25 ottobre 2017
-Papà, chi ti ha fatto questo?- chiese James, provando un misto di rabbia e di dolore. -Su, forza, lascia che Hope intervenga e poi potrai fargli tutte le domande che vuoi, anzi forse sarà proprio lui a raccontarci questa storia-. Alexander respirava in maniera affannosa, tanto che temeva di essere in punto di morte. -Beh ci sei andato molto vicino- disse una voce, in sintonia con i suoi pensieri -Questo è ramo di frassino e ha sfiorato di poco il cuore- concluse la sua diagnosi la piccola Hope, che pose le sue mani sulla ferita e subito la rimarginò. -Ma i vampiri non dovrebbero essere in grado di rigenerare il proprio corpo? E allora perché non ne sei stato capace?- chiese James, ma dovette attendere prima che suo padre fosse in grado di parlare. -Io non lo so di preciso, ma chi mi ha aggredito aveva messo qualcosa su quel paletto di frassino, ne sono sicuro. Forse un veleno o qualcosa che non mi ha permesso di rigenerarmi-. Malcom analizzò quella sua ferita, o meglio il resto del paletto conficcato ad Alexander per poter scoprire qualcosa e riuscì a risalire a ciò che conteneva quel veleno. Ora non potevano permettersi di perdere tempo, ma bisognava anche rendere invulnerabili i vampiri, per evitare che fossero danneggiati nella lotta. Ava si propose per occuparsi di questo, mentre si dava il via alla nuova offensiva per il giorno seguente. Malcom camminava avanti e indietro in un luogo piuttosto isolato e fu raggiunto da Nancy. -Tesoro, io non sono preoccupato per me, solo che vorrei Hope fuori da questa storia. Poi non so neanche se riusciremo a compiere quel viaggio mentale domattina e sono io responsabile della vita di tutti quanti, perché ho proposto io la strategia e se non dovesse funzionare..- stava per proseguire, ma Nancy lo interruppe, ponendo il suo dito indice sulla sua bocca. -Tutti loro ti seguono perché si fidano di te; inoltre seppur dovessero morire, sono consapevoli di ciò cui vanno incontro e non sarebbe in alcun modo colpa tua, ma solo del nemico-. Così dicendo, iniziò col suo dito una discesa sullo splendido corpo di Malcom, che fece un sorriso -Hai ragione: questa potrebbe essere l'ultima notte che passiamo insieme, quindi credo che dovremmo darci un saluto speciale-. Trascorsero la notte più stupenda della loro vita, felici di non dover pensare, almeno per qualche ora a ciò che sarebbe successo. L'indomani, tuttavia, dovettero tornare alla realtà e fu molto duro accettare quell'idea. Malcom aprì quel portale tanto speciale, dopodiché iniziò l'incantesimo per tornare nel passato di circa 400 anni. -In quest'anno dovrebbero essere divenuti guardiani coloro che oggi sono in carica, tra cui anche Osrick- osservò Nancy, anche se le loro menti erano offuscate a causa della fatica del viaggio, tanto che Josette svenne. -So che urge trovare una risposta, ma per il momento dobbiamo riposarci: non combineremmo ugualmente nulla se dovessimo stancarci prima di poter fare alcun progresso- propose Malcom e tutti andarono nel primo luogo per poter riposare. Una volta recuperata una parte di forze, Nancy propose la sua idea: -Visto che in quest'epoca c' è Osrick, credo che potremmo rintracciarlo con un incantesimo e osservare tutto ciò che ha fatto e magari potremmo sapere di più sul passato dei guardiani. Io credo che ci sia qualcosa di cui non ci abbiano parlato, nonostante sembrassero tanto benevoli e disponibili-. Malcom fece come aveva detto Nancy e la seguì dopo che lei aveva aperto un portale per raggiungere Osrick. Una volta arrivati, si nascosero dietro un muro e Nancy ricordò a Malcom la regola fondamentale dei viaggi nel tempo: non bisognava interferire in alcun modo e avrebbero dovuto utilizzare dei vestiti per confondersi fra la folla. -Inoltre dovremmo sbrigarci, perché più tempo passa, più sarà difficile tornare. Non dimentichiamo poi che ogni giorno avremo sempre meno energie per compiere qualsiasi tipo di magia-. Nancy sperava che non esaurissero la magia prima del tempo, ma nel vedere quanto fossero deboli Kate e Josette, già dal primo giorno, ebbe un'idea. -Tornate indietro, alla nostra epoca. In questo modo potremmo utilizzarvi come dei ganci e sarà più semplice per noi tornare indietro quando arriverà il momento-. Kate sapeva che era la scelta migliore, ma in controproposta le disse che era meglio aspettare un altro giorno, in maniera che potessero aiutarli. Nancy riuscì a vedere Osrick guardare intorno con circospezione, quasi come per assicurarsi di non essere seguito, dopodiché si avviò verso i monti. Lo seguirono da una certa distanza e dopo aver camminato per un bel po', notarono che si incontrava con altri tizi, presumibilmente altri guardiani. Non poterono entrare nel luogo in cui si erano radunati, ma Nancy utilizzò il suo potere per ascoltare ciò che si dicevano. Quelle voci suonavano come lontanissime, quasi come un sibilo di vento lontano e si dovette sforzare molto per capire ciò che dicevano. Terminata quella riunione, videro che si dividevano e così decisero di fare anche loro: Nancy e Malcom seguirono Osrick, mentre Kate e Josette seguirono colui che sembrava essere il capo. -Cosa sei riuscita a sentire?- chiese Malcom rivolta a Nancy e lei rispose -Hanno parlato di Keila, dicendo che bisogna ucciderla, perché sta iniziando a montarsi troppo per il potere in suo possesso. Sono convinti che per quanto potente, se si uniscono tutti la distruggeranno-. Malcom pensava che questo potesse corrispondere alla verità, tuttavia una strega con un tale potere, poteva essere una grave minaccia per loro. Sfortunatamente loro non avevano alcun potere di intervenire, anche perché avrebbero alterato il corso del tempo e avrebbero potuto creare gravi danni. -Se non ricordo male Keila si era resa immortale ed aveva la conoscenza di tutto ciò che era accaduto, oltre ad avere avuto molto tempo per imparare i più svariati incantesimi. Dobbiamo assicurarci che ci riescano ad eliminarla, perché se fosse lei il nemico contro il quale ci dovremo battere... beh, non credo che sarà facile vincere- disse Nancy e Malcom lesse per la prima volta nei suoi occhi un terrore che mai aveva potuto immaginare, che quasi invadeva anche il suo corpo e la sua pelle. Seguirono Osrick per un po' e videro come viveva: faceva parte di una piccola comunità, nella quale probabilmente non poteva mostrare i propri poteri magici. -Considera che siamo nel 1617, un'epoca abbastanza oscura per coloro che praticano la magia. Credo che sia per questo motivo che nonostante i suoi poteri, stia facendo di tutto per non usarli. Mi raccomando, bisogna che anche noi facciamo attenzione per evitare qualsiasi tipo di complicazione-. Nancy non poteva che essere d'accordo, ma c'era qualcosa che doveva pur fare per scoprire ciò che stava succedendo. -Ho un'idea, che forse ti potrà sembrare alquanto stramba. Cosa ne pensi se con un incantesimo cambiamo aspetto e cerchiamo di avvicinarci a lui? Gli diremo di essere delle streghe, in gran segreto e magari potremmo guadagnare la sua fiducia a mano a mano-. Malcom scosse la testa e le disse -Non possiamo farlo: per guadagnarci la sua fiducia ci vorrebbe troppo tempo ed inoltre non credo che ci rivelerebbe mai nulla, se lui è davvero il guardiano-. Nancy si voltò per continuare ad osservare Osrick e Malcom già intuiva ciò che sarebbe successo: presto avrebbe recitato la parte di un mago in fuga.
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LICANTROPO IGNARO
ParanormalMalcom esce dall'orfanotrofio e viene accolto in casa da un amico James e suo padre Alexander. Insieme ad una ragazza, Nancy, vivrà delle avventure surreali, fin quando non scoprirà la verità: lui è un licantropo. Dopo questa scoperta che lo sconvol...