CAPITOLO 50: ESERCIZIO RIUSCITO!

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Ava aveva iniziato nuovamente ad allenarsi per aprire il portale nella camera speciale e questa volta era veramente sul punto di aprirlo al primo tentativo, ma la sua paura l'aveva sopraffatta. Questa volta il guardiano l'aveva lasciata sola ad allenarsi, iniziando a cercare tutti i talismani di cui potesse munirsi contro i nemici, ma prima era andato a scoprire se Nancy si fosse svegliata. -Non ancora, ma ho notato che questa mattina ha mosso leggermente la mano. Forse non significherà molto, ma...-aveva spiegato Kate, che aveva deposto per un momento il libro che stava leggendo. -Questo è un ottimo segno. Il fatto che abbia compiuto un movimento, per quanto insignificante, significa che c'è ancora spazio per la speranza: è come se si trovasse a combattere una lotta e sta a lei deciderne le sorti-. Dopo aver volto un'ultima occhiata verso Nancy, il guardiano osservò attentamente Kate e le disse -Mi raccomando, dormi anche tu e non sforzarti troppo nel voler apprendere. Ci servi al massimo delle forze-. Kate assentì col capo e ritornò al fianco di Nancy. Ava impiegò una buona oretta, ma finalmente riuscì ad aprire il portale. Una volta giunta lì, andò alla ricerca di qualcosa di dolce da mangiare e dopo essersi rifocillata raggiunse Kate. -Vai a dormire, ora starò io qui con lei- disse Ava e si sedette al fianco di Nancy che ancora stava distesa supina. Osrick comparve dopo poco e si complimentò con lei per essere riuscita nell'esercizio. -Credo che tu debba prenderti un attimo di pausa e poi ritorneremo ad affrontare un allenamento simile, ma più intenso-. Ava avrebbe voluto proseguire già con l'allenamento, ma sapeva molto bene che non aveva le forze necessarie per affrontare un esercizio più duro. -Almeno posso avere qualche libro? In questo modo potrei allenarmi teoricamente- chiese ad Osrick, che aveva già intuito quale sarebbe stata la sua proposta ed aveva preparato un libro anche per lei. Nancy intanto aveva fatto di tutto per proteggere Sean e la sua famiglia. Improvvisamente, quasi come se un ciclone si fosse abbattuto su di lei, Nancy si ritrovò in casa di Sean e lo vide inginocchiato al capezzale di sua moglie Juliet. -Ti ringrazio per la vita meravigliosa che ci hai fatto vivere...- si sforzò di dire con voce comprensibile Juliet, rivolgendosi a Nancy. -Immagino che ora sia tuo il compito di occuparti di questa tiara- disse e le porse il prezioso oggetto. -Ma quanto tempo è passato?- chiese, notando che ormai Sean e Juliet erano anziani e grazie al suo intervento, sembrava avessero avuto una vita piena e felice. Comprese che quello era il momento per nascondere la tiara e ricordò di aver letto di un incantesimo che permettesse di creare una barriera in grado di essere aperta soltanto da colei che aveva lanciato l'incantesimo. Inoltre ricordò di alcune storie che da piccola le raccontava sua madre, relative ad alcuni luoghi sperduti, che sembravano delle leggende, ma secondo alcuni esistevano, ma così ben nascosti da non essere mai trovati. Nancy iniziò a cercare il luogo migliore per nascondere quella tiara e dopo aver camminato un po' insieme ad un ormai anziano Sean, avvertì una strana sensazione, come di una fitta allo stomaco. Il guardiano le aveva spiegato che quella stessa sensazione era provata anche da loro, qualora si verificava qualche squilibrio di potere, specialmente alla presenza di un potere più grande. Chiuse gli occhi e si concentrò, recitando delle parole e gesticolando con la mano, quasi come se volesse aprire un portale. In realtà lanciò un incantesimo di rivelazione, ma il suo potere non fu sufficiente. -Dato che ci sono io, puoi canalizzare anche il mio potere- si propose Sean e le porse la mano. Nancy, senza