Passarono alcuni minuti prima che le due donne ritornassero, ma la trasformazione che aveva avuto Lucy riuscì a strappare un sorriso persino all'affranto Gibbs. Abby le aveva fatto indossare una salopette a pantaloncino largo color nero che sarebbe dovuta arrivarle appena sotto le anche, ma essendo più bassa di Abby, il bordo le arrivava perfettamente sopra il ginocchio e una maglia a tinta unita giallo pallido, calze modello francesine che purtroppo non si abbinavano molto alle scarpe da ginnastica che aveva ai piedi, ma alle scarpe non aveva proprio pensato.
"Va meglio?" le chiese Jethro.
"Si, grazie" sorrise.
"Lucy!" si sentì chiamare e, quando si voltò, si trovò le braccia di Thomas al collo che l'avvolgevano in un tenero abbraccio, "sono stato così preoccupato per te, ma dov'eri finita?" le chiese tutto sorridente.
La ragazza non credeva ai suoi occhi: "Thomas?" si commosse vedendo il suo amato studente.
"Non piangere Lucy" rise lui dandole una carezza sulla testa. Nonostante avesse solo 11 anni la superava già in altezza e si divertiva a farglielo notare con quei piccoli gesti di attenzione.
"Signorina Barrow?" la avvicinarono i genitori del ragazzino.
Lucy s'irrigidì, temeva la loro reazione, ma la signora Murray l'abbracciò dolcemente: "Grazie, l'agente Gibbs e Thomas ci hanno spiegato come sono andate le cose, se mio figlio è ancora vivo, è solo grazie a lei e al suo coraggio" mormorò in lacrime, "non saprò mai come ringraziarla" concluse.
"Ha tutta la nostra gratitudine signorina Barrow, per qualsiasi cosa avesse bisogno, non esiti a chiamarci" confermò anche il colonnello. Lucy si sentiva stordita da tutta quella situazione, Thomas era salvo, i suoi genitori non l'avevano aggredita e tutto sembrava andare per il verso giusto, mancava solo una cosa per rendere perfetto quel momento, l'annuncio del risveglio di Tony e il potergli stare vicino ancora una volta.
"Purtroppo non è ancora finita" aggiunse Jethro, "non abbiamo ancora i colpevoli" concluse.
"Allora devo ritornare nell'hotel dove mi ha lasciato Lucy?" scattò su Thomas.
"No tesoro, starai a casa nostra, ma ci saranno degli agenti a proteggerci", lo rassicurò la madre.
"Verrà anche l'agente che ho preso a bastonate? Vorrei scusarmi con lui".
La giovane maestra ebbe un sussultò stringendo le mani al petto.
"No Tommy" s'inserì Abby abbassandosi al livello del ragazzino, "purtroppo l'agente DiNozzo non sta molto bene ora, ma appena starà meglio sono sicura che sarà felice di accettare le tue scuse".
Thomas s'incupì e spostò lo sguardo su Lucy: "E' colpa mia? Sta male per colpa mia?" le chiese.
"No tesoro, non devi neanche pensarci" si sforzò di essere serena, mentre sentiva lo stomaco torcersi dall'ansia.
Il colonnello si avvicinò al vetro di osservazione della stanza di DiNozzo: "E' lui l'agente che ha salvato mio figlio?" chiese a Gibbs che annuì.
"E mi dica, ce la farà?".
"Può giurarci!".
Il colonnello Murray sorrise: "Mi tenga aggiornato sulle condizioni di questo giovane, per favore" si congedò tornando dalla sua famiglia, "forza, andiamo a casa ora, è stata una lunga notte per tutti" concluse avviandosi con la famiglia. Il giovane Thomas si fermò per dare un bacio sulla guancia della maestra: "E' stato divertente, facciamolo un'altra volta" rise correndo dai suoi genitori e insieme sparirono oltre le porte dell'ascensore.
"Che dolce!" commentò Abby, "oh, ciao Ziva!" sorrise vedendo l'agente del Mossad incamminarsi verso di loro.
"Gibbs ho trovato questo nello scantinato" gli comunicò mettendogli in mano il distintivo di Tony, "quel posto sembra la scena di una mattanza, ma con Dorneget abbiamo fatto tutti i rilevamenti necessari".
"Grazie Ziva" sospirò Jethro accarezzando col pollice la superficie in pelle del tesserino.
"Lui come sta?" gli chiese secca.
"Ammaccato, ma non sembra in pericolo di vita".
"Meno male", sospirò la donna fissando il collega attraverso il vetro, "direi che qui siamo già in troppo, forse è meglio che vada da McGee, sembrava parecchio sconvolto", continuò ma Abby la bloccò: "Ci vado io Ziva, so che preferisci stare qui con Tony, quindi resta pure qui se ti va", le sorrise avviandosi.
Gibbs prese il cellulare per fare rapporto a Vance, mentre Ziva si avvicinò alle spalle di Lucy che osservava Tony dal di fuori della stanza."Tu devi essere Lucy Barrow, dico bene?" le chiese.
"Si" rispose secca.
"Non mi sembra che stia poi così male, nonostante sia stata imprigionata anche lei in quel sudicio posto" commentò squadrandola per benino. Lucy la guardò perplessa: "Sembra quasi dispiaciuta" ribatté.
L'altra sbuffò in un sorriso: "Stavo solo facendo un'osservazione".
"Scusi, è che sono molto tesa" sospirò la maestra lasciandosi andare, "vorrei tanto sapere notizie precise di Tony, ma qui non ci dice niente nessuno".
"Tony? Ah, parli dell'agente DiNozzo" sorrise marcando le lettere del cognome, "passate solo qualche ora insieme e già vi chiamate per nome? Wow, complimenti!" ironizzò acida.
"E' stato lui a chiedermi di dargli del tu...".
"Certo" rise infastidita, "Tony ha il brutto vizio di dare del tu a tutto il mondo femminile dell'intero globo" sospirò, "che vuoi farci? Quando uno è un farfallone, è un farfallone!" concluse lasciandola sola.
Che voleva dire? Si chiese la giovane maestra, non le era affatto piaciuto il tono con cui l'agente del Mossad le si era rivolta e sentiva che in lei c'era qualcosa di terribilmente irritante. Aveva percepito ostilità e diffidenza nei suoi confronti e non ne comprendeva il motivo. Non la conosceva, come poteva giudicarla? E poi il modo con cui si era espressa nei confronti del suo collega... c'era decisamente qualcosa che le sfuggiva.
Si portò una mano vicino al viso, sentiva la testa scoppiarle per la stanchezza, quando scorse un'infermiera correre verso la loro direzione con un sorriso stampato in faccia: "Signori, il paziente è sveglio, appena il dottore finisce di visitarlo, potrete vederlo" annunciò ed improvvisamente, si sentì subito meglio.

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Un piccolo angelo
FanfictionUna mattinata che inizia come tante altre e,tra uno scherzo e una battuta, arriva un nuovo caso per la squadra di Gibbs che questa volta dovrà occuparsi di un rapimento ai danni della famiglia di un marine. I sospetti sembrano ricadere tutti su una...