Quidditch

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All'inizio di novembre cominciò a fare molto freddo. Il Lago Nero si era ghiacciato e tutte le mattine il terreno era ricoperto di brina. Con novembre iniziò anche la stagione del Quidditch. Quel sabato infatti si sarebbe tenuta la prima partita: Grifondoro-Serpeverde.
Due giorni prima della partita Altair e Theodore se ne stavano in piedi davanti alle finestre della loro sala comune. Erano le 11 di sera e in quei giorni, visto che la superficie del lago era ghiacciata, il calamaro gigante faceva passare i suoi tentacoli davanti alle finestre molto più spesso. Intanto Astral, come sempre, giocava con le sfaville del fuoco.
-Guarda li Theo-
-Che cos'è?-
-Sembra... una pecie di sirena-
-Non pensavo ce ne fossero-
-Maddai, sul serio? Non le hai mai sentite cantare?-
-Vuoi dirmi che quella melodia che si sente la notte sono...-
-Le sirene che cantano. Mi piacerebbe vederle. La mia professoressa di matematica mi ha detto che le sirene di qui sono diverse da come se le immaginano i babbani-
-Perchè? Come se le immaginano loro?-
-Dalla vita in giù hanno la coda ma sopra sono delle normalissime donne-
-Qui... non sono proprio normalissime. Sono... strane... mia madre un giorno mi ha fatto vedere una foto di una sirena. Non saprei come descrivertela. Forse in biblioteca troviamo qualche libro.
-Si probabile. Andiamo ora?-
-Si ok-
Ma non fecero neanche in tempo ad arrivare all'uscita della Casa che arrivò Edward con un altro ragazzo.
-Altair, Theodore, vi presento Marcus Flitt, cacciatore non che capitano della squadra di Quidditch di Serpeverde-
-Ciao Altair. Piton mi ha detto che sei particolarmente portata per il volo. Domani pomeriggio mi farebbe piacere vedere quello che sai fare. Ci stai?-
-Si, daccordo-
-Perfetto. Ci troviamo domani al campo, alle 15. Buona notte-
-Notte-
-Bene. Voi due stavate uscendo?-
-No. Io volevo sedermi sul divano lei bo-
-Ah ok. Bè cunque sia non uscite. Ho saputo che Gazza pattuglia i corridoi qui nei dintorni- e se ne andò.
-Bè abbiamo tempo per prendere quel libro- disse Theo
-Si hai ragione-
I due rimasero li, a fissare dalle finestre i fondali del Lago Nero.
Il giorno dopo Altair si diresse verso il campo da Quidditch, con il manico di scopa della scuola in mano. Quando arrivò, Marcus era già lì.
-Aah eccoti. Bene. Allora, Piton mi aveva detto che avevi fatto una cosa da lui mai vista. Adesso ti spiegherò bene le regole del Quidditch e ti mostrerò le quattro palle con cui si gioca. Poi deciderò che ruolo darti-
Altair annuì e Flitt iniziò la sua spiegazione. Dopo 10 minuti, Altair aveva appreso a pieno le regole.
-Bene direi che è tutto. Tieni, prendi questa e fammi vedere cosa ha visto Piton. Poi cercherò dicapire il ruolo per te più adatto-
Altair prese il manico di scopa che Flitt le aveva dato. Era una Nimbus Duemila. Salì e prese il volo. Arrivò ad un'altezza di circa 15-20 metri e, come l'ultima volta, si lasciò cadere per poi atterrare dolcemente. Marcus era allibito. Non aveva mai visto una cosa del genere.
-Caspita! Piton aveva ragione, ci sai davvero fare. Bene, adesso ti farò provare i vari ruoli-
Flitt la fece provare come portiere, poi come cacciatore e infine come battitore. Si era accorto che andava molto bene in tutti. Alla fine liberò il boccino ma, non passarono neanche tre minuti, che Altair l'aveva preso.
-Straordinario. Bene ragazza ho deciso. Sarai la nostra cercatrice. Però ti metteremo un po' dopo l'inizio della partita, sai per fare un po' di scena. Ti va?-
-Certamente!- e i due si strinsero la mano.
-Ah la scopa tienila, è tua. Piton era così convinto che saresti entrata in squadra che te l'ha voluta prendere subito-
Altair la prese, ma invece di portarsela in dormitorio, decise di lasciarla negli spogliatoi.
Quando rientrò nella sala comune, Altair notò che Pansy la stava guardando.
-Ehi Altair! È venuto il professor Piton poco fa. Mi ha chiesto di darti questa- Pansy le porse una piccola busta giallognola.
-Eehm grazie, Pansy- e se ne andò in camera. Aprì la busta. Dentro c'era un bigliettino con su scritto "Appena puoi, vieni nel mio ufficio". Altair sbuffò, nascose il biglietto (lo avrebbe buttato nel fuoco quella sera) e andò verso l'ufficio del professore.
Bussò e Piton disse
-Avanti- con voce annoiata.
-Professore, voleva vedermi?-
-Si. Credo che questo ti sarà utile- Piton si alzò e le porse un libro "Il Quidditch attraverso i secoli".
-Grazie professore. Mi metto subito a studiarlo-
-Fai molta attenzione a tutte le regole e a tutti i falli che si possono commettere-
-D'accordo-
-In che ruolo giocherai?-
-Cercatore-
-Mmh... bene, puoi andare-
Altair uscì e se ne tornò alla sala comune. Mentre parlavano aveva notato che il professore zoppicava. Probabilmente, sapeva anche il perchè.
