Abby e Tim entrarono nel reparto, McGee era ancora visibilmente provato, sentiva un senso di repulsione per se stesso, per essersi dato per vinto e per non aver lottato come Gibbs fino all'ultimo secondo per riportare Tony indietro. Si bloccò davanti al gruppo: Gibbs era di nuovo sulla soglia della stanza di Tony che scambiava qualche parola con i dottori, Ziva e Lucy erano vicino i bagni, mentre Abby era ormai vicina ad entrare nella camera di Tony.
"McGee muoviti!" gli disse la ragazza agitando una mano.
"Ho bisogno di andare un attimo in bagno" mentì Tim cambiando strada.
"Ma che gli prende?" borbottò l'analista forense imbronciata.
"Non entri?" le chiese Tony dal suo letto.
Lei si voltò allargando le braccia pronta a saltargli letteralmente addosso, ma DiNozzo la fermò: "No, niente abbracci o muoio sul serio!" l'ammonì preoccupato.
Abby mugugnò fingendosi offesa, poi gli si avvicinò e gli stampò un bacio sulla guancia: "Mi devi un abbraccio, sappilo" scherzò serena di aver potuto finalmente vedere l'amico.
Lui sorrise.****
"Prima che vieni da me, ci sono delle cose che devi sapere" esordì Ziva con le braccia incrociate sul petto. Lucy la guardò senza rispondere e lei continuò, "non so cosa ci sia stato tra di voi in quel lurido sottoscala, ma ti conviene non montarti troppo la testa, Tony non è tipo da storie serie e non è una persona fedele. Certo è un ottimo amico, un agente competente e un collega straordinario, ma un amante...no!".
"Perché mi dici queste cose?" chiese sfinita da quell'atteggiamento. Fin da piccola era sempre stata molto empatica e riusciva a percepire su sé stessa lo stato d'animo di chi le era di fronte e, in questo momento, l'agente David le stata trasmettendo molto nervosismo.
"Perché ci sono passata prima di te e so cosa si prova" mentì l'ex agente del mossad.
Lucy sgranò gli occhi incredula: "Mi stai dicendo che tra te e Tony c'era...".
"Non c'era, ma c'è!" precisò lei con aria compiaciuta, "quindi gradirei che tu restassi al tuo posto e che, una volta finita questa storia, sparissi dalla sua vita".
"Non ci credo lui non..." si bloccò, le mancava l'aria.
Ziva le posò una mano sulla spalla: "Lo so che non è facile, ma noi agenti non possiamo permetterci di legarci a una persona in particolare, per quello cerchiamo i partner tra di noi" concluse assestando il colpo di grazia, "ma non preoccuparti, non ce l'ho con te!" rise, "purtroppo Tony ha il vizio di farsi coinvolgere sempre nei casi che affronta, è più forte di lui".
"Le va bene chiunque? E' questo che mi stai dicendo?".
"Esatto" rispose secca, "ora però andiamo a casa, così ti fai un bel bagno caldo e dormi un po', che ne dici?" propose tutta dolce.
"Si, ne ho bisogno" rispose Lucy frastornata.
********"Ma che cosa?" mormorò McGee che aveva sentito tutta la conversazione. Si era forse perso qualcosa? Si chiese perplesso. Da quanto c'era una storia tra Tony e Ziva e perché lui non ne sapeva nulla? Non era una novità che ci fossero segreti all'interno della squadra, ma di solito, era Tony quello messo all'oscuro di tutto.
"Tony...", penso guardando in direzione della porta e un senso di amarezza lo pervase mentre il suo sguardo si sposto verso la porta della sua camera e decise di non entrarvi per nessun motivo. Non poteva farlo, non ne era ancora in grado.

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Un piccolo angelo
FanfictionUna mattinata che inizia come tante altre e,tra uno scherzo e una battuta, arriva un nuovo caso per la squadra di Gibbs che questa volta dovrà occuparsi di un rapimento ai danni della famiglia di un marine. I sospetti sembrano ricadere tutti su una...