CAPITOLO 25: Una piccola vittoria

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-Sono ai vostri ordini- si trovò a ripetere quel vampiro, prostrato dinanzi a Nancy. -Ora voglio che tu sia sincero con me. Perché state seguendo Malcom? Qual è il vostro scopo? Cosa sai dell'alleanza fra vampiri, lupi mannari e fantasmi?-. Il ragazzo cercava di cucirsi la bocca, perché riusciva a percepire che non sarebbe stato capace di mentire, ma Nancy insistette nuovamente e lui dovette parlare: -Malcom è una pedina per un nostro piano, che prevede l'uguaglianza nel mondo, ma a noi non è stato spiegato a cosa serva. I vampiri ed i lupi mannari si sono stancati di essere soppressi dalle streghe, che si sentono in dovere di uccidere chi di noi agisce secondo la sua natura di predatore. Vogliamo evocare il potere supremo, che secondo gli antichi avrebbe ridonato uguaglianza: niente più lotte, niente più fazioni, solo tante persone felici-. La sua spiegazione sembrava veritiera, ma nelle sue stesse parole non tornava qualcosa: si rendeva conto che stava parlando di persone per l'appunto e non di esseri sovrannaturali? Non era invece il piano di qualcuno per ottenere il potere assoluto e comandare su tutti senza nessuno che poteva contrastarlo?. Quando Nancy espresse questi suoi dubbi al vampiro, notò una cosa strana: sulla sua fronte si era formato un segno particolare e lui rispondeva, ma quasi come se si trattasse di un'automa -Un mondo uguale è l'obiettivo da perseguire, si debbano perdere i poteri o meno, ci si sacrifichi o no, questo deve essere il fine ultimo di tutte le battaglie-. Le due streghe anziane compresero di cosa si trattava: era stato fatto loro il lavaggio del cervello e non riuscivano a ragionare se non per portare a questo fine. -La cosa è più grave di quanto si pensi: per fare un incantesimo del genere occorre avere un potere oltremisura, perché non si tratta soltanto di una sottomissione temporanea o una sottomissione applicata sotto l'influsso di un artefatto comunque tanto potente. Qui ci vuole un potere che è antico, nato e rafforzatosi nei secoli, anche se non so cosa possa essere: forse si tratta di un guardiano-. Nancy aveva visto un guardiano una volta, quando aveva 11 anni. -I guardiani sono dei protettori dell'equilibrio naturale: sono eterni, ma si risvegliano ogni 10 anni e soltanto per un anno, dopodiché ricadono nel loro sonno. Lo scopo principale è quello di mantenere l'equilibrio e questo potrebbe realizzarsi con l'uguaglianza di tutti- proseguì Ava, mentre Kate guardava alla faccenda anche da un altro punto di vista -Oppure è stata una forza malefica ben più potente a mettere nelle loro menti quest'idea, solo per arrivare al potere-. Nancy non sapeva quale fosse stata la teoria giusta, ma una cosa era certa: sia vampiri che lupi mannari erano degli esseri malefici a modo loro e se avevano un piano, non poteva portare a niente di buono. -Allora tu devi fare questo per me: devi scoprire quali piani ci sono per Malcom, dove si riuniscono adesso, quali artefatti hanno già e di quali sono in cerca e tutto ciò che scopri, anche particolari che potrebbero sembrare insignificanti- disse Nancy rivolgendosi a quel vampiro, di cui aveva scoperto si chiamava Max. -Ora vai e per quanto riguarda questa sera parla soltanto del fatto che hai presieduto all'incontro fra Malcom e quel cliente, che era protetto da una specie di incantesimo troppo forte per qualsiasi vampiro e ciò che sei riuscito a fare è stato di scoprire che la responsabile è stata Nancy e che vive a casa sua senza avergli detto la verità-. Max fu costretto dalla collana della sottomissione a fare ciò che le aveva ordinato. -Credo davvero che questa collana sia un portento- disse Nancy dopo che Max fu lontano, ma Kate ed Ava, forse un po' invidiose, le risposero -Non è molto speciale: anche noi potremmo assoggettare altre persone  ed inclusi esseri sovrannaturali, senza l'utilizzo di nessun tipo di artefatto e su più vasta gamba-. Nancy fece un sorriso, dopodiché disse -Beh è vero che lo si potrebbe fare, ma gli esseri sovrannaturali potrebbero trovare la forza di ribellarsi e nel caso dei vampiri, sarebbe una spada a doppio taglio, giacché potrebbero penetrare nella nostra mente. Non possiamo dire che non sia una bella fortuna averlo-. La trattativa per Malcom e James era andata molto bene ed erano sicuri che il giorno successivo a lavoro sarebbe stato veramente speciale. Le loro aspettative non furono deluse: non appena entrarono in ufficio, furono chiamati dal capo, che si ritrovò a fargli tanti complimenti: -Vi siete comportati egregiamente e siete stati capaci di fare più di quanto l'azienda si sarebbe aspettata. Questo è proprio il momento ideale per potervi parlare di un nostro progetto: dobbiamo mandare due uomini capaci per ampliare i nostri affari, ma fino ad ora eravamo indecisi su chi mandare. Se doveste accettare, sappiate che il tempo che starete via sarà di almeno un paio di mesi, ma potrebbe essere anche di più. Ve la sentite?-. Malcom fu così felice di aver raggiunto quel risultato, ma prima avrebbe voluto consultarsi con Nancy, mentre James era pronto per affrontare questa esperienza: dopotutto si trattava del suo futuro. Nancy intanto aveva scoperto che la sua idea era giusta: Max era tornato dai suoi simili ed aveva riferito loro ciò che Nancy gli aveva ordinato di dire. Le reazioni, così come le aveva riportato, erano state quelle sperate: il vampiro non era stato ucciso in quanto aveva portato a termine il suo compito ed in più era stata capace di scoprire che lui era importante, dato che era stato loro rivelato che era l'ingrediente principale per questo incantesimo: bisognava tuttavia portarlo lì vivo e si sarebbe dovuto prendere soltanto in una precisa data, che per il momento era lontana. Gli adepti avrebbero saputo tutto con precisione soltanto all'ultimo momento. Nancy fu alquanto rassicurata da ciò, ma bisognava ugualmente che lui cambiasse per un po'città. Quella notizia della promozione non poteva giungere in un momento migliore. -Se tu però non vuoi, io resterò al tuo fianco-. Nancy finse di essere dispiaciuta di doversi separare per un po', ma anche che per lui era importante accettare quella promozione. -Però, prima che tu vada, io voglio divertirmi con te, fare una ricarica, capisci?-. Malcolm fu ben lieto di accontentarla, dopodiché prese una valigia e la preparò. La cosa più importante per il viaggio non era tanto ciò che avrebbe messo in valigia, bensì la magia che Nancy avrebbe utilizzato per occultarlo.  James, pieno di entusiasmo, raccontò a suo padre Alexander ciò che stava per fare. -Sono fiero di te: hai superato persino il tuo vecchio e guardato un po', ora vai in giro per il mondo come un vero uomo d'affari-. James fece un sorriso, ma poi ci tenne a specificare -Credo che il merito maggiore vada a Malcom:  se non fosse stato per lui non credo che mi avrebbero fatto questa proposta-. Alexander aveva capito il vero valore di quel ragazzo sin dal primo momento, ma sapeva anche che suo figlio non era da meno, così lo abbracciò, dopodiché gli disse -Anche tu non sei da meno-. Così quella sera si salutarono, già ansiosi del loro ritrovamento.

LICANTROPO IGNARODove le storie prendono vita. Scoprilo ora