Malcom stava cercando di aprire la porta con tutte le sue forze, ma non era semplice: aveva già intuito che sarebbe stato arduo riuscire a spezzare un incantesimo di una strega che sembrava essere realmente potente. Aveva messo all'opera le sue conoscenze nel forzare una porta, conoscenze che aveva acquisito all'orfanotrofio, ma ad ogni suo tentativo, la porta lo respingeva e ad un certo punto si ritrovò quasi a cadere sul tavolo. Chiuse per un attimo gli occhi, si concentrò sul fatto che la porta dovesse aprirsi ed immaginò di uscire sul prato fresco che si trovava fuori. Stranamente pensava fosse un sogno, ma si ritrovò sul serio sotto quei fasci di luna, con la sua ombra che veniva proiettata in lungo. Si meravigliò nel guardarsi alle spalle e scoprire di essere riuscito ad aprire la porta. -Come diavolo hai fatto?- gli chiese Nancy, che forse svegliata dal rumore, era uscita per ritrovarlo. -Io..non ricordo- ammise Malcom, ancora sorpreso per ciò che era riuscito a fare. -Avevo immaginato di aprire la porta, ma non ricordo come abbia fatto-. Nancy aveva visto tante cose strane, ma questa era la prima volta che qualcuno riusciva a sopraffare i suoi incantesimi. In particolar modo era stupita perché quella magia aveva già resistito in precedenza all'attacco di un lupo mannaro e di un vampiro: nessuno dei due era riuscito ad aprire la porta. L'unica creatura che ci sarebbe riuscita, poteva essere una strega, ma doveva essere realmente potente per eliminare quell'incantesimo e doveva conoscerne la formula. Malcom si rese conto del suo stupore e propose una sua idea: -Forse è stata Rose: in fondo ha detto che se anche io non la riuscissi più a vedere, lei resterebbe comunque al mio fianco-. Nancy non era del tutto convinta dalla spiegazione, ma credeva fosse opportuno tentare di scoprire se Malcom fosse o meno un mago. -Allora adesso vieni, entriamo in casa-. Malcom volse lo sguardo verso quegli alberi che lo circondavano e confessò -Io sento come se qualcosa o qualcuno vorrebbe che vada lì. Magari sarà un'illusione, oppure l'influsso di una strega o di un'altra creatura, ma io vorrei scoprirlo-. Nancy lo convinse a restare ancora lì e poi lanciò un incantesimo che le permettesse di vedere tutt'intorno, per scoprire di chi si trattava. L'unica cosa che trovò era un vampiro, che sembrava concentrato e forse era proprio lui a cercare di attirarlo, forse per cibarsi del suo sangue, magari per farne un seguace o forse per altri scopi più oscuri. -Non fare il suo gioco: ho visto un vampiro, ma magari si nasconde una strega nelle vicinanze che usa la magia per occultarsi e tu finiresti diritto in una trappola, se lei è stata a spezzare l'incantesimo alla porta- gli disse Nancy, seriamente preoccupata per lui, tanto da fermarlo con un incantesimo. Malcom si arrabbiò inizialmente, ma riflettendoci, non poté fare altro che accettare il suo saggio consiglio: in fondo lei aveva sicuramente più esperienza e quello sarebbe stato il momento per scoprirlo. Fecero ritorno verso casa e solo allora si rese conto che con la luna all'apice, tutto era ancora più splendente, tanto da farlo desiderare di restare lì per sempre. -Come mai hai scelto di vivere in maniera così isolata?- chiese ingenuamente, mentre osservava tutt'intorno e nonostante la luce della luna, non vide nessuna abitazione lì intorno. -Per via della mia natura: in casa ho libri particolari e devo proteggerli da qualsiasi pericolo, quindi se io dovessi vivere vicino ad altre persone, queste verrebbero respinte dalla mia casa e si insospettirebbero. Credimi, è meglio che la gente non conosca la mia vera natura, perché più persone sanno della nostra esistenza, più la mia specie è in pericolo, mentre in questo modo possiamo agire con maggiore libertà-. Malcom rifletté un istante e poi le fece una domanda che la fece imbarazzare alquanto: -Ma allora perché mi hai detto tutto?-. Nancy arrossì in volto e poi gli disse -Perché tu non sei come gli altri e come abbiamo scoperto hai un fantasma per sorella. Poi perché mi fido di te. Comunque...- continuò lei, dopo un momento di pausa -Ora vorrei vedere se c'è qualcosa di ancora più particolare in te. Forse potresti essere un mago, dato che sei stato in grado di aprire la porta, forse senza saperlo. Se ci pensi, tutto potrebbe avere un senso: se tua madre fosse stata una strega, avrebbe potuto legare tua sorella a te e ti avrebbe protetto anche in altre occasioni, senza che tu te ne accorgessi-. Malcom aveva da poco appreso dell'esistenza di un mondo sovrannaturale ed ora doveva accettare che la sua famiglia ne facesse parte e lo avesse escluso da questa conoscenza? E per quale ragione? Forse lui era un problema e si erano dovuti sbarazzare di lui? Magari in questo modo lo avevano protetto, per evitare che venisse ucciso. Nancy sembrava avesse letto nei suoi pensieri e disse -La nascita di un figlio, avuto tra un umano e una strega è raro, anche perché prima questi esseri vivevano in una maniera molto violenta, diventando anche più forti degli stessi genitori, che spesso venivano uccisi dai propri figli. Ora c'è una legge per cui non si possono unire umani e streghe o maghi: sarebbe difficile nascondere il segreto e potrebbero dar vita ad un figlio che potrebbe essere un nuovo pericolo per il mondo sovrannaturale. Ora vediamo se è vero-. Nancy prese la mano sinistra di Malcom, gli fece un taglio e ne prese il sangue, facendolo colare in una ciotola, dopodiché iniziò a pronunciare una formula in una lingua che era nuova per Malcom, che la fissava, mentre lei prendeva un po' di quel sangue e lo metteva su di una carta speciale ed un po' su un libro, che a prima vista sembrava vuoto. Guardando attentamente, notò che poco alla volta fuoriuscivano dei nomi. -Questo è il registro di maghi e streghe. Non ha un ordine propriamente cronologico, ma va in base a quando le persone hanno scoperto di essere streghe o maghi. Se vedi apparire anche il tuo nome, significa che sei anche tu un mago-. Attesero per qualche momento e videro che anche il suo nome si era formato sul libro. -Questo spiega tutto!- disse Nancy, alquanto sorpresa dalla scoperta. -Anche tu sei un mago e per questo sei riuscito ad aprire la serratura. Una cosa non capisco...- disse, portando la mano destra al mento ed iniziando a muovere l'indice come se stesse pensando. -Cosa c'è che non va?- chiese Malcom, ormai in preda a uno sconcerto totale. -Tu non conosci alcuna formula magica e per fare ciò che hai fatto, dovresti conoscere l'esatta formula. Quindi come è possibile?-. Nancy temeva ciò che questo potesse significare, anche perché lei desiderava unire il suo destino a quello di Malcom, ma se lei, l'eletta, avesse scelto di trasgredire una regola così sacra per la sopravvivenza della sua specie.... . Nancy decise di interrompere qualsiasi tipo di rapporto con lui, prima che fosse troppo tardi, anche se in realtà provava già dei sentimenti forti per lui, così fece un ultimo incantesimo per quella sera: gli buttò una polverina sugli occhi e pronunciò queste parole "Quando domani mattina ti risveglierai, penserai che tutto questo è stato un semplice sogno e non lo racconterai a nessuno, perché temi che possano pensare tu sia pazzo. Inoltre ogni notte di luna piena, resterai nella tua stanza, metterai un crocifisso alla porta ed alla finestra e terrai dell'acqua benedetta, insieme ad un proiettile d'argento vicino al tuo letto". Nancy pianse, anche se solo una piccola lacrima ed aggiunse "Non ricorderai nulla per quanto riguarda me e non proverai alcun sentimento nei miei confronti neanche in futuro". Malcom perse i sensi e Nancy lo accompagnò a casa sua alle prime luci dell'alba, in modo che non ci fossero più minacce sovrannaturali e lui si risvegliasse nel letto a casa di James. Il sole iniziava la sua lenta salita e la giornata si preannunciava molto eccitante.
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LICANTROPO IGNARO
ParanormalMalcom esce dall'orfanotrofio e viene accolto in casa da un amico James e suo padre Alexander. Insieme ad una ragazza, Nancy, vivrà delle avventure surreali, fin quando non scoprirà la verità: lui è un licantropo. Dopo questa scoperta che lo sconvol...