Per il resto del mese Altair e Draco non riuscirono mai a parlare da soli con Potter. Il ragazzo era sempre assieme a Hermione e Ron, il trio non si divideva mai.
All'inizio di marzo i ragazzi del secondo anno dovettero decidere che corsi avrebbero frequentato il terzo anno.
-Voi che cosa scegliete?- chiese Daphne
-Non so...- disse Theo
-Che roba è Aritmanzia?- chiese Altair
-Magia dei numeri, circa- disse Draco
-Allora quella non la faccio di sicuro. Non che sia scarsa in matematica, ma non mi piace proprio-
-Io faccio Cura delle Creature Magiche e Divinazione, intanto- disse Draco
-Pure io- fece subito Pansy
-Io quelle e anche Antiche Rune- disse Altair
-Credo che tu non possa. Antiche Rune e Divinazione sono alla stessa ora- disse Pansy
-Ah. Che pizza però... vabbè dai, faccio Divinazione-
-Io faccio Antiche Rune- disse Blaise
-Si anche io- disse Theo
-Io faccio Cura delle Creature Magiche e Divinazione- disse Daphne
-Anche noi- dissero Tiger e Goyle
-Millicent?- chiese Daphne
-Divinazione e Cura delle Creature Magiche-
-Scusate ma... davvero c'è Babbanologia?- fece Altair esterrefatta
-Eh già-
-Ma anche no. Dei babbani ne ho avuto abbastanza-
-A volte mi chiedo come hai fatto a sopravvivere- le disse Daphne
-In effetti è una bella domanda-
Gli altri si misero a ridere e poi riposero i fogli sul tavolo dello spazio studio.Finito il periodo pasquale si ricominciò con le partite di Quidditch. La prima sarebbe stata Grifondoro-Tassorosso.
In quei giorni Altair non si sentiva molto bene. Aveva la stessa sensazione di quando era appena tornata all'orfanotrofio. Non sentiva la voce della lei dello specchio ma le pareva di avvertirla: come qualcosa di molto molto lontano. E non era un qualche paese delle meraviglie.
Mentre si avviavano verso il cortile Altair sentì la voce del Basilisco "Squartare... fare a pezzi... uccidereee". Altair si fermò di colpo ad ascoltare ma non sentì più nulla.
-Ehi, Altair. Tutto bene?- le chiese Theo
-S-si mi sembrava... no, non importa. Andiamo-I giocatori erano appena usciti dagli spogliatoi.
-Altair, sei sicura di stare bene?- le chiese Theo
-Ehm? Si... si, si tranquillo-
-Sei sicura? Sei molto pallida-
-Si sto bene- lo disse troppo velocemente e infatti il ragazzo se ne accorse
-Non mi pare. Stai tremando-
-No, macchè. Che stai dicendo?-
-Ah no? Guardati le mani-
Era vero, stava tremando.
Proprio in quel momento la McGranitt arrivò in campo quasi di corsa con un megafono viola in mano.
-La partita è stata annullata-
-E ora che si fa?- chiese Draco
-Lezione- disse Theo
Invece, tutti i Serpeverde furono portati subito nella Sala Comune da Piton.-D'ora in avanti, tutti gli studenti rientreranno nelle sale comuni entro le sei di sera. Dopo quell'ora, scordatevi di uscire. Un insegnante vi scorterà alle lezioni. Nessuno studente deve usare il bagno se non è accompagnato da un insegnante. Tutto quello che centra col Quidditch verrà rinviato. Le attività serali sono soppresse. Ora, dovete sapere che se non verrà trovato il colpevole di tutte queste... tragedie... la scuola verrà chiusa. Sebbene nessuno di noi, e con noi intendo Serpeverde, è ancora stato toccato, questo non dovrà impedirvi di rispettare le regole. Personalmente non credo che dobbiate preoccuparvi per la vostra incolumità. Ad attaccare gli studenti è stato il mostro di Salazar. Non voglio che le altre casate inizino a pensare che sia opera di qualcuno di voi. Pertanto, vi conviene rispettare le regole. Raccomando a chiunque sapesse qualcosa su quello che sta succedendo di farsi avanti. Spero che sia tutto chiaro-
Detto questo, girò sui tacchi e uscì.
-Io vado a dormire- disse AltairCome si buttò sul letto, cadde in un sonno profondo. Purtroppo non fece una tranquilla dormita.
Si trovava nella Foresta Proibita. Stava correndo. Attorno a lei i personaggi dei film horror ridevano, comparivano davanti agli alberi, davanti a lei. Ma non era da loro che Altair stava scappando. Correva verso Hogwarts. Ma più correva e più il castello sembrava allontanarsi. Era come se fosse su un tapis roulant. Dietro di lei, la lei dello specchio saltellava tranquillamente, canticchiando quelle solite frasi.
-Hai ucciso il coniglietto. Hai ucciso il bambino. Hai ucciso il ragazzo. Adesso uccidi il professore-
Altair correva, ma niente da fare. Il castello era sempre lontano e lei era sempre lì.
-Lui ti vuole vendere agli americani. Ti faranno dei test-
-Non è vero. Smettila!-
-Uccidilo. Vendicati-
-No. Non ti ascolterò ancora-
-Si che lo farai-
La bambina l'aveva raggiunta. Le prese la mano e si ritrovarono nell'ufficio di Allock. Stava parlando con Theo. Il ragazzo sembrava ubriaco. Aveva uno sguardo vacuo, incosciente. Parlava e parlava ma Altair non riusciva a capire che cosa dicesse. Poi Allock lo fece alzare e uscire. Si chinò sul camino e chiamò la Picquery. Dopo un po' lei annuì, disse qualcosa e scomparì.