Il giorno dopo tutti andarono al campo da Quidditch. I 14 giocatori scesero in campo e si alzarono in volo. A commentare la partita era Lee Jordan, con a fianco che lo controllava la professoressa McGranitt. Dopo un goal segnato dai Grifondoro, Harry avvistò il Boccino e lui e Terence Higgs, il cercatore dei Serpeverde, gli volarono dietro. Harry stava per prenderlo ma Flitt lo intercettò facendo fallo. A quel punto Altair si diresse verso gli spogliatoi.
-Ma dov'è Altair?- chiese Theodore
-Bo. Sarà andata in bagno- disse Draco.
Intanto che Altair si cambiava, Grifondoro aveva segnato di nuovo. Uscì in campo con la Nimbus in mano e Flitt chiese il cambio. Lei e Higgs si batterono il pugno e la ragazza volo fin dov'era Harry.
-Wow, che sorpresa!! Grindelwald è la nuova cercatrice dei Serpeverde. Due del primo anno nella stessa partita, con gli stessi ruoli, non s'era mai visto. Prevedo scintille gente!!- disse Lee.
-Ehi Potter. Pronto per la sconfitta?-
-E tu?- disse Harry sorridendole.
La platea di Serpeverde era praticamente impazzita di gioia.
In quel momento Harry evitò un bolide ma subito dopo la sua scopa ebbe uno scarto pauroso. Harry si afferrò stretto alla scopa. Poi accadde di nuovo, ma questa volta verso Altair che, per fortuna, lo schivò appena in tempo.
-Ma sei matto?!-
-Scusa. Non so cosa stia succedendo. La scopa si muove da sola-
-È una Nimbus nuova di zecca non può muoversi da sola-
Intanto che Harry zigzagava in aria, Serpeverde segnò. Altair si mise a guardare  gli spalti. La scopa di Harry non poteva muoversi da sola, di sicuro qualcuno le stava facendo il malocchio. Era quasi arrivata a guardare i professori quando la sua scopa prese a zigzagare e a cercare di disarcionarla come stava facendo un attimo prima quella di Potter. Intanto Harry si era ristabilizzato sulla sua. La scopa aveva fatto girare la ragazza con la schiena verso il basso e la stava portando verso l'alto.
-Cosa succede alla scopa di Altair?- disse Pansy
-Non ne ho idea, ma non mi piace- disse Draco preoccupato
-Oh Salazar. E se cade? Io non guardo- disse Daphne mettendosi le mani sugli occhi. Intanto Altair era rimasta appesa con solo una mano.
-ALTAIIIIR!!!- urlò Theo.
La scopa continuava a sbandare. Ormai tutti quanti si erano fermati a guardare. Altair guardò verso Harry. Il Boccino era vicino a lui. La ragazza si concentrò: con fatica, risalì sulla scopa, anche se quella continuava a zigzagare sempre più in alto. Strette con forza il panico con tutte e due le mani. "Fermati, ridammi il controllo" pensò. Dalle sue mani uscì una scossa elettrica nera che percorse tutta la scopa e questa si fermò di colpo. Dagli spalti si sentì un sospiro di sollievo. Ma durò per poco perchè la scopa di Harry fece la stessa cosa di prima. Anche lui, dopo poco era rimasto appeso solo con una mano. La sua scopa però si fermò dopo poco. Intanto Flitt aveva segnato 5 volte e Altair aveva perso di vista il Boccino. Harry stava per risalire sulla scopa ma questa riprese.
-Harry!!!- gridò Altair. Il ragazzo la guardò: era proprio sotto di lui.
-Harry ascoltami! Devi saltare! Ti prendo io!- Harry fece quello che le aveva detto. Lasciò la presa e si aggrappò alla schiena della ragazza. Questa partì verso l'alto. La scopa di Harry li stava inseguendo.
-Prendi i comandi- gli gridò Altair. Harry prese il manico con tutte e due le mani, mentre Altair si alzava in piedi.
-Fermati e aspetta!- Harry obbedì. La sua scopa li aveva superati e ora puntava verso di loro.
-Al tre scansati. Uno... due... tre!- Harry si spostò di lato, appena in tempo perchè la sua scopa li aveva sfiorati. Altair si era buttata. Un grido di terrore si sollevò dagli spalti. Harry era impalato a guardare la ragazza: era come paralizzato, non riusciva a muoversi. Altair si aggrappò al manico della scopa di Harry e salì. Questa ancora volava in picchiata. Rifece quello che aveva fatto con la sua. Era arrivata all'altezza degli anelli. La scopa ora rispondeva ai suoi comandi. Tirò su il manico e volò verso l'alto un attimo prima di schiantarsi al suolo. Tutti iniziarono ad applaudire. Harry intanto stava riscendendo e i due cercatori scesero a terra. Harry si piegò in avanti, mise le mani a coppa, come se stesse per vomitare, e sputò fuori il Boccino.
-Grifondoro vince per 160 a 60!!! Ragazzi, che partita straordinaria. Certo, abbiamo quasi perso i due nuovi cercatori...-
-Jordan, non è divertente!- sbraitò la McGranitt.
I giocatori tornarono negli spogliatoi per cambiarsi. Quando uscirono Altair vide Harry, Ron e Hermione e Hagrid.
-Altair, puoi venire un attimo con noi? Dovremmo parlare- Disse Hermione
-Si ok. Ciao Hagrid-
-Ciao Altair. Tutto bene?-
-Si grazie-
I cinque si diressero così verso la capanna di Hagrid.

Altair: l'aquila volanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora