CAPITOLO 32: L'ESERCIZIO DELLA CONCENTRAZIONE

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Nancy comprese che questo poteva significare che fosse anche un ibrido: magari un genitore era umano e l'altro una strega o uno stregone. Ma allora in questo caso il figlio cosa sarebbe stato? I guardiani come avrebbero potuto lasciar stare questo? Ora sapeva che nonostante la sua gentilezza, quel guardiano cercava solamente un interesse e forse dopo aver utilizzato il primogenite per i propri scopi, ne avrebbe ordinato l'eliminazione, non troppo presto per risolvere alcune questioni, né troppo tardi affinché fosse troppo forte. Decise di cambiare argomento e così chiese -Quale esercizio dovrei fare per poter essere in grado di sostenere questo sforzo?- . Il guardiano ci rifletté, ma alla fine le disse, credo sia meglio che torni a casa, ti rilassi e domani ci vediamo per iniziare. Ogni minuto è prezioso, è vero, ma se non sei rilassata l'esercizio non funzionerà, quindi è meglio aspettare per ora-. Nancy non poteva dargli torto: tutta quella situazione l'aveva messa in uno stato di agitazione, che non la faceva ragionare lucidamente. -Allora posso portare con me il libro?- chiese, indicando il libro dalla copertina dorata che aveva iniziato a leggere. -Questi libri non possono essere portati via da qui: vanno protetti e come ti ho già spiegato, qui nessuno può accedere se non ha il permesso. Inoltre da quanto ho potuto comprendere, le altre fazioni sanno dove sei, non sarebbe difficile per loro raggiungerti e se dovessero scoprire il libro, non credo tu potresti difenderlo-. Ancora una volta Nancy dovette riconoscere che lui aveva ragione e così lo salutò. -Un primo esercizio, se vuoi rafforzarti, potremmo farlo anche adesso. Te la senti?- Nancy non poteva tirarsi indietro: sarebbe divenuta più forte nel più breve tempo possibile, così annuì. -Vieni!- si limitò a dire il guardiano e la portò in una stanza, che somigliava per la sua grandezza ad una cabina doccia. All'interno c'era lo spazio necessario per gesticolare con le mani per aprire quel portale per tornare a casa, nonostante fosse molto angusta. -Ora dimmi: qual è la caratteristica principale per aprire un portale?- chiese il guardiano e Nancy rispose -conoscere il luogo in cui si vuole andare e visualizzarlo nella propria mente-. Il guardiano sorrise e le disse -Non è del tutto corretto: l'ingrediente base è la concentrazione-. Nancy lo guardava quasi avesse detto un'eresia, ma lui disse -Quando mi sarò allontanato prova ad aprire un portale per casa tua: dovrebbe essere facile per te, visto che la conosci molto bene e sarai capacissima di visualizzarla nella tua mente-. Chissà perché, Nancy la percepì come una sfida e pensava che ci fosse qualcosa sotto. Non appena il guardiano si allontanò, lei iniziò a pensare alla casa di Malcom, che era la sua destinazione finale. Aveva molto chiara l'immagine della stanza, ma non appena iniziò a muovere le mani per aprire il portale, ci fu un rumore tanto assordante, da costringerla a portare le mani alle orecchie, per evitare di sentire ulteriormente quello stridere. L'immagine era scomparsa e lei ritornò ad immaginarla, ma nuovamente, quando era pronta per aprire il portale, si verificarono eventi che le facevano paura o la facevano impressionare e non riuscì a farlo. Alla fine si decise ad andare dal guardiano. -Quella camera prende ciò che più temiamo e lo rivolta contro di noi: non tutti vediamo la stessa cosa, ma ognuno ciò che teme, o qualcosa di cui prova semplicemente ribrezzo-. Nancy iniziava a capire -Quindi ti fa perdere la concentrazione, giusto? Per questo non sono in grado di aprire il portale?-. Il guardiano vide che aveva imparato la lezione e poi soggiunse -Nei momenti di terrore, non ragioniamo lucidamente e non riusciamo ad agire. Tuttavia la prontezza nel rispondere a certe situazioni deve essere una caratteristica dominante e non bisogna mai perdere la concentrazione-. Nancy non credeva che ciò fosse possibile ed il guardiano entrò nella stanza e mentre lei lo osservava, dato che era possibile vedere dall'esterno. Notò che prendeva dei sospiri forti, poi compariva qualcosa di indefinito: dovevano essere le sue paure. Nel giro di qualche momento il portale si aprì. Nancy sgranò gli occhi incredula ed il guardiano lo richiuse in un momento, cosa che ugualmente richiedeva una certa concentrazione. -Non te la prendere- le disse, con un' amichevole pacca sulla spalla. -Ora penso di aver capito- disse lei -Devo solo chiudere gli occhi e respirare-. Il guardiano, sorridendo, le disse -Se non sbaglio nel pomeriggio devi incontrarti con delle streghe, Ava e Kate, quindi non ti dimenticare-. Nancy pensò che ci sarebbe riuscita al primo tentativo, ma quelle parole la fecero dubitare per un momento, tanto che decise di chiedere che ore fossero. -Sono soltanto le 14:00. Se non sbaglio l'appuntamento è fra tre ore?-. Nancy si preoccupava per il fatto che sapessero tutto ciò, così chiese come mai lo sapesse. -Io ho un dono speciale rispetto agli altri guardiani: senza nessun tipo di incantesimo riesco a leggere la mente. Ogni strega o mago o stregone ha un dono speciale, che una volta scoperto bisogna coltivare. Tu, credo, hai già trovato il tuo, ma ne sei stata così spaventata da non esercitarti. Del resto non capita tutti i giorni una cosa simile-. Nancy abbassò lo sguardo, quasi come se si sentisse in colpa, ma il guardiano le disse -Ci alleneremo anche su quello, tranquilla-. Detto questo entrò nella stanza e cercò diverse volte di aprire il portale, ma difficilmente iniziava a dargli una forma. In un'occasione era arrivata quasi ad aprirlo del tutto, ma le sue paure, sembravano sempre più  realistiche, tanto da farla desistere dallo sforzo. -Credimi, hai raggiunto un risultato veramente eccellente, considerando che non è facile arrivare fino a questo punto- disse quel guardiano, mentre Nancy guardava l'orologio dopo essersi risvegliata da uno svenimento. -Ora farai meglio ad aprire un portale senza entrare nella stanza, così non tarderai all'appuntamento-. Nancy vide l'orologio ed osservò che mancavano soltanto pochi minuti alle 17:00. Nancy non ebbe bisogno di chiederlo ed il guardiano le porse una tavoletta di cioccolata. -Questa volta ci riuscirò. Non ti preoccupare-. Nancy, dopo aver mangiato la tavoletta di cioccolato, senza perdere altro tempo, entrò nella stanza e si decise ad aprire il portale. Aveva capito cosa doveva fare: sfruttare la sua paura più grande, quella di perdere Malcom e il figlio, per concentrarsi sul motivo per cui aprire il portale. Immaginò che loro fossero a casa, ad aspettarla e tutto ciò che succedeva di negativo era solo frutti di una realtà distorta da uno specchio. Quando li vide morire, si concentrò per vedere al loro posto le facce dei suoi peggiori nemici e così, sotto gli occhi stupiti del guardiano, aprì il portale. Lo salutò con la mano, mentre entrava in casa di Malcom, che ormai considerava casa sua e fu presa giusto in tempo da Kate ed Ava, mentre stava per cadere. Il portale si richiuse alle sue spalle e tutte e tre si accomodarono sul divano. -Cosa è successo?- chiese poi Kate e Nancy, sorridendo, disse -Un bel po' di cose ed ora ve le racconterò....-.

LICANTROPO IGNARODove le storie prendono vita. Scoprilo ora