CAPITOLO 22: LA FESTA HA INIZIO

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-Ciao. Ti volevo chiedere, cosa ne pensi se organizziamo una magnifica festa per il nostro fidanzamento questa sera? Tu potresti invitare anche tua zia, così avrei l'occasione di conoscerla. Ti dico solo che tuo cugino ha detto di no- aveva praticamente gridato entusiasta dall'altro capo del telefono Malcom, prendendo alla sprovvista Nancy, che all'inizio avrebbe solamente voluto gridargli di no, ma cercò di assumere un tono più mansueto. -Beh, io credo che sia prematuro; forse dovremmo aspettare-. Non ci fu bisogno di una magia per comprendere la delusione di Malcom, così ci rifletté un istante, dopodiché disse -Anzi, sai cosa? Come hai detto tu stesso, una cosa bella deve essere sbandierata ai quattro venti, quindi sì. Però sarà meglio ordinare la cena, perché non credo che avrò tempo per cucinare-. Kate ed Ava la guardavano per capire se stesse facendo sul serio, ma compresero che sì, non era una bugia. In fondo era anche comprensibile: già una volta aveva dovuto rinunciare alla sua felicità, per combattere il male. -Allora ci vediamo stasera. Grazie amore per tutto ciò che fai. Grazie- si limitò a ripetere Malcom, mandando ripetutamente dei baci. -Io sono convinta che i vampiri siano tornati alla normalità, ma non possiamo permetterci che dicano agli altri ciò che noi sappiamo. Quindi resettiamogli la memoria, circa gli ultimi avvenimenti e poi potremmo liberarli-. Ava si mostrò perplessa ed espose il suo dubbio -Se qualcuno chiederà loro cosa è successo, dovrebbero dare una spiegazione plausibile, in modo che non si insospettiscano, una cosa di cui loro stessi dovranno convincersi, perché se dovessero leggergli nella mente potrebbero capire il nostro inganno-. Kate non poté fare a meno che darle ragione e iniziò a pensare alle varie possibilità che questa situazione poteva offrire ed infine Nancy sbottò -Potremmo anche volgere la situazione a nostro favore: se li facessimo convincere di essere stati battuti da me e da Malcom, potremmo avere un vantaggio nello scoprire le loro prossime mosse, grazie al nostro caro lupetto. Bisogna convincerli che noi non abbiamo scoperto nulla, proprio per la paura che loro potessero allo stesso tempo scoprire dei segreti che noi dobbiamo custodire. Potremmo fargli credere di essere in possesso di un libro tanto potente da poterli distruggere tutti, così potrebbero agire ingenuamente in preda alla disperazione e noi li potremmo contrattaccare-. Kate non riteneva che fosse una mossa sbagliata, ma forse bisognava pensare meglio a ciò che si sarebbe dovuto fare, anche perché un calcolo sbagliato, rischiava di rovinare un piano ben congegnato. -Sappiamo che sei stanca, quindi ora vai a casa tua, prepara la tua festa alla quale ci saremo anche noi. Saremo noi a fare l'incantesimo su questi vampiri- disse Ava, avvicinandosi a quei corpi che tanto la ripugnavano. -No, prima voglio sapere cosa gli farete ricordare. Ancora meglio accordiamoci adesso, perché poi tutte dovremmo agire secondo la scelta che prendiamo- propose Nancy. -Allora, faremo ricordare loro fino al momento in cui vi hanno incontrato nel locale, dopo l'annuncio. Poi inseriremo in loro il ricordo un po' modificato della lotta, cioè che lo hai trascinato nel bagno e ti sei data delle aree perché lui non era niente per te, vale meno di un moscerino, perché ora avevi il libro, senza mai accennare al nome, ma facendo capire che era un libro abbastanza potente da essere al di sopra di tutto e tutti. Così li hai lasciati svenuti e una persona ha avuto la benevolenza di raccoglierli e curarli-. Nancy non se la sentiva di lasciare che quegli esseri pensassero una cosa simile, anche perché tutti le avrebbero dato la caccia e questo era da evitare. -Sono d'accordo sulla rissa, ma secondo me è meglio farli restare all'oscuro del nostro "interrogatorio": se non sapranno che noi siamo a conoscenza di questi segreti, sarà più facile per noi agire. Quindi noi ne abbiamo catturato uno, ma loro ci hanno colto alla sprovvista con il loro super potere e mi hanno lasciata al suolo. La lotta è durata fino a poco prima dell'alba e per loro la cosa più logica da fare era di cercare una casa in cui ripararsi per la notte. Ne hanno trovato una, hanno imposto alla proprietaria di non parlare a nessuno della loro presenza e di nasconderli in cantina, assicurandosi che nessuno li potesse disturbare-. Il ragionamento di Nancy filava e Kate approvò la sua idea. -Dai Ava facciamo questo incantesimo e ricostruiamo la verità così come l'ha proposta Nancy. Poi potremmo sottometterli alla nostra volontà: Nancy, tu non immagini cosa rappresenta il regalo del tuo ragazzo. Proprio questa collana è un amuleto magico, di cui sono rari trovare: l'amuleto della sottomissione. Come dice il termine stesso permette di sottomettere chiunque. Quindi chi indosserà quest'amuleto, ogni volta che comunicherà, anche solo mentalmente con l' oggetto della sua sottomissione, questi dovrà per forza fare quello che gli viene richiesto. Il brutto è che lo si può usare su uno solo dei vampiri, quindi bisogna scegliere con accuratezza-. Nancy aveva puntato sul vampiro che sembrava essere il capo, ma poi Ava suggerì un altro: con ogni probabilità sarebbe stato proprio il capo a subire il prezzo di non aver concluso la missione. Fecero l'incantesimo della sottomissione e fu proprio Nancy a recitare la formula. Lasciarono riposare i vampiri, quasi come se fossero delle pedine nella più grande partita a scacchi della storia. Nancy fece un incantesimo, con cui portò sé stessa, Ava e Kate, in casa di Malcom e con un'altra magia, la fece sbrilluccicare. Con un altro incantesimo, riuscì a vestire adeguatamente per l'occasione le "zie" ed anche sé stessa. Tutto era spettacolare e quando giunse Malcom divenne perfetto. -Ti presento le mie zie: zia Ava, zia Kate- disse Nancy rivolgendosi a Malcom ed indicando ora l'una ora l'altra. -Devo ammettere che è un piacere conoscervi- disse alquanto timido. -Il piacere è tutto nostro, giovanotto. Solamente dal vederla posso comprendere che è un bravo ragazzo: ma badi bene che se maltratterà la mia Nancy, io ti..- e non poté terminare la frase che venne bloccata da Nancy -Non ti preoccupare, lui è un vero gentiluomo-. Dopo aver fermato Ava, Nancy disse rivolta a Malcom -Scusala, ma non ha mai avuto figli e per lei è come se lo fossi, quindi qualche volta esagera-. Malcom un po' in imbarazzo si affrettò a rispondere -Non è niente, anzi è bello sentirsi così amati-. Dopo poco giunsero anche James ed Alexander e si sentì solo dire a Malcom -Allora, diamo inizio alla festa?-. Tutti concordi fecero un brindisi, dopodiché iniziarono una serie di domande, che erano più che comprensibili data la rapidità con cui si erano svolti tali eventi. -Devo ammettere che è stato un vero e proprio colpo di fulmine- iniziò a raccontare Malcom. -Quando l'ho vista è come se avessi avuto la certezza che la stavo aspettando da una vita, come se prima nulla avesse avuto senso. L'ho conosciuta perché è la cugina di un mio collega di lavoro. Siamo usciti una sola volta ed io le ho chiesto di fidanzarci. Questa è la storia, cari amici miei, per quanto possa sembrare assurdo-. Tutti restarono colpiti, perché non credevano possibile una tale cosa, ma perché in fondo non sarebbe dovuta succedere? Andava forse contro qualche legge? Forse la legge delle consuetudini che prevedevano un lungo periodo di corteggiamento prima di prendere un simile impegno, ma quelle consuetudini non erano necessariamente vincolanti e chissà, era giunto il momento che qualcuno le cambiasse.

LICANTROPO IGNARODove le storie prendono vita. Scoprilo ora