CAPITOLO 11: LA RELAZIONE

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Nancy aveva baciato Malcom per convincerlo delle sue intenzioni, ma non poteva dire che non le fosse piaciuto. I due si stavano ancora baciando, quando entrò Adrien. -Scusate, non volevo disturbarvi- disse, fingendo di volersi allontanare imbarazzato, ma in realtà ben lieto di osservare quella scena. -Entra cugino- disse Nancy, sorridendo e facendo comprendere che era riuscita nel suo intento. -Quindi ora voi..- disse Adrien e Malcom rispose -Sì, tua cugina mi ha fatto questo grande onore ed ora siamo fidanzati-. Adrien si mostrò felice per loro e non era una finzione: per tutto quell'anno aveva visto come inconsapevolmente a lui mancasse Nancy, nonostante non ricordasse la sua vera natura. -So che potrei sembrare una persona impulsiva, ma stanotte vorresti essere ospite a casa mia?-. Nancy aveva assunto un'espressione sorpresa, ma in realtà Malcom stava facendo quella proposta proprio per un incantesimo che Nancy aveva iniziato con il suo bacio. -Non credo che sia prudente..- diceva lei, cercando di non apparire una persona leggera, ma lui insistette -Non ti devi preoccupare: io ti amo troppo per non rispettarti e rischiare di rovinare la nostra relazione-. Nancy fece uno stretto sorriso e poi disse -Allora, su questa tua promessa, io vengo da te ed in quest'occasione potremmo scoprire sempre più l'un dell'altro-. Nancy era contenta di essere riuscita nell'incantesimo, ma era dispiaciuta per aver dovuto in un certo senso ingannare Malcom: lei non dubitava del fatto che provava un sentimento nei suoi confronti, ma certamente non le avrebbe mai proposto di sua iniziativa di passare la notte sotto lo stesso tetto. -Per me va bene- disse poi Adrien -ma prima vorrei parlare da solo con mia cugina- aggiunse, tenendo d'occhio Nancy per capire il suo intento. Malcom uscì fuori e Adrien si avvicinò a Nancy e con un sorriso ironico, disse -Non avevi promesso di non utilizzare la magia? Quel bacio ti è servito per stregarlo, vero?-. Nancy ammise la sua "colpa": -E allora? Io non amo utilizzare la magia se non è necessario, però avevo bisogno di stare al suo fianco anche la notte, perché solo così posso assicurarmi che i vampiri o i lupi mannari non compiano alcuna azione contro di lui-. Adrien si fece serio in volto e si avvicinò per assicurarsi che Malcom non potesse assolutamente ascoltarli. -Hai considerato quali effetti potrebbe avere l'incantesimo su di lui? Se non ti amasse davvero, ti seguirebbe comunque ciecamente e non riuscirà più a ragionare in maniera lucida-. Nancy si sentì per un attimo veramente in colpa, ma poi si ricordò una cosa: quell'incantesimo poteva non funzionare completamente. Questo suo dubbio era dovuto dal fatto che in passato aveva scoperto un certo potenziale magico in lui, anche se non era un vero e proprio mago e non si era allenato; inoltre il suo sentimento per lui poteva far risultare più debole l'incantesimo, mentre il sentimento di Malcom nei suoi confronti avrebbe potuto rafforzarlo. -Non ti preoccupare, vedrai che non succederà nulla di tutto questo-. Nancy si allontanò da lui, ma prima gli disse -Non permetteremo a quegli sporchi vampiri di mettergli le mani addosso, né tanto meno ai lupi-. Adrien provò un certo sollievo nel sentire questo e si fidava di quelle parole, convinto delle sue intenzioni di proteggerlo. Nancy andò con Malcom e non appena uscì, avvertì una presenza, come se ci fosse qualcuno ad osservarli, anche se da lontano. -Sono qui- disse Malcom, facendo distogliere la sua attenzione, da un punto del cielo che non era ben definito. Nancy lo seguì in macchina e la portò a casa sua. Lei notò che aveva sempre al suo fianco dell'acqua benedetta ed aveva messo i crocifissi su tutte le porte. -Devi essere una persona molto religiosa- gli disse, indicando tutte quelle porte con il crocifisso. Malcom fece una risata e poi rispose con faccia seria -Questa è una mia abitudine, fin da quando... beh non so di preciso il momento esatto in cui ho iniziato a farlo, ma per me è un'abitudine ormai-. Nancy vedeva che il suo incantesimo aveva funzionato, ma decise di stuzzicarlo ulteriormente per vedere quanto avesse dimenticato. -So che forse non è una domanda da fare al primo appuntamento, ma tu ti sei mai innamorato di una ragazza?