CAPITOLO 59: UN VIAGGIO NELLA MEMORIA DI MALCOM

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Oregon 2017

Erano trascorsi ormai tre anni dalla nascita di Hope, che si era rivelata una bambina davvero straordinaria e con ogni probabilità aveva lo stesso potere speciale della nonna: chiunque la vedesse, provava una certa attrazione per lei. Nancy aveva intanto sviluppato il suo potere, ma non lo aveva detto a Malcom. Lei desiderava superare anche la barriera del coinvolgimento emotivo nei suoi confronti, per poter usare il potere e risalire alle sue origini. Malcom, invece, aveva sviluppato il suo potere, creando una dimensione a modo suo, che poteva modificare sempre, in qualsiasi momento. Inoltre aveva scoperto che avrebbe potuto portare al massimo il suo potere con un ulteriore allenamento, riuscendo ad aprire un portale per questo spazio in meno tempo ed anche aprire tre diversi universi paralleli alla volta. Osrick li aveva indirizzati per il meglio prima di andare nel suo inevitabile riposo e Nancy era stata capace di sentire l'attività delle fazioni nemiche non appena i guardiani caddero nel sonno. -Oggi ho un importante congresso- disse Malcom non appena si alzò dal letto e vide Nancy che gli portava la colazione. -Vorrei venire con te- rispose Nancy, che gli versava amabilmente il caffè nella tazzina. -Lo sai che è meglio di no: questi incontri sono veramente noiosi. Poi c'è la piccola- rispose Malcom, indicando Hope con un cenno del capo. -Allora ci rivedremo quando avrai terminato!- disse Nancy. -Sì, non appena avrò terminato tornerò a casa e ti porto in un posto magnifico-. Le diede un bacio sulle labbra e poi andò vicino al lettino in cui dormiva beatamente la piccola Hope, che aveva ancora la possibilità di sognare un mondo splendido, senza alcuna minaccia. Nancy trascorse il suo giorno alla ricerca di maggiori informazioni circa gli ingredienti necessari per quell'incantesimo, sebbene non fosse stata capace di trovare gli ultimi due artefatti che restavano da trovare. -So che vuoi superare i tuoi limiti- disse Kate, non appena giunse da un portale che aveva aperto nel salone. -Io posso aiutarti se vuoi: potresti fare delle prove su di me e quando ti sentirai pronta, potrai eseguire la tua tecnica anche sulla tua famiglia-. Nancy cercò di convincerla che si sbagliava perché sapeva che altrimenti avrebbe dovuto dare fin troppe spiegazioni che lei non avrebbe gradito. -Lo so che ti fa paura non conoscere la vera identità di Malcom, o meglio a quale specie appartiene e comprendo che l'unico modo per riuscirci è quello di risalire alla sua infanzia e anche prima. Io sono dalla tua parte, anche perché sapere precisamente ciò che è, ti potrebbe aiutare per capire quale è il suo potenziale-. Nancy rimase basita: quella donna riusciva sempre a comprendere quali fossero i suoi piani, senza che lei dicesse nulla. A questo punto Nancy poté solo annuire e le disse -Io però non voglio fare questa pratica su di te: non potrei mai perdonarmi di averti esposta ad un rischio simile-. Kate le se avvicinò e ponendole un braccio sulla spalla la esortò a farlo: -Tu ormai sei forte ed io sono sicura che ne sarai capace. Ad ogni modo prendi una tazza di questa tisana, che ti aiuta a rilassarti-. Nancy bevve la tisana ed iniziò ad utilizzare il suo potere speciale su Kate. Inizialmente fu un po' difficile, anche perché aveva scoperto delle cose scioccanti, oltre a vedere ciò che le aveva già raccontato. Fu capace di giungere fino alla sua infanzia, ma dato che con Malcom avrebbe dovuto scavare ancora più in profondità, si allenò ed arrivò a vedere i genitori di Kate. Cercò di fermarsi prima di andare ancora più indietro, in modo da non farsi contaminare le idee anche dalla vita dei genitori di Kate. Non appena si fermò, si ritrovò esausta e con il naso sanguinante. Kate invece era ancora sul divano, distesa. Ora Nancy doveva restituirgli tutte le informazioni che aveva preso, in modo che lei potesse tornare in sé, ma avendo notato che la sua storia finita con quell'umano la stava facendo ancora soffrire, decise di non restituirle quel ricordo e comprendere quale effetto potesse avere una simile azione. Una volta terminato, Kate si risvegliò e si sentiva come se non fosse successo niente ed il fatto che non  ricordasse più la sua avventura d'amore con quell'umano la fece sentire decisamente meglio. Nancy si sentiva ora pronta di fare lo stesso con Malcom e fu la prima cosa che fece non appena tornò a casa: lo fece sedere, gli fece bere una camomilla in cui aveva messo del sedativo e poi utilizzò il suo potere speciale. Vide nuovamente tutto ciò che avevano vissuto insieme e giunse finalmente alla sua infanzia. Fu quasi sopraffatta dal dolore e dalla solitudine che aveva provato nello stare in orfanotrofio e la delusione che aveva provato dopo i vari rifiuti delle famiglie in cui aveva vissuto per qualche periodo. Tornò al giorno del suo parto e vide come i genitori lo avevano abbandonato davanti alla porta dell'orfanotrofio e la loro preoccupazione, seppur non sembravano preoccupati per il fatto di lasciarlo lì, quanto per qualcosa di ancor più pericoloso. Nancy iniziava a sentire quanto fosse gravoso per lei andare a scoprire altri particolari più remoti, ma si concentrò per poterlo fare, perché finalmente sembrava avere una risposta. Visualizzò in particolare un episodio che le schiarì le idee: vide che sua madre si era congiunta con un umano, nonostante fosse un lupo mannaro ed osservò che la nonna faceva delle magie per aiutare la sua gravidanza. Quindi Malcom era un licantropo, che si distingueva poiché poteva scegliere se trasformarsi o meno in lupo mannaro, ma per poterlo fare, avrebbe dovuto prima uccidere una persona. Inoltre comprese che da un ramo della famiglia discendeva il potere magico che aveva sviluppato, un potere molto forte che poteva esserci negli ibridi, ma sentiva che c'era dell'altro. Notò che suo padre aveva morso sua madre, rivelandosi un vampiro e per non farla morire dissanguata, le aveva dato una parte del proprio sangue. Nancy era rimasta basita: quella era la prima volta che un vampiro avesse generato un figlio. Tentò di resistere per poter scoprire come avesse fatto a realizzare ciò, ma aveva assorbito fin troppe informazioni, che ora dovevano ritornare a Malcom. Lei si rendeva conto del pericolo che lui correva: Malcom stesso poteva essere uno degli ingredienti per quell'incantesimo e non sapeva nulla di tutto ciò. Decise di restituirgli i ricordi della sua infanzia, ma decise di sparire dalla sua mente e di far sparire anche la piccola Hope. Quel legame per lui poteva essere un indebolimento: se le avessero catturate, probabilmente lui avrebbe rischiato anche la salvezza del mondo per loro e lei non poteva permetterlo. Lasciò nella sua mente tutti gli altri ricordi e così lui si sarebbe ugualmente allenato e avrebbe svolto il suo lavoro, mentre Nancy contattò sia Ava che Kate per parlare con loro da vicino. Il luogo dell'incontro sarebbe stato a casa di Kate, in modo da non essere disturbati da nessuno e poter lavorare su un nuovo piano d'attacco.

LICANTROPO IGNARODove le storie prendono vita. Scoprilo ora