Una mattinata che inizia come tante altre e,tra uno scherzo e una battuta, arriva un nuovo caso per la squadra di Gibbs che questa volta dovrà occuparsi di un rapimento ai danni della famiglia di un marine. I sospetti sembrano ricadere tutti su una...
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"Ti prego, lo ammazzi!" urlò Lucy terrorizzata. La scena a cui stava assistendo era la più raccapricciante che avesse mai visto. Cose del genere le aveva sempre e solo guardate nei film, ma stavolta era tutto vero, quello che schizzava dal volto, dalle narici e dalla bocca di Tony non era marmellata o pomodoro, ma sangue vero, il rumore che facevano le percosse sul corpo inerme dell'agente, non era frutto di qualche bravo addetto agli effetti sonori, ma erano colpi veri: viso, sterno, stomaco, addome...la furia con cui lo colpiva non risparmiava nessuna parte del corpo. Avrebbe dato qualsiasi cosa per fermare quello scempio, ma purtroppo, l'unico modo per stoppare quell'ondata di violenza gratuita, era consegnare Thomas nelle mani di quelle persone senza scrupoli.
"Stai su!" sbraitò l'uomo prendendo Tony per il colletto della camicia e mettendolo in piedi contro la parete.
"Che vuoi fargli?" scattò Lucy inorridita.
L'altro sorrise col viso imperlato di sudore e il fiato corto, prese un coltello dalla cinta dei pantaloni e le mostrò la lama: "La vedi questa, Lucy?" chiese sorridente, "bella vero?" rise divertito.
Tony ebbe appena la forza di alzare lo sguardo, quella raffica di colpi l'aveva sfinito.
"Che vuoi farci?" mormorò terrorizzata.
La forma della lama era diversa dal solito, era ondulata dal manico alla punta.
"Il nostro gioco speciale, non è ancora finito, ma prima lascia che ti spieghi una cosa...", fece una pausa guardando l'arma che aveva in pugno, "vedi, Lucy, questa è una lama speciale, rispetto a una normale, questa quando penetra di sviscera lacerando le carni molto più in profondità e creando un foro di entrata molto più ampio" le spiegò, "e lo sai questo cosa significa?".
Lei scosse il capo, non aveva più neanche la forza per parlare. Vedeva il dolore sul volto di Tony e non aveva modo di aiutarlo.
"E tu, agente molto speciale, lo sai?" chiese rivolto a DiNozzo.
"Vai al diavolo!" gli sussurrò ansimante.
"No no no, non si dicono queste cose, agente!" lo rimproverò assestandogli una ginocchiata al tronco e poi lo riposizionò eretto contro la parete, "vede agente, questa lama provoca una quantità doppia di emorragia quando viene estratta e fa molto, molto più male" gli sussurrò all'orecchio.
"Lucy? Dimmi dove si trova quel moccioso o..." la guardò giocando con coltello in mano.
"Non farlo... non farlo... ti prego..." sussurrò Lucy.
"Non sprecherei il fiato con suppliche che non verranno ascoltate, ti ho fatto una domanda; rispondi!", ribatté il loro aguzzino irato.
"No...non lo so, io...", singhiozzò sfinita da tanta violenza, "io non lo so, ti prego, ti prego, non fargli del male, ti prego...".