Capitolo 10

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"Agente? Agente mi sente? Agente!".

La voce di una donna, una voce che lui aveva già sentito, gli parlava da molto lontano...

"Agente, non mi dica che è morto? La prego agente!".

"Lucy?" mormorò masticando le parole. Tony aprì lentamente gli occhi, sentiva il corpo intorpidito dalle scariche elettriche e nei punti in cui la pelle era entrata in contatto col teaser faceva un male assurdo. Si guardò intorno, il soffitto era alto, il posto in penombra e umido, sembrava di essere in qualche vecchia cantina o sotterraneo.

"Agente sta bene?" gli chiese Lucy dall'altra parte della stanza.

"Mi chiamo Tony e dammi del tu" sospirò l'uomo cercando di mettersi in piedi, ma aveva le caviglie e le mani legate con del nastro isolante, per di più le mani erano legate sulla schiena, una posizione decisamente scomoda così rimase supino in attesa di un'idea migliore.
Se solo avesse avuto le mani legate in avanti, avrebbe potuto usare il coltellino che teneva nascosto nella figlia della cintura dei pantaloni, ma così era decisamente una situazione complicata. Voltò lo sguardo verso la donna che era con lui, aveva i capelli spettinati, il viso emaciato e gli occhi cerchiati come chi non dorme da giorni, non sembrava affatto la donna dall'aspetto delizioso che aveva visto sulla foto della sua patente.
Sospirò dopo aver provato per l'ennesima volta a rompere il nastro con la forza, ma ottenne solo che quest'ultimo si assottigliasse lacerandogli i polsi e facendogli digrignare i denti: doveva trovare un altro modo e decise di rivolgere la parola alla donna che continuava a fissarlo in silenzio: "Tu stai bene?" le chiese.

"Si, non mi hanno fatto del male" rispose con voce tremante, "piuttosto, mi spiace che hanno preso anche te".

"Sono abituato a questo genere di situazioni", ironizzò facendo spallucce, "e comunque questa è una cosa positiva, significa che gli servi viva", continuò fissandola in viso. Era rannicchiata in un angolo con caviglie e mani legate come lui, sembrava molto scossa.

"Certo, sono l'unica a sapere dove sia Tommy", abbozzò un sorriso forzato distogliendo lo sguardo, sembrava non approvare il modo in cui la stava guardando.

"Timida... mi piace!", mormorò Tony.

"Cosa?".

"Niente, parlavo tra me e me, piuttosto, perché non lo dici anche a me dove si trova Tommy?" chiese, ma la maestra lo fissò gelida e senza rispondere.

"Ok, non importa" sospirò DiNozzo, "ora proviamo a liberarci" propose cercando di sciogliere le mani, ma il nastro era troppo duro da spezzare senza un aiuto esterno, così gli venne in mente un idea.

"Lucy?".

"Non ti dico dov'è quindi non chiedermelo più!".

"Ok, tranquilla non te lo chiedo...per ora, però potresti provare a fare qualcosa per me?".

Lei lo guardò sospettosa.

"Credi di riuscire a raggiungermi?" le chiese.

"Ci posso provare, ma cos'hai in mente?" chiese iniziando i tentativi per mettersi in piedi.

"Se riuscissi a rompere anche solo un minimo il nastro coi denti forse potrei liberarmi e trovare un modo per uscire da qui" le spiegò.

"OK, arrivo" ribatté saltellando su entrambi i piedi che erano uniti dal nastro.

Tony la fissò perplesso: "Forse era meglio se strisciavi, non credo che questo modo sia..." non riuscì a finire la frase che Lucy perse l'equilibrio cadendogli addosso.

A DiNozzo scappò un mugugno di dolore e tossì più volte.

"Cielo, mi spiace!" si affrettò la donna col viso sulla pancia dell'uomo, "ti ho fatto male?".

"Diciamo che stavo meglio prima che mi prendessi a testate" mormorò a denti stretti.

"Mi spiace".

"Ok, ma ora puoi spostarti da lì?" chiese con tono seccato.

"Lo farei, ma... non riesco a muovermi" rispose volgendo il capo verso di lui per cercare un minimo di respirare.

"Ok, cerca di scendere più in basso con la testa...".

"Cosa? No!!" s'irrigidì Lucy diventando rossa in viso.

"Cos'hai capito? Devi raggiungere il mio bacino e fare forza con la testa sull'osso io cercherò di voltarmi sul fianco così ti aiuterò a mantenere l'equilibrio".

"Sembra di giocare a Twister" brontolò la donna facendo come le era stato chiesto.

"E perché non hai mai giocato col capo, cose del genere sono nulla al confronto delle contorsioni di Gibbs" sorrise Tony.

"Chi?".

"Oh, non importa, se usciamo vivi da qui, lo conoscerai", liquidò la cosa con una smorfia, "ci sei? Forza!" la incoraggiò DiNozzo e, come profetizzato, Lucy riuscì a ritrovare l'equilibrio.

"Brava piccola, ora devi puntare sulle mie mani, pensi di farcela senza uccidermi con un'altra testata?" sorrise Tony che nonostante tutto era riuscito ad incassare bene il colpo.

"Spero di sì" gli rispose col viso ancora rosso dal contatto di prima.

"La tua risposta non è molto incoraggiante, lo sai?".

Lei non gli risposte e provò a strisciare sul fianco per superare il corpo di Tony, ma il piede perse aderenza e lei si ritrovò sdraiata sul fianco dell'agente e col seno sul suo braccio. "Ci sono!" esultò contenta, "da qui riesco a mordere il nastro, cerca di non muoverti, mi raccomando".

"Cerca di muoverti poco anche tu" le rispose Tony in difficoltà.

Lucy si bloccò: "Che vuoi dire?" chiese in un primo momento, poi realizzò l'effettiva posizione assurda nel quale si ritrovavano e scoppiò in un esplosione d'imbarazzo.

"E'... è troppo così, io ci rinuncio! Non posso fare una cosa del genere!" si stizzì strisciando di nuovo in posizione eretta, "mi dispiace, ma non sono cose che faccio con tutti e di certo non col primo che capita e non...".

"Lucy? E' un'emergenza! Non ti giudicherò per questo" sorrise pazientemente Tony, "ma ora, per favore, torna a mordere questo dannato nastro o non usciremo vivi da qui!" sbroccò nervoso.

Un rumore metallico attirò la loro attenzione: "Sta arrivando qualcuno!" ansimò Tony, "ok, ascoltami bene...qualsiasi cosa succeda, non rivelare a nessuno dove si trova Tommy, chiaro?".

"Non c'è bisogno che me lo dici, lo so da sola" rispose lei risentita.

"Bravissima, ricordati queste parole quando sarai sul punto di parlare" le sorrise Tony.

Lucy lo guardò circospetta, il significato di quelle parole, lo avrebbe scoperto solo diverso tempo dopo.

Un piccolo angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora