Una mattinata che inizia come tante altre e,tra uno scherzo e una battuta, arriva un nuovo caso per la squadra di Gibbs che questa volta dovrà occuparsi di un rapimento ai danni della famiglia di un marine. I sospetti sembrano ricadere tutti su una...
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DiNozzo provò a fare un giro tra i negozianti della zona alla ricerca di informazioni. La strada era da sempre il suo campo d'indagine preferito e lì sapeva di poter trovare tutto quello che stava cercando, facendo le giuste domande. Il quartiere dove abitava la signorina Barrow non era dei più rinomati e, per alcuni versi gli ricordava le strade di Baltimora: La città che l'aveva consacrato a leggenda!
Dall'altro lato della strada, notò un negozio di articoli vari, sembrava a tutti gli effetti un minimarket, quale posto migliore per incominciare a fare qualche indagine? Entrò guardandosi intorno e togliendosi gli occhiali da sole. Vide una commessa impegnata a mettere in ordine gli scaffali e, armato di sorriso, si avvicinò alle sue spalle: "Buongiorno, posso farle qualche domanda?", le chiese affabile. La donna lo guardò sorridendole, poi guardò alle sue spalle: "Può chiedere a mio marito, è alla cassa", glielo indicò con lo sguardo. Tony si voltò verso l'uomo che lo stava guardando in cagnesco, poi ritornò sulla donna: "Scusi, forse si è fatta un'idea sbagliata, sono un agente e sto cercando le persone in queste foto, li ha mai visti?" le chiese mostrando due foto.
"No, mi spiace, mai visti", si affrettò a rispondere la donna, "e tu tesoro?", chiese coinvolgendo anche il marito che si avvicinò.
"Ci rifletta bene, la donna in questa foto, abita da queste parti, è proprio certa di non aver mai visto neanche lei?", provò a insistere. Entrambi scossero il capo e Tony uscì dallo spaccio con un nulla di fatto.
Si guardò intorno, aveva la sgradevole sensazione di essere osservato, qualcuno stava seguendo i suoi movimenti da quando aveva messo piede in quel quartiere, ne era certo esattamente come aveva avuto la sensazione che i due coniugi del minimarket gli avessero mentito di proposito, anche se ne ignorava il motivo. Secondo i dati a sua disposizione, la Barrow non era una cattiva persona, anzi tutt'altro, per cui non si spiegava quel muro di omertà in cui si era imbattuto, ma non si dava certo per vinto, ci voleva ben altro per scoraggiare l'agente molto speciale Anthony DiNozzo! Incominciò a entrare in tutti gli esercizi aperti in quella strada, ma il copione era presso ché sempre lo stesso: Negazione frettolosa e omertà.
Prese il cellulare e chiamò McGee: "Ehi ciao McInvestigatore, novità dalla signora Barrow?".
Sentì il collega sospirare dall'altra parte del telefono poi rispose: "No Tony, l'anziana madre della maestrina non sa nulla della figlia, tu?".
"Siamo in un quartiere piccolo dove in teoria si conoscono tutti...", prese a dire Tony.
"Quindi hai trovato qualcosa?", si animò il collega all'altro capo del telefono.
"Affatto McGasato, la gente si è letteralmente chiusa a riccio, come se volessero proteggere la Barrow e la sua famiglia. Non si fermano neanche davanti a un distintivo, mi ricordano molto i bassifondi di Baltimora e...", sospirò DiNozzo guardandosi intorno. Alcune persone sedute sui gradini di un'abitazione lo stavano fissando e parlavano tra di loro, ma non solo, in quel momento si accorse che erano in molte le persone che lo stavano tenendo d'occhio e la cosa iniziava a impensierirlo.
"Tony? Ehi ci sei ancora?", si preoccupò l'amico notando l'improvviso silenzio.
"Si, Tim, ma qui la gente non è il massimo dell'ospitalità a quanto pare".
"Dici? Strano, io e Ziva non abbiamo avuto problemi da quelle parti".
DiNozzo mugugnò senza dare una vera risposta e McGee proseguì a parlare: "Comunque stavo per chiamarti, ho una traccia per te se vuoi".
"E me lo dici solo adesso? Di cosa si tratta? Sono tutto orecchi!".
"Il cellulare della Barrow, è stato acceso quindici minuti fa in una fabbrica abbandonata a pochi chilometri da dove sei tu ora" gli spiegò Tim.
"McGee, questo posto è pieno di edifici abbandonati, come pensi che possa...", sbuffò Tony, quando l'amico rispose: "Ti ho appena mandato le coordinate sul gps!", canzonò McGee, "Tony fai attenzione mi raccomando, noi ti raggiungiamo il prima possibile".
"Ricevuto" rispose Tony.
"Ehi, dico sul serio. Non sottovalutare quella donna".
"L'ho forse mai fatto?", sorrise mettendo giù la comunicazione.
Si guardò intorno, continuava a sentirsi gli occhi addosso. Decise che era meglio ignorare la cosa e proseguire con le indagini. Controllò i dati che gli aveva inviato sul cellulare il collega e, nel mentre, ritornò all'auto.
"Andiamo!", disse fra se e sé avviando il motore diretto verso la sua nuova meta.