-. Malcom si grattò energicamente il capo e poi rispose -Io non ho avuto nessuna ragazza-. Quelle parole furono un sollievo per Nancy, ma anche un dolore nel sentire che ciò che avevano trascorso insieme era stato dimenticato, sebbene così doveva essere. -Cioè, in realtà io sento di aver avuto un incontro con una persona tanto speciale da rappresentare la mia ragione di vita- spiegò lui con sincerità, ma vedendo che questo poteva far soffrire Nancy, si affrettò a dire -O meglio credevo fosse così, ma solo perché non conoscevo te-. Per Nancy questo era un chiaro segnale del fatto che il suo incantesimo non aveva ben funzionato e questo la preoccupava alquanto. Alla fine si decise a non rivangare il passato, così da evitare che lui potesse avere altri sospetti e potesse concentrarsi solo sul presente. -Non mi va di pensare al passato, ma guardare solo al futuro, un futuro che spero di condividere con te- disse Malcom e anche Nancy concordò, ma questa volta non avrebbe fatto l'errore di condividere delle informazioni sulla sua vera identità, in modo da non dover correre alcun tipo di pericolo. -Scusa se ti domando, ma per caso hai un'altra stanza?- chiese Nancy, sperando che la risposta potesse essere positiva e le sue aspettative non furono deluse. -Certo, altrimenti non avrei potuto ospitarti a casa mia. Seguimi- disse infine Malcom, guidando Nancy in una stanza che era addirittura più grande della sua. -Non dirmi che vuoi già dormire!- chiese stupito Malcom, dato che lei aveva lasciato intendere di voler parlare con lui per conoscersi meglio. -Non voglio già dormire, ma volevo solo sistemare le mie cose. Certo se tu mi dici che devi fare altro..- lasciò la frase in sospeso Nancy e stranamente un secondo dopo Malcom iniziò a sbadigliare. -Non ti preoccupare, non devi sforzarti di fare il buon padrone di casa ed intrattenermi. Vai a letto: sono certa che domani sarà una giornata faticosa-. Malcom seguì il suo suggerimento ed andò a letto. Nancy fece un incantesimo, grazie al quale poteva vedere tutt'intorno ciò che stava accadendo. Certo per lei sarebbe stato facilissimo fare un incantesimo per tenere lontano lupi mannari, streghe, fantasmi e vampiri, ma puntava più in alto: voleva scoprire quali erano le loro intenzioni. Riuscì ad intravedere nel buio un pipistrello che svolazzava nelle vicinanze. Probabilmente già in precedenza aveva cercato di entrare in casa, ma la presenza delle varie croci che si ritrovavano sulle porte, erano riuscite a tenerlo lontano, ma non tanto da non avere delle informazioni. Nancy decise di coprirsi con un'aura particolare che non permettesse di essere vista da nessun essere soprannaturale e cercò di raggiungerlo. Pensava che in questo modo lui non si sarebbe reso conto del suo avvicinarsi, ma quando giunse, non lo ritrovò. Ci pensò un momento e con ogni probabilità si era reso conto della sua presenza perché era così potente da riuscire a leggere nella sua mente o magari aveva dei complici di cui lei non si era resa conto o forse si era reso conto della sua abilità dal primo momento in cui l'aveva vista al fianco di Malcom. La prima opzione era probabile, anche perché ogni vampiro aveva una dote più sviluppata e se quel vampiro avesse avuto il dono del controllo mentale, questo avrebbe potuto spiegare tutto. In realtà tutti coloro che lei aveva incontrato avevano sviluppato la velocità ed era stata capace di sconfiggerli. Ora con l'arrivo di questi nuovi vampiri che provenivano da diversi luoghi del mondo, sapeva che avrebbe dovuto prepararsi ad affrontare nuove difficoltà. Ritornò in casa e vide Malcom dormire beatamente, all'oscuro del pericolo che poteva incrociare sulla strada e forse per ora era meglio farlo dormire e lasciarlo ai suoi sogni tranquilli, anche se forse sarebbe stato utile conoscere quel mondo un po' meglio. Fece nuovamente un controllo con la sua magia e non riuscì più ad avvertire il vampiro, che con ogni probabilità si era allontanato rapidamente e se i vampiri si stavano alleando per davvero, sicuramente avrebbe informato anche gli altri, che avrebbero fatto di tutto per non farsi intrappolare. Sentì Malcom sussurrare qualcosa nel sogno e lo vide risvegliarsi: con ogni probabilità aveva fatto un sogno molto agitato, ma il suo incantesimo doveva farlo dormire fino al giorno successivo. Questa era la seconda occasione in cui la sua magia non funzionava come doveva: i suoi poteri si erano per caso affievoliti? Non era forse lei l'eletta, quindi una delle streghe più potenti, a cui anche le altre creature soprannaturali avrebbero avuto difficoltà a fare resistenza? Malcom si era rivelato un potenziale mago, ma il suo potere non era per nulla paragonabile a quello dell'eletta. Possibile che non era in grado di esercitare tutto il suo potere su di lui perché ne era innamorata? Questo particolare avrebbe complicato certamente la vita di entrambi, così come la vita delle comunità sovrannaturali. Fece un nuovo incantesimo del sonno su di lui ed anche lei decise di andare a dormire, per potersi svegliare il giorno seguente piena di forze.

LICANTROPO IGNARODove le storie prendono vita. Scoprilo ora