LICANTROPO IGNARO

CAPITOLO 19: UNA SERATA MOVIMENTATA

Nancy era veramente felice di essere con lui, tanto da dimenticare per un momento tutti i complotti da cui doveva salvaguardare il mondo, ma inconsciamente aveva memorizzato un'altra informazione che si sarebbe svelata molto utile in seguito. Intanto sentiva sempre come se una presenza li seguisse e prima di salire in auto, lanciò un incantesimo di occultamento: per almeno una sera voleva divertirsi con lui e assaporare la felicità di una vita normale, senza importarsi di pipistrelli o altri esseri. Intravide dallo specchietto un animale e decise di cacciarlo via, dato che non poteva comprendere se fosse il mezzo di un vampiro per poterli spiare o meno. -Tutto pronto, possiamo andare!- esclamò Nancy sorridente, pronta a seguirlo ovunque. -Io per te domani non andrò neanche a lavoro: quindi non preoccuparti dell'orario, faremo ritorno solo quando tu desideri-. Nancy abbozzò un sorriso, dopodiché abbassò lo sguardo, alquanto timidamente. Lei avrebbe potuto trasmettere la sua volontà e tutti i suoi desideri a Malcom, facendogli credere di essere stato in grado di organizzare la serata secondo tutto ciò che piaceva a lei, ma in questo modo ne avrebbe soffocato una parte importante: la creatività di scegliere le attività più opportune, di colpirla con le sue scelte. Così andò verso un luogo ignoto e si affidò all'originalità di Malcom. In effetti fu sorpresa per il fatto che non avesse scelto uno dei luoghi più raffinati, come di solito i ragazzi facevano per impressionare la fidanzata. Lui aveva scelto un locale dove il cibo era più casalingo, ma forse proprio per questo più buono e dove c'era un suonatore di chitarra ad animare la serata. Non poteva crederci, ma in realtà era proprio quello che sperava: in quei locali tanto raffinati non c'era la possibilità di sentirsi a proprio agio, inoltre il cibo era forse più raffinato, ma le porzioni erano più piccole ed alcune erano troppo elaborate per essere apprezzate al meglio. In questo locale si trovava stranamente a suo agio e per una sera, decise di divertirsi. Fu Malcom tuttavia a richiedere di poter cantare al karaoke, invitandola ad imitarlo. Lei inizialmente si era sentita imbarazzata, ma alla fine fu veramente felice di avergli dato ascolto: in fondo cosa le importava di ciò che avrebbero pensato le persone? e poi lei non aveva intenzione di rimanere lì, in quella città, quindi cosa le importava?. La loro canzone, anche se non avevano mai cantato insieme prima, fu molto apprezzata dagli altri clienti del locale. Le sorprese di Malcom non terminarono lì, perché poi decise di ballare con lei, riuscendo a coinvolgere anche gli altri. Nancy si stava divertendo tantissimo e forse neanche usando i suoi poteri avrebbe potuto ottenere una migliore serata. La sorpresa più grande non era ancora arrivata e Malcom prese nuovamente il microfono, per chiedere a Nancy di raggiungerlo. -Ora di fronte a tutti loro, perché non va tenuto nulla nascosto, perché un così grande sentimento è tanto bello da essere messo alla luce, voglio ufficializzare il nostro fidanzamento con questa splendida collana- e non appena terminò di dire queste parole, tirò fuori una scatola che mostrava una certa serietà nelle intenzioni. Nancy si commosse a tal punto, da non riuscire a trattenere le lacrime. Fu contenta che non le avesse chiesto di sposarla, perché altrimenti avrebbe dovuto rifiutare essendo una proposta troppo prematura. Forse per l'euforia del momento, forse per un bicchiere di troppo, iniziarono un grande applauso. Nancy, per via della sua emozione, ottenne per un momento una forza maggiore e riuscì a vedere il vero volto di un cliente: si trattava di un vampiro e li stava osservando con attenzione. Ma come era possibile? Si osservò per bene intorno e ritrovò anche un ragazzo che sapeva di essere un lupo mannaro. Tutto questo era veramente strano, così pensò che era il momento di fare un po' di chiarezza: avrebbe potuto interrogare il lupo, ma era fin troppo rischioso interrogare il vampiro, dato che ora conosceva un segreto di cui non poteva venire a conoscenza. Decise di mettergli contro Malcom, con un incantesimo, ma si pentì di averlo fatto. -Dovevo immaginare che dietro questa "convocazione in bagno" ci fossi tu- disse il vampiro, sospinto da Malcom in maniera discreta nel bagno degli uomini, rivolgendosi a Nancy, che nonostante l'etichetta, decise di entrare ugualmente, facendo un incantesimo per impedire a chiunque di entrare e di sentire la loro conversazione. -Dimmi per quale ragione sei qui?