-Cosa significa questo?- chiese Sean alla vista del suo sangue divenuto blu -Quale incantesimo mi hai fatto?- si rivolse a Nancy, mentre mise la sua mano sul coltello che aveva sempre al cinturino. -Ascolta, io non ho fatto niente, se non svelare la tua vera natura: anche tu sei un mago- e dopo aver notato che lui fissava un determinato punto con ostinazione, proseguì -Tu non hai mai conosciuto i tuoi genitori, vero?-. Sean diresse il suo sguardo verso di lei e continuava a puntarle il coltello alla gola -E tu che ne sai?-. Nancy lo osservava con attenzione e comprese di aver fatto centro. -No, non li ho mai conosciuti- rispose infine, avallando la teoria di Nancy e dopo aver ritrovato le forze per proseguire chiese -Sai se li incontrerò o chi sono? Il motivo per cui mi hanno abbandonato?-. Nancy non ne poteva essere del tutto sicura, ma credeva di conoscere la sua storia. -Ti basti sapere che i tuoi genitori ti hanno amato- disse Nancy, con un tono sommesso -E non ti avrebbero mai voluto abbandonare-. Sean iniziò a rattristarsi sempre più ed alla fine chiese -Sono morti?-. Nancy lo guardò e si intenerì per la sua reazione -In realtà non lo so per certo, ma la tiara era un regalo da parte loro, che cercavano di darti la giusta saggezza per sopravvivere in questo mondo. Dal libro che ho letto se quelli erano i tuoi veri genitori, sono dovuti scappare, perché i nemici erano giunti. Per salvarti ti hanno affidato ad una donna che poi ti ha portato qui. Quella donna ti ha cresciuto, ma le paure dei tuoi genitori non erano del tutto fondate: quegli uomini non cercavano loro, bensì la tiara e te. Sono arrivati nel villaggio e lei ti ha dovuto lasciare, senza sapere a cosa servisse quella tiara. In questo modo tu hai avuto la saggezza necessaria per riuscire a sopravvivere ed essere apprezzato da loro. Quando poi hai dato la tiara a lei, beh, l'avrai messa in pericolo-. Sean credeva che stesse mentendo, ma Juliet sembrava più propensa a crederle -Ora dimmi, come dovremmo fare con la tiara? La dovrei abbandonare per essere al sicuro?-. Nancy scosse energicamente la testa e disse -No, al contrario: tu devi tenerla sul capo ed in questo modo potrete salvare la città e sopravvivere. Una volta che sarete scomparsi, a quanto pare, mi occuperò io di nasconderla-. Entrambi sembravano essere scettici e Nancy continuò -Io sento che voi dovete guidare la città in questo momento difficile ed io mi occuperò della tiara. Credimi, nel mio mondo quella tiara ci serve per scongiurarne la fine-. Juliet guardò Nancy e le chiese -Questo è il motivo per cui sei venuta qui? Cosa è successo che non ti ha permesso di trovare la tiara nel tuo futuro? Cosa era successo a noi, che cerchi di evitarci?-. Nancy radunò le parole più giuste per spiegare la situazione e poi proseguì -Quello che sapevamo di voi è che tu Sean, hai visto qualcosa nelle sfere e per scongiurare ciò che hai visto ti sei suicidato, dopodiché quella tiara scomparve. Non avendo né una foto della tiara, né un altro indizio, potevamo fare soltanto in modo di averne traccia nel futuro-. Sean alzò lo sguardo verso di Nancy e chiese -Cosa ho visto nelle sfere da farmi turbare a tal punto?-. Nancy scrollò le spalle e rispose -Non lo sappiamo, ma dal momento che tu non guardavi nel tuo futuro, prima del nostro arrivo, posso solo ipotizzare che tu abbia visto qualcosa relativa al futuro di una persona a te cara. Probabilmente, ciò riguardava te, Juliet- proseguì Nancy, ma subito iniziò a spiegare -Comunque con il nostro arrivo nel passato, il destino vostro e del mio mondo potrebbe essere cambiato. Io farò di tutto per aiutarvi ad evitare il vostro destino. In fondo sono una strega-. Sean sembrò essersi ripreso da quello choc e le chiese -Provami che sei ciò che dici di essere: fai un incantesimo per trovare i miei genitori-. Nancy non sapeva se potesse esserne in grado, anche perché non sapeva se avesse tutte le forze che aveva di solito. -Non posso garantirti che funzioni: dipende dal fatto che siano vivi oppure no o se sono stati occultati. Comunque bisognerà prendere dell'altro sangue, giusto un po', perché questo è un forte legame con loro, ma se avesse qualche cosa appartenuto a loro, mi sarebbe di grande aiuto-. Sean ci pensò per un attimo, ma non poteva fornirle niente, così scosse il capo. -Andrà bene lo stesso- disse Nancy e proseguì -Avreste un mappamondo e poi qualche cartina, in modo da rintracciare precisamente il luogo in cui si trova?-. Sean decise di assecondarla: si sarebbe aggrappato a qualsiasi cosa per poter scoprire le sue origini e le ragioni che avevano spinto i suoi genitori a lasciarlo. Ritornò con tutto l'occorrente e lo porse a Nancy, che iniziò il suo incantesimo. Riuscì a rintracciare un luogo e versando un altro po' di sangue sulla cartina, riuscì a limitare le ricerche ad una zona meno estesa, un villaggio di pochi abitanti. -Io andrò lì, tu verrai con me?- chiese Sean rivolto a Nancy, che non sapeva se fosse saggio lasciare da sola Juliet. -Ci andremo tutti e tre, ma partiremo domani, così saremo più riposati e pronti ad affrontare qualsiasi pericolo- disse Nancy, che stanca si andò a riposare a letto. Il giorno seguente partirono di buon'ora e raggiunsero in breve tempo quel villaggio che non era molto lontano. -Ma come faccio a riconoscerli? Io non li ho visti, se non quando ero piccolo e non ricordo le loro facce- chiese poi Sean e Nancy, prima di entrare nel villaggio, fece un ultimo incantesimo, per mostrare come erano fisicamente i suoi genitori. Iniziarono a cercarli e ritrovarono suo padre. Sean lo salutò e lo abbracciò, ma lui non poteva sapere di chi si trattasse ed esclamò -Mi scusi, ma forse mi ha scambiato per qualcun altro!-. Sean quasi non riusciva a proferir parola per l'emozione, ma alla fine riuscì a dire -So che può sembrarti assurdo, ma io sono tuo figlio!-. Quell'uomo inarcò il sopracciglio, dopodiché cercava di ricordare. Juliet si rese conto che lui non riuscisse a dire nulla, così raccontò quanto era accaduto. Quell'uomo sembrò finalmente ricordare e iniziò a lacrimare per la gioia, abbracciò suo figlio e fece la conoscenza di Juliet. Poco dopo sopraggiunse sua madre che lo riconobbe immediatamente per via della tiara e lo riabbracciò -Non puoi immaginare quanto tu mi sia mancato. Ho aspettato a lungo questo giorno e finalmente posso stringerti nuovamente fra le braccia!-.
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LICANTROPO IGNARO
ParanormalMalcom esce dall'orfanotrofio e viene accolto in casa da un amico James e suo padre Alexander. Insieme ad una ragazza, Nancy, vivrà delle avventure surreali, fin quando non scoprirà la verità: lui è un licantropo. Dopo questa scoperta che lo sconvol...