aggiungere nulla, strinse delicatamente quella vecchia e tremante mano, canalizzò il potere e riuscì a trovare un luogo, o meglio lo squarcio di un luogo che forse poteva essere quello ideale. Questa magia costò un bel po' di forze ad entrambi, così Nancy preparò qualcosa da mangiare e disse a Sean -Ci andremo dopo aver riposato-. Così quella sera, andarono alla ricerca di quel leggero squarcio che si era creato e di cui aveva potuto osservare una specie di posizione. Una volta giunti, la magia di quel luogo, quasi non voleva farli avvicinare al fulcro del potere, ma Nancy tenne duro e riuscì a posizionare al sicuro la tiara, insieme a Sean e ad altri membri magici della comunità. Ora la tiara sembrava essere imprendibile e Nancy ebbe giusto il tempo di memorizzare quale fosse il luogo, prima di ritrovarsi nel suo letto, osservata da Ava, che leggeva uno dei libri del guardiano. -Finalmente ti sei risvegliata!- esclamò Ava, cercando di nascondere la sua emozione. Nancy tentò di muoversi ma si sentiva paralizzata, nonostante avesse sentito il dolore. -Non sforzarti, vedrai che ti riprendi presto-. Nancy riuscì a chiedere solamente quanto tempo fosse passato e scoprì che in realtà era passato solo un giorno e mezzo. -L'importante è che ora tu sia qui e sia io che Kate ti staremo affianco per farti riprendere quanto prima- disse Ava e quando Nancy chiese di Kate, le rispose che stava riposando. Dopo poco si palesò lì anche Osrick, che aveva trovato qualche talismano per potenziare gli alleati nel caso in cui fosse scoppiata quella guerra. -Osrick..potresti dirmi come si è modificata la storia?-. Ava sembrava non capire di cosa stesse parlando, ma in un secondo, il guardiano strinse il proprio libro fra le mani ed iniziò a leggere. Soltanto allora Nancy aveva scoperto tutto ciò che aveva fatto per Juliet e Sean  e le varie occasioni in cui li aveva aiutati e come fossero stati felici. -Scusa, ma non hai vissuto tu in prima persona questi eventi?- chiese Ava, stranita dal fatto che non li ricordasse più. -In realtà questo viaggio è stato alquanto strano: prima ero con loro nel momento in cui li abbiamo lasciati e dopo che Sean ha incontrato i suoi genitori, mi sono ritrovata avanti nel tempo, al momento della morte di Juliet-. Osrick scrutò il suo sguardo perso nel vuoto e comprese che c'era dell'altro. -Cosa è successo?- domandò il guardiano ormai incuriosito. Nancy stava cercando di riordinare i suoi pensieri e raccontò di aver utilizzato i suoi poteri. -Sono stata capace di scoprire che è una donna che vuole tutto quel potere e che sta cercando tutti i talismani, già da allora. Il problema è che nessuno abbia mai visto chi fosse, sembra quasi un fantasma... eppure sono certa che è una persona in carne ed ossa. Inoltre ora so per certo che il nostro incantesimo di localizzazione non funzionerà con la tiara, nonostante ci sia il mio sangue. Ricordo di averla nascosta in un luogo sul quale la magia influisce difficilmente. Almeno era così in quell'epoca e credo che altrettanto lo sarà adesso, se non addirittura più difficile dal momento che l'incantesimo si rafforza col tempo. Io non credo che il nostro nemico riuscirà a trovarlo, almeno per il momento-. Osrick non avrebbe comunque voluto perder tempo, ma lo stato di salute di Nancy lo preoccupava, così concordò con lei -Certamente non ci riusciranno nell'arco di quest' anno, quindi abbiamo ancora molto tempo. Ora riposati e non appena saremo pronti, noi proveremo a riprendere ciò che ci spetta-. Nancy bevve l'acqua che Ava le aveva porto ed iniziò a pensare, per ricordare il punto esatto in cui avrebbero trovato ciò che tanto li preoccupava. Sapeva molto bene che la battaglia non era finita, ma era appena cominciata... 

LICANTROPO IGNARODove le storie prendono vita. Scoprilo ora