- disse Nancy con tono autoritario rivolgendosi a quel vampiro. -Lo sai, sono qui per vedere cosa fate- rispose quel vampiro, accentuando le ultime parole, quasi come se si fosse trattato di una sfida. Non avrebbe mai accettato di perdere, come era tipico dei vampiri e sperava di trovare in Nancy un'avversaria debole, ma non gli ci volle molto per capire di quanta forza fosse dotata, per quel che riusciva a percepire. Anche lui, del resto, era un vampiro molto forte e anche se non avesse avuto successo nel leggere nella sua mente al primo tentativo, sarebbe stato in grado di estrapolare qualcosa se lei avesse tentato di leggere la sua mente. Il rischio che correva era troppo grande e l'unica cosa che poteva fare, era di lanciare un incantesimo per fargli dire la verità. Questo incantesimo, tuttavia, non era efficiente quanto la lettura della mente, dato che il vampiro sarebbe ben stato capace di sottrarsi ad alcune delle sue domande, oppure avrebbe semplicemente risposto con delle omissioni che non permettevano di avere un quadro chiaro. -Io sono qui per osservarvi e Malcom sarà un nostro gradito ospite, ma non abbiamo fretta. Tu sei alquanto pericolosa, cara bambina, ma non ti permetteremo di interferire-. Come se avessero captato qualche segnale, si avvicinarono altri, che riuscirono ad emettere un super ultrasuono che faceva quasi scoppiare la testa sia a Nancy che Malcom, tanto da distogliere la sua attenzione dall'incantesimo che non faceva accedere nessuno nel bagno ed entrarono. -Nancy si accorse della gravità della situazione: se loro avessero voluto, avrebbero potuto prendere Malcom. Non si era mai ritrovata in una situazione simile e forse se non l'avesse fatto, non si sarebbe mai accorta del suo potenziale. -Questa è solo una prova di forza: non potrai mai contrastarci- disse quel vampiro che era riuscito a liberarsi dalla presa di Malcom. Iniziarono a percuoterlo, tanto da farlo svenire e anche a lei fu serbato qualche colpo, ma nel momento stesso in cui il capo di Malcom sbatté al suolo, Nancy vide il mondo diventato oscuro e vedeva quei vampiri come delle macchie rosse, nonostante le loro caratteristiche rimanessero quelle di sempre. Fece un incantesimo con cui ferì tutti i vampiri contemporaneamente, riuscendo ad entrare anche nella loro mente. Non appena ebbe terminato, si rese conto che i vampiri erano stesi al suolo, ma non erano morti. Lei era stato in grado di fare un incantesimo che persino Kate ed Ava avrebbero faticato a realizzare su di una persona, figurarsi su più d'una contemporaneamente. Legò quei vampiri in modo che non avessero avuto la possibilità di liberarsi, trascinandoli fuori dal bagno per la porta sul retro e stregando tutti i testimoni scomodi che avevano osservato la scena, facendo dimenticare tutto. Anche Malcom era ancora privo di coscienza, così lo caricò in macchina e guidò fino a casa sua. Lo portò nel suo letto e chiese mentalmente a Kate ed Ava se avessero un luogo per poter "ospitare" quei vampiri. Loro avevano effettivamente in affitto una piccola casetta abbastanza isolata, tanto da poter fare delle cose che dovevano restare nascoste. "Allora ci incontriamo lì" disse Nancy, poi salutò Malcom con un bacio e sciolse l'incantesimo fatto su di lui, facendogli anche dimenticare ciò che aveva visto e facendolo dormire, fino alle sette del mattino. I vampiri erano ancora in uno stato simile al sonno, così non ebbe ulteriori problemi a portarli dove doveva, anche se era preoccupata della sua stessa azione, non capendo come fosse possibile che fosse riuscita a fare tanto.