"Buongiorno mondo!" salutò platealmente l'agente molto speciale Anthony DiNozzo uscendo dall'ascensore, "oh, McMattutino, sei già qui?" si stupì vedendo il collega seduto alla scrivania.
"Avevo delle cose da fare" sospirò l'altro di pessimo umore.
"Vuoi una mano?" gli chiese avvicinandosi, ma l'amico lo cacciò in malo modo: "No Tony, stai lontano dalla mia scrivania, ok?".
"Ok, volevo solo essere gentile".
"Tu? Gentile?" ridacchiò Tim della cosa.
"Di che parlate?" chiese Ziva appena arrivata in ufficio.
"Di Tony e della sua gentilezza" rise McGee.
Ziva rise: "Per favore Tony, non iniziare con le tue sciocchezze dal primo mattino".
"Ma" mormorò Tony quando Gibbs fece il suo ingresso in ufficio: "Tony e le sciocchezze vanno di pari passo Ziva!" mormorò bevendo il suo caffé.
"Grazie capo" rispose ironicamente DiNozzo.
"Visto? Persino Gibbs non pensa che sei gentile" rise Ziva divertita.
"Oh no Ziva, Tony è molto gentile invece" rispose Gibbs guardando il pc, "l'altro giorno l'ho visto mentre aiutava una signora ad attraversare la strada" concluse guardandolo dalla sua postazione.
Tony sorrise imbarazzato: "Beh, aveva bisogno di aiuto...".
"Hai davvero aiutato un'anziana ad attraversare la strada?" chiese McGee scioccato.
"Si Tim" lo freddò con lo sguardo.
"Wow" aggiunse Ziva con tono poco convinto.
"Ehi! Basta chiacchiere, abbiamo un rapimento!" annunciò Gibbs rimettendosi in piedi.
"Ma non è un nostro problema Gibbs" ribatté Ziva stranita.
"E' vero, ma lo diventa se si tratta del parente di un marine e ora, andiamo!" rispose Gibbs lanciando le chiavi della macchina a Tony che le prese al volo ed insieme si avviarono all'ascensore.
***
Arrivarono sul posto: una casa enorme in stile vittoriano costruita su due piani con ampio giardino e posto con altalene.
Scesero dall'auto e, sotto ordine di Gibbs, Ziva e McGee si occuparono di dare un'occhiata all'esterno della casa, mentre lui e Tony entrarono per parlare con gli occupanti della casa.
Bussarono e una governante gli aprì: "Si?" chiese.
"Buongiorno signora, siamo gli agenti speciali Gibbs e DiNozzo, siamo dell'ncis".
"Prego, la signora vi stava aspettando" rispose la donna facendo strada.
"Wow che casa enorme" mormorò Tony guardandosi intorno, "come può un marine permettersi tutto questo capo? Non mi sembra che casa tua sia altrettanto...".
"Non dirlo DiNozzo o ti mando a cercare prove tra gli escrementi dei cani!" rispose secco Gibbs.
"Ricevuto capo".
Arrivarono in salotto dove videro una donna ben vestita che singhiozzava composta sul divano.
"Signora Murray? Siamo gli agenti Gibbs e DiNozzo dell'ncis" si annunciò Jethro.
La donna alzò lo sguardo scoprendo dei bei occhi color ghiaccio: "Oh, scusate se vi accolgo in questo stato" mormorò, "prego accomodatevi".
Gibbs prese posto sul divano, mentre Tony passeggiava nervosamente nella stanza in cerca di qualcosa che potesse saltargli all'occhio.
"Signora Murray, siamo qui sotto espressa richiesta del nostro direttore, so che siete conoscenti" iniziò Gibbs.
"Si Thomas, mio figlio, frequenta la stessa scuola del figlio maschio di Leon" sospirò.
"So che è difficile signora, ma la prego, ci dica cos'è successo" intervenne Tony avvicinandola per darle conforto.
Lei annuì in segno di gratitudine: "Thomas era a casa da scuola da una settimana circa per colpa di un influenza e, per non fargli perdere ore preziose di studio, abbiamo chiamato una tirocinante che lavora presso l'istituto scolastico di mio figlio" fece una pausa per bere un sorso d'acqua, "oh, scusate, non vi ho neanche chiesto se gradivate qualcosa da bere" si preoccupò.
"Non importa signora, continui" le rispose Jethro. Lei guardò Tony negli occhi, ma anche lui le fece cenno di continuare.
"L'insegnante veniva qui tutti i giorni e passava con Tom diverse ore al giorno, una persona davvero gentile e Tom si trovava benissimo con lei".
"Il suo nome?" chiese DiNozzo prendendo appunti.
"Lucy, Lucy Barrow" rispose lei.
"Cos'è successo?" la incalzò Gibbs.
"Sono spariti!" sorrise istericamente, "ieri pomeriggio Lucy è venuta a fargli lezione come sempre ma, quando sono tornata a casa da un pomeriggio di shopping con le amiche, non c'erano più" concluse piangendo.
"Prego signora" mormorò Tony porgendole un fazzoletto di carta.
"Ci sono tracce di effrazione o di lotta?" chiese Tony.
"Non qui, ma nella camera di Tom è tutto in soqquadro, ho chiesto a Maria, la nostra governante, di non toccare nulla" sospirò.
"Ha fatto benissimo, signora" le sorrise Tony.
Poi si avvicinò a Gibbs: "Capo chiamo la scientifica per i rilievi?".
"Si Tony e fatti dare le impronte di tutte le persone che vivono qui o che sono state in questa casa nelle ultime 48 ore".
"Si capo, vado!".
"Signora Murray" la chiamò Jethro posandole una mano sulla spalla, "non si preoccupi, faremo l'impossibile per trovare suo figlio, glielo prometto".
"Grazie agente Gibbs" sorrise commossa.
A quel punto Gibbs uscì dalla casa per iniziare le sue indagini.
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Un piccolo angelo
FanfictionUna mattinata che inizia come tante altre e,tra uno scherzo e una battuta, arriva un nuovo caso per la squadra di Gibbs che questa volta dovrà occuparsi di un rapimento ai danni della famiglia di un marine. I sospetti sembrano ricadere tutti su una...