, che porrà fine all'esistenza di queste creature infernali. Per questo mi hanno addestrato per combattere sia lupi mannari che vampiri fin da piccola e per farmi sopravvivere mi hanno insegnato dei trucchi per far dormire le persone, così ho potuto lavorare per lo psicologo:io curavo i pazienti facendoli dormire serenamente e lui diventava famoso. Quando ti ho visto, ho capito subito che con te era diverso, non eri tormentato dalla coscienza, ma da qualcosa di più vivido e quando sei venuto da me ne ho avuto conferma. Io non sono molto pratica di questi argomenti, ma durante questa settimana, mi sono procurata tutto il materiale per poter risolvere il tuo problema-. Malcom la guardava sbalordito: da un lato era lusingato, perché gli stava raccontando dei segreti che non si racconterebbero al primo che si incontra, ma era al contempo spaventato, perché percepiva stranamente che fosse tutto vero. -Quindi tu sei una strega?- le chiese dopo essere riuscito ad accettare ciò che aveva appena detto. -In realtà io non sono semplicemente una strega: con me c'è anche la forza di un paio di defunti, che si sono uniti a me. Inoltre grazie ad un'antica magia io non morirò e resterò così per sempre-. Malcom aveva veramente avuto uno shock, ma ancora di più si rendeva conto che questo li separava in una maniera incredibile: lui avrebbe vissuto, forse l'avrebbe sposata, sarebbe invecchiato mentre lei restava giovane e poi sarebbe morto e non l'avrebbe riavuta nell'aldilà. -So che per te è difficile da accettare, ma ora credimi, abbiamo altro a cui pensare- disse lei, riportandolo per un momento alla realtà. -Cosa credi che fosse?- le chiese e lei comprese subito che si riferiva a ciò che li aveva spaventati al parco. -Con la luna piena credo che sia più facile si trattasse di un lupo mannaro, anche se spesso la risposta giusta non è quella più ovvia. Potrebbe trattarsi anche di un vampiro: per un pipistrello sarebbe facile ritrovarsi su di un albero-. Malcom si ricompose e non riusciva a comprendere come facesse quella ragazza ad essere così tranquilla, quando c'erano buone ragioni per temere per la propria vita. -Ho visto quanto ami stare al contatto con la natura ed anche il tuo amore per la luna piena. Ma se sai che in notti come questa si scatenano quelle belve, come fai ad esserne affascinata?- chiese Malcom, che sembrava volesse scoprire in una sola volta tutto ciò che riguardava Nancy. -Vedi, noi streghe non siamo persone che amano la distruzione:noi siamo qui per proteggere la vita, la bellezza del creato. Se io vedessi un fiore appassito, userei la mia magia per farlo rifiorire e se trovo qualche malato e posso curarlo, io lo faccio. I lupi mannari e i vampiri non hanno anima e distruggono la vita, quindi come potrei non essere contro di loro? Per quanto riguarda la luna piena, non è solo maggiore forza per il lupo mannaro, ma anche per me è un apporto maggiore di potere, come se la luna trasmettesse altro amore e questo mi fa più forte-. Nancy sembrò un attimo perdersi con quei suoi splendidi occhi sulla luna ed alla fine gli disse -Comunque se vuoi restare qui, di là c'è un letto in più. Se vuoi tornare a casa di James, non sarò io a fermarti-. Malcom ci aveva riflettuto e scelse di restare lì con lei: se si fosse verificata quell'apparizione così strana, magari lei avrebbe potuto aiutarlo o ancora meglio avrebbero potuto già cercare delle risposte. Alexander cercava intanto di darsi una spiegazione a ciò che stava succedendo, ma per quanto si sforzasse non ci riusciva. -Figliolo, io ti devo parlare- disse rivolgendosi a James, ormai incapace di sopportare tutta quell'incertezza. -James tu cosa pensi di Malcom? Voglio dire, tu hai sentito degli strani rumori quando dormiva? Hai sentito le parole di quella Nancy da cui siete andati? Che opinione hai?-. James non sapeva cosa rispondere perché anche per lui aveva un comportamento sospetto, ma aveva paura che rivelarlo a suo padre volesse equivalere a mandarlo via di casa. -Io credo solo che per lui sia stato uno stress: abituarsi ad un nuovo stile di vita, dover lavorare per sopravvivere, non è proprio semplice. Ultimamente però non è avvenuto nulla di anormale, quindi penso si stia adattando-. Alexander comprendeva ciò che voleva dire: anche per lui fu difficile iniziare a mettersi in affari e forse per Malcom, quel comportamento era un modo di far fronte a questa difficoltà. -Scusa Nancy- disse Malcom, portando la mano destra dietro la nuca ed incominciando a grattarla delicatamente, quasi cercasse una valvola di sfogo per la sua ansia. -Non potremmo fare già ora qualcosa per potermi mettere in contatto con questo spirito?-. Nancy sembrò restia nel suggerire ciò che poteva rappresentare una soluzione. -Sì, si potrebbe tentare una seduta, ma non è detto che funzioni-. Malcom ci rifletté un istante, dopodiché accettò. Sì sedettero entrambi vicino ad un tavolo rotondo e si prepararono per l'invocazione

LICANTROPO IGNARODove le storie prendono vita. Scoprilo ora