25 ottobre 1617
Nancy si sentiva alquanto imbarazzata alla presenza di quei grandi ed in più era preoccupata al pensiero che quella storia a cui avevano pensato per spiegare lo scompenso magico, potesse portare ad altre conseguenze e comunque alla loro morte, se si applicavano già le regole riguardanti gli ibridi. I loro timori trovarono presto conferma, poiché fin dal primo momento erano stati disposti in una maniera che ricordava più un'aula di esame, che una tavola per delle riunioni. -Solitamente cerchiamo di evitare il contatto con persone estranee alla nostra cerchia ristretta, dal momento che la magia è messa al bando, ma avevamo bisogno di scoprire la verità riguardo a questo scompenso, dal momento che si è verificato proprio nel momento della vostra comparsa. Il fatto che ci disturba molto è che sia stato di una forte intensità e potremmo essere tutti in pericolo, quindi parlate, se non volete morire sul rogo: per noi sarebbe meglio consegnarvi, così se qualcuno ha dei dubbi su di noi, potrebbe avere la conferma che siamo contro le streghe-. Nancy prese un forte sospiro ed iniziò a raccontare nella maniera più convincibile possibile la scusa a cui aveva pensato. I guardiani non si erano ritrovati molte volte in situazioni simili: certo, era capitato che era nato qualche ibrido, ma i casi erano rari, soprattutto se si considerava il rischio di essere scoperti da chi non era una strega. -Lo scompenso era troppo forte perché fosse questo il vero motivo, quindi non ci raccontare menzogne-. Nancy cercava di restare il più possibile tranquilla, ma si sentiva sotto una pesante pressione: se non le avessero creduto, lei e Malcom sarebbero potuti morire o comunque ci sarebbe stato un cambiamento nella storia veramente catastrofico. -Il fatto è che noi siamo due ibridi, quindi penso che questa sia stata la causa-. I guardiani si scambiarono delle occhiate preoccupate: per la creazione di un tale scompenso, serviva una grande forza magica e sapevano bene di non poter permettere che una simile creatura continuasse a vivere. Nancy iniziò a piangere in maniera ininterrotta, fino a singhiozzare ed Osrick le chiese il motivo. Allora Malcom comprese che quello era il suo momento -Sappiamo bene che questa cosa non poteva andare bene e...noi... non c'era..- e mentre diceva ciò, delle lacrime iniziarono a rigargli il volto. Non ci fu bisogno di continuare e tutti compresero il finale di quella storia tanto tragica. I guardiani non erano ancora del tutto convinti, però iniziarono a credere che ci fosse la possibilità che stessero raccontando la realtà. Nancy aveva pensato a cosa fare nel caso in cui avessero voluto verificare la veridicità di quella maternità. -Comprendete che questo avvenimento è fin troppo importante per non togliersi qualunque tipo di dubbio- disse poi l'unica donna presente in quell'assemblea. -Per questa ragione dobbiamo trovare il suo cadavere ed accertarci che sia effettivamente vostra figlia. Se non sarà così, andrete sul rogo-. Nancy rivelò loro dove trovare il corpo della bambina e una volta raggiunto il posto indicato, i guardiani iniziarono a fare tutte le verifiche possibili. Malcom iniziò a gocciolare per il sudore, mentre Nancy piangeva, ma nonostante ciò sembrava essere piuttosto sicura di sé. Malcom ancora una volta ammirava la sua fermezza, così si decise ad imitarla. -Mi spiace per questo spettacolo tanto macabro, ma comprendete la nostra necessità di scoprire quale fosse la verità. Ad ogni modo credo che sia meglio che non ci incontriamo più: la nostra cerchia deve restare così ristretta, perché altrimenti sarebbe più facile che ci scoprano. Però potrete restare in contatto nel caso in cui ci sia qualcosa di urgente di cui parlare, attraverso Osrick- disse la donna, che si presentò come Keila. Nancy e Malcom assentirono con un cenno del capo, dopodiché cercarono di recuperare il loro aspetto sereno e sicuro. Una volta tornati nella casetta messa a loro disposizione da Osrick, si fecero una doccia e si stesero sul letto, ma le forte emozioni impediva a Malcom di chiudere occhio. -Ma come hai fatto? Cioè, convincerli, far credere che quella bambina fosse nostra figlia..