Capitolo 8

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Quando uscì da casa della signora Caroline, Tony era letteralmente sfinito, si sentiva devastato dalle continue attenzioni della donna e del suo amorevole barboncino da star quasi male. Non aveva nulla in contrario contro le persone anziane e i loro adorabili animali domestici, ma dopo aver fatto da "badante" per mezza giornata alla signora Mallard aveva sviluppato una sorta di intolleranza che non gli permetteva di resistere più di un certo tot di tempo in compagnia di quel genere di persone. 
Entrò in macchina per controllare il cellulare e spuntare dalla lista di McGee l'anziana donna, ne restavano altri due, cioè coloro che Lucy Barrow aveva contattato quando stava scappando.
"Bene, si ritorna dall'altra parte della città", borbottò infilando gli occhiali da sole e avviando il motore per dirigersi nuovamente verso la periferia.

***

Nel mentre anche Gibbs aveva completato il suo primo giro parentale, ma senza elementi utili all'indagine al momento. Quello che era partito come un semplice sequestro di persona, stava diventando una matasse sempre più complessa da sciogliere: Tanti indiziati, nessun testimone e nessun nome concreto; il peggio del peggio.

Il cellulare squillò mentre attraversava il selciato: "Dimmi Abby".

"Gibbs state tutti bene?" gli chiese la donna con tono preoccupato.

"Mi hai chiamato per dirmi questo Abby?" ribatté l'uomo con tono seccato. A quanto pare aveva scelto il momento sbagliato per chiamarlo, era irritato dall'inutilità della telefonata e se ne dispiacque.

"No, anche, ma...Volevo farti sapere che ho identificato uno dei due dna mancanti" fece una pausa, "che tu sai, qualcuno dei parenti ha animali in casa?".

"Si, sono appena uscito da casa del fratello del colonnello e lui ha un pittbul molto docile ad essere sincero, perché?" chiese Gibbs stranito dalla domanda.

"Perché il dna trovato in camera di Tommy è di un animale, di un cane penso, ma non sono ancora in grado di identificare la razza" rispose Abby.

"Perchè? E' possibile identificare la razza del cane dal proprio dna?", si stupì Jethro.
"Certamente mia amabile volpe argentata diffidente, esattamente come per gli esseri umani, anche per gli animali esiste uno specifico filamento di dna che gli distingue per razza e taglia. Con il giusto tempo posso risalire fino ai trisavolo di quella creatura, ma...".

"Abby, Abby, ok! Lo sai che non ci capisco nulla, per cui non mi servono queste spiegazioni. Proverò a chiedere anche agli altri se hanno trovato animali, so per certo che i genitori di Tommy non ne hanno e loro non hanno menzionato cani tra le ultime visite ricevute dal figlio" rimuginò, "grazie Abby" disse mettendo giù la comunicazione. Poi chiamò McGee: "Tim fai una telefonata di gruppo e mettimi in contatto con tutti gli altri".

"Si capo, ecco ci siamo!".

"Ehi McGee, che succede?" salutò Tony.

"Siamo tutti connessi Tony, la richiesta è partita da Gibbs", rispose frettolosamente l'altro prima di sentire il suo superiore sbraitare come di suo solito per l'impazienza.

"Gibbs?", si sorprese Ziva, "ci sono novità?" chiese.

"Ho sentito Abby, pare che uno dei dna trovati appartenga a un animale. Quanti di voi si sono imbattuti in cani finora?" chiese Gibbs senza tanti giri di parole.

"Di che razza?" chiese Tim perplesso.

"McGee, rispondi e basta!".

"Io uno capo" rispose Tony, "l'attempata signora Caroline ha un barboncino molto invadente".

Ziva rise: "Perché Tony? Che ti ha fatto?".

"Ha leccato con foga i miei pantaloni nuovi...non mi ci far pensare per favore!" rispose con tono disgustato.

"Evidentemente gli piacevi, non sei felice di piacere a qualcuno?" stuzzicò.

"Ziva" la interruppe Gibbs, "tu hai visto cani?".

"No, Gibbs, niente".

"McGee?".

"I conigli contano? La figlia della cognata del colonnello ne aveva uno".

"No, Abby ha parlato solo di cani. Ok, fate attenzione anche a questo particolare e ci aggiorniamo più tardi".

"Si capo!" risposero chiudendo ogni comunicazione.

Un piccolo angeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora