13 settembre 2017
Kate preparò il caffè e trovò la giusta medicina per fargli passare la sbronza. Sperava che Malcom non pensasse più a quella storia e che pensandoci non pensasse che potesse esistere veramente quella creatura. Malcom invece non faceva altro che riflettere su quanto fosse accaduto e dubitava che la donna lo avesse potuto portare lì da sola, senza l'aiuto di nessuno e seppur fosse stato così, visto il suo peso, avrebbe dovuto lasciare una scia dietro di sé e i suoi pantaloni dovevano essere almeno sporchi di fango, dato che aveva piovuto. Stranamente non c'era niente del genere ed iniziò a sospettare che quella donna stesse nascondendo qualcosa. -Come mi ha trovato? Se non ricordo male ero nel mezzo del bosco. Inoltre mi ha portato qui da sola?-. Kate lo osservò, cercando di capire cosa stesse cercando di fare: quale era lo scopo delle sue domande? Erano fatte ingenuamente o voleva cercare di scoprire qualcosa di segreto? Alla fine gli disse nella maniera più convincente possibile -In realtà ero con un uomo che non volevo far conoscere ai miei figli e così abbiamo iniziato a fare una passeggiata nel bosco, lontano da sguardi indiscreti. Poi abbiamo sentito uno strano rumore, come qualcosa che cadeva e così abbiamo deciso di avvicinarci seppur con cautela. Così ti abbiamo trovato lì, steso a terra. Abbiamo presunto che qualcuno ti abbia attaccato e sia scappato. Visto che eri frastornato, abbiamo deciso di portarti qui. Poi questa mattina sono andati tutti via prima che tu ti risvegliassi. Ora se non ti spiace vorrei sapere io cosa ci facevi di notte in quel bosco-. Malcom ritenne fosse più che giusto rivelarle la verità, dato che lei aveva avuto tutte quelle premure nei suoi confronti. -Io ero andato ad una festa e sulla strada del ritorno la mia auto si è fermata. Ho deciso di oltrepassare il bosco per arrivare prima a casa, anche perché quella strada che avrei dovuto attraversare mi incuteva una certa paura. Ho percorso un certo tratto e sono stato assalito, forse da un lupo-. Kate cercava di concentrarsi su ciò che gli raccontava e cercava le parole giuste per evitare che lui potesse scoprire la verità. Kate lo accudì per metà giornata e all'ora di pranzo gli offrì da mangiare, dopodiché Malcom si allontanò per raggiungere il luogo dove era avvenuta quella strana vicenda. Ritrovò la sua auto e nonostante si fossero schiarite le idee non riusciva a comprendere il motivo per cui la macchina si fosse fermata: la benzina c'era e non si era rotto nulla. Provò ad avviarla e l'auto funzionò molto bene. Percorse il tratto di strada che lo separava da casa sua e ripose l'auto in garage. Poi giunse sul luogo dell'incontro con quella creatura, con la speranza di trovare degli indizi su ciò che potesse essere successo. Riuscì a ritrovare il punto esatto in cui aveva sentito il suo fiato caldo sul collo e ritrovò una piccola ciocca di peli, nel punto esatto in cui si sarebbe trovata la creatura. Li prese come prova e ne fu da subito impressionato, perché poteva corrispondere esattamente con il pelo di un lupo, ma era anche lungo per esserlo. Cercò di seguire le tracce, che sembravano effettivamente quelle di un lupo, ma la cosa strana erano gli intervalli fra un' impronta e l'altra, quasi come se camminasse su due zampe piuttosto che su quattro. Un'altra cosa strana fu quella riguardante le impronte della persona che le si era gettata contro: nonostante ci fosse il fango, non c'erano impronte, se non in un punto, cioè quello in cui la creatura aveva contrattaccato. Ciò che invece non vedeva erano le impronte di Jessica e del suo uomo. Se veramente le cose fossero andate come lei aveva detto, dove erano le impronte? Seppur la notte avesse dovuto cancellarle, allora perché le sue erano ancora nitide? Comprese che c'era qualcosa di molto strano ed indagando ancor di più, notò che lì c'era del sangue, con una consistenza alquanto insolita. Raccolse anche quella prova e si consultò con un noto cliente che si occupava di indagini e del ritrovamento di persone, attraverso dei macchinari sofisticati che permettevano di identificare il DNA del sangue e a chi apparteneva, così come faceva con i capelli. -So che non è tua abitudine utilizzare queste macchine per sciocchezze, ma ti posso assicurare che mi serve avere delle informazioni per risolvere un problema intricato- disse Malcom non appena il suo cliente aveva accettato. -Non mi devi delle spiegazioni, per te questo ed altro. Ora dammi-. Malcom diede ciò che possedeva al suo amico e attese con grande ansia i risultati. Una volta terminata l'analisi, gli furono dati i risultati ed il suo amico disse -Lo sai che questo strano ciuffo di peli sono molto simili ai tuoi? Solitamente con questi presupposti si sarebbe spinti a credere che si tratti di un familiare, così anche per il sangue. Comunque eccoti i risultati e se vuoi, lo sai che questo è il mio mestiere, quindi ti aiuterò a ritrovarli-. Malcom ci rifletté e pensò che fosse la cosa più opportuna: da solo non ci sarebbe riuscito. I due si misero alla ricerca di quei due individui e trovarono la casa in cui con ogni probabilità vivevano. -Se vuoi che me ne vada dimmelo, così come se anche dovessi desiderare di restare in compagnia-. Mancava ancora poco al calar del sole e Malcom gli rispose -Ti ringrazio per l'aiuto che mi hai dato finora e credo sia meglio che vada da solo-. Il suo amico lo salutò e si allontanò con la sua auto. Dopo aver bussato restò deluso dal vedere che non c'era nessuno pronto ad aprire. Decise di restare un po' lì, sperando che sopraggiungesse qualcuno, perché ci teneva troppo a scoprire cosa fosse successo. Ormai il sole era scomparso del tutto e la porta fu aperta da un uomo, affascinante nonostante fosse un uomo di mezza età. -Buona sera. Mi scusi, vorrei.. beh, ecco.... io sto facendo un sondaggio. Lei in vita sua ha mai visto qualche strana creatura che sembra provenire dal mondo dell'orrore?-. L'uomo sembrò impassibile e rispose -No. Abbiamo terminato la nostra conversazione? Perché io ho molto lavoro da fare-. Malcom ne fu sorpreso e quindi chiese -A quest'ora di notte? E che lavoro fa?-. Quell'uomo rispose con molto garbo -Io sono uno scrittore ed è durante la notte che trovo maggiore ispirazione. Poi se mi va bene, vado anche a caccia. Ma lei invece perché viene a quest'ora per fare un banale sondaggio?-. Malcom decise di andare subito al dunque -Lei ha cacciato qualche bestia piuttosto aggressiva la scorsa notte ed io ho trovato del sangue nel mio giardino. Preoccupato ho chiesto di fare delle indagini, perché vivo in una zona piuttosto isolata ed il sangue mi ha condotto a lei. Mi vuole spiegare cosa l'ha spinta fino a casa mia?-. Quell'uomo aveva ora assunto un'aria leggermente sospirante, dopodiché invitò Malcom ad entrare. Sembrava dovesse dirgli qualcosa di importante. Una volta che entrambi si furono seduti, lui iniziò a spiegare -Io ho sentito di una creatura piuttosto spaventosa che si aggirava da queste parti, in particolar modo nei boschi vicino casa sua. Volevo catturarla per ottenere fama e le assicuro che c'è mancato poco, veramente poco. Si immagini ora come mi sento, incapace di catturare persino una bestia a portata di tiro-. Malcom sentì la sua delusione e disse -Mi spiace per lei. Dove è stato ferito? Sai magari potrei capire che bestia era-. -No, io non sono stato ferito da quella bestia. Se ha trovato del sangue è stato solo perché sono caduto a terra e devo essermi graffiato- si affrettò a spiegare quell'uomo, anche se con le sue movenze faceva trasparire il suo nervosismo. Lo invitò a bere qualcosa e quando passò dinanzi ad uno specchio nel corridoio, Malcom notò che la sua immagina non venne riflessa. Pensò allora che si trattasse di uno specchio finto, così provò a vedere se la sua impressione era giusta, ma stranamente lui venne riflesso dallo specchio. Ritornò a sedersi e fece molta attenzione ad assicurarsi che la figura dell'uomo non venisse riflessa e restò strabiliato nello scoprire che era così. Decise di restare per scoprire qualcosa in più, ma non poteva immaginare ciò che avrebbe scoperto.
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LICANTROPO IGNARO
ParanormalMalcom esce dall'orfanotrofio e viene accolto in casa da un amico James e suo padre Alexander. Insieme ad una ragazza, Nancy, vivrà delle avventure surreali, fin quando non scoprirà la verità: lui è un licantropo. Dopo questa scoperta che lo sconvol...