-. Nancy sembrava essere piuttosto stanca e desiderosa solo di dormire, ma fece uno sforzo per spiegare ciò che aveva fatto. -Vedi, immaginavo che la storia in sé non avrebbe convinto tutti i guardiani e a maggior ragione riguardo una faccenda tanto delicata: ci volevano delle prove che confermassero quanto raccontato. Così questo pomeriggio, mentre tu riposavi, ho fatto alcuni incantesimi, rendendo il cadavere di una bambina quello di mia figlia e mischiando parte del nostro sangue, nel suo corpo, ha reso l'idea che fosse un ibrido. Ora scusa, ma ho bisogno di dormire...sono così stanca- e poco dopo cadde in un sonno profondo. Malcom riuscì ad addormentarsi dopo un po', ma era alquanto preoccupato dal momento che stavano esaurendo la loro magia e poteva vederne gli effetti su Nancy: l'incantesimo che lei aveva utilizzato, solitamente non richiedeva un grande impegno o un'eccessiva quantità di magia, ragion per cui i guardiani non si erano resi conto di ciò. Tuttavia, il fatto che quell'incantesimo fosse stato fatto in quell'epoca, lo aveva reso molto più faticoso. Il giorno seguente Osrick andò al suo consueto lavoro, ma prima decise di visitare i suoi ospiti: nonostante tutto sembrava avere una certa simpatia per loro e voleva accertarsi che stessero bene. Fecero appena in tempo ad applicarsi quell'unguento per modificare il loro aspetto, ma Nancy sembrava essere realmente stanca e Malcom ricevette Osrick il più gentilmente possibile, ma si notava che anche lui era piuttosto stanco. -Io non amo disturbare le persone, quindi se desiderate che vada... io comunque devo occuparmi del negozio-. Malcom assentì, nonostante si sentisse a disagio: ora stava quasi dando un ordine ad un guardiano, tecnicamente un suo superiore. Una volta uscito, Nancy iniziò a discutere con Malcom: -ieri ho notato una cosa alquanto strana, nell'espressione di quella donna che era presente all'assemblea: sembrava quasi eccitata all'idea che esistesse una creatura tanto potente. Credo che dovremmo tenerla sotto sorveglianza o ancora meglio potremmo applicarle un sigillo che ci permetta di ritrovarla nel futuro-. Malcom era alquanto scettico sulla colpevolezza di quella donna, ma pensava che avrebbero potuto assicurarsi che non fosse realmente lei la minaccia. Trascorsero alcuni giorni e Nancy era riuscita già ad applicarle il sigillo. -Io continuo a credere che lei non centri nulla- disse poi Malcom, ormai stanco e quasi privo di energie, così come Nancy. -Ora dovremo ritornare alla nostra epoca e poi potremmo ritornare per scoprire la verità, dato che abbiamo perso molto tempo qui-. Nancy, nonostante non ci fossero delle prove sicure della colpevolezza di quella donna, avvertiva che fosse così. Certo non poteva negare che fosse passato troppo tempo e le loro energie erano ormai quasi esaurite. -Io sono sicura che sia così: credo che sia arrivato il momento di coinvolgere nelle indagini anche Osrick, ma magari in maniera che non se ne renda conto-. Malcom decise di fidarsi di Nancy e le concesse quell'ultima opportunità: -Va bene, resteremo, ma solo un altro giorno. Questo non è perché io non abbia fiducia nelle tue capacità, ma ti renderai conto anche tu che non abbiamo più molta energia e questo non ci permetterà di fare ciò che dovremmo-. Nancy assentì e poi mise in atto il suo piano. Conoscendo Osrick, sapeva che se avesse avuto qualche dubbio su Keila, avrebbe fatto il possibile per scoprire la verità, anche se quei dubbi erano espresse da persone con cui non aveva una grande confidenza. -Allora faremo il possibile per scoprire la verità: se ti sbagli, ti aspetterà una dura punizione- disse Osrick rivolgendosi a Nancy, la quale assentì col capo e lo seguì.
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LICANTROPO IGNARO
ParanormalMalcom esce dall'orfanotrofio e viene accolto in casa da un amico James e suo padre Alexander. Insieme ad una ragazza, Nancy, vivrà delle avventure surreali, fin quando non scoprirà la verità: lui è un licantropo. Dopo questa scoperta che lo sconvol...