-Che stavano dicendo? Perchè non sento nulla?-
-Perchè tu non sei realmente li-
-Che vuol dire? Sta accadendo davvero?-
-Oh si. E lei sa-
-Sa...-
-Devi vendicarti di Allock, Altair. So che lo vuoi-
-Non è vero-
-Io ti aiuterò-
-Tu non farai proprio nulla. Non più-
-Invece si. Hai bisogno di me. Lasciami uscire-
-No!-
-Devi farlo-
-Smettila!-
-Lo vuoi. Lo vedo, che lo vuoi-
-Lo l-lo vedi?-
-Si. Le tue mani. Guardale-
Altair si guardò le mani. Le vene stavano diventando grigie.
-No. No! Smettila!-
-È tardi Altair-
-Non uscirai di nuovo-
-Lo sto già facendo-Altair si svegliò. Sudava freddo. Era mezzanotte passata. Il dormitorio era vuoto. Perchè le altre non erano lì?
Scese le scale, tremando. Erano tutti in salotto. Tutti quelli del secondo anno ed Edward. Aspettavano qualcosa... o qualcuno.
-Che succede? Dov'è Theo-
-Altair! Che cos'hai? Stai bene?- chiese Daphne
-Si. Perchè siete tutti qui?-
-Theo è scomparso. Era uscito poco prima delle sei però non...- non finì la frase che Theo entrò nella stanza, accompagnato dal Barone Sanguinario.
-Theo!- Daphne gli corse incontro e lo abbracciò.
-Theo, hai parlato con Allock?- chiese Altair in fretta con gli occhi sbarrati dal terrore di sapere la risposta
-Ricordo che mi diceva di tornare qui. Poi ho incontrato il Barone. Mi ha accompagnato lui-
-Miledy, si sente bene? È molto pallida- chiese il Barone, ma Altair non ci badò
-Ti ricordi che cosa ti ha detto Allock? O cosa gli hai detto tu?-
-Io... n-no, non ricordo nulla-
-Ha usato Imperio- disse la ragazza più a sè stessa che all'amico
-Altair, come facevi a sapere che Theo era con Allcok?- chiese Draco
-L'ho visto-
-C-come, l'hai visto?-
-Si, in sogno. Poi ha chiamato la Picquery. Starà arrivando. Sembrava contenta. Devo andarmene-
-Andartene? Non puoi uscire- disse Edward
-Theo, c'erano professori di fuori?-
-No, non ne ho visti-
-Perfetto- rispose secca
-Altair, se la Picquery verrà ad Hogwarts non potrà prenderti. Qui non può entrare- disse Draco
-Troverebbe un modo per farmi uscire. Sa che sono qui. Non si aspetterà che sia da qualche altra parte-
-Non puoi andare via. Non stai bene-
-Sto benissimo invece- ma sapeva anche lei che non era così
-E dove pensi di andare?-
-Nella foresta-
-Altair ti prego...- cercò di prenderle le mani ma lei le ritrasse subito
-Non toccarmi- disse in un sussurro quasi stesse sibilando
-Altair... le tue mani... e gli occhi- Pansy era sconvolta
-Statemi lontano- adesso la sua voce era cupa e minacciosa
-Altair, non ti è permesso uscire- disse Edward
-Invece uscirò. Non posso restare qui-
-Altair lascia che ti aiuti- disse Draco
-No! Io devo andarmene da qui!-
Andò verso il passaggio ma Draco la prese per un braccio
-Posso aiutarti-
-No non puoi. Draco lasciami... levati-
Lo spinse via, con un sacco di forza tale che il ragazzo cadde a terra
-Altair ti prego...-
-Non voglio farti del male-
Toccò il muro che si aprì e corse via.
-No! Altair!- Draco si rialzò e le corse dietro
-Tornate qui voi due! Voi non provate ad uscire mentre vado a chiamare Piton- disse poi agli altri.Intanto Altair correva veloce come un razzo. Entrò nella foresta sfiorando gli alberi e i cespugli con le mani. Questi crearono come una barriera dietro di lei.
Draco le correva dietro ma i rami e i rampicanti intralciarono il suo passaggio. Non si fece scoraggiare e riuscì a passare.
Altair continuava a correre ma sentì uno zampettare attorno a lei. Qualcosa la fece inciampare. Draco l'aveva quasi raggiunta. Era a pochi metri da lei ma i rami lo tenevano fermo. A un tratto tre ragni giganti accerchiarono Altair. Non badavano il ragazzo, visto che era protetto dai rami.
-Lasciatemi passare- disse minacciosa
I ragni le si avvicinarono ma lei lanciò un Cruciatus a quello centrale. Gli altri due si allontanarono. Draco era sconvolto, non poteva credere ai suoi occhi.
Uno dei ragni le andò contro ma Altair fu più veloce. Cruciò lui e quello già a terra. Poi colpì anche il terzo. Lanciò altri Cruciatus. Cinque, dieci, quindici. Intanto i rampicanti avevano lasciato Draco che però era rimasto immobile a fissare l'amica.
A un tratto i ragni smisero di divincolarsi.
-Avada Kedavra!- Altair uccise il primo. Poi il secondo e infine il terzo. Il tutto senza bacchetta.
-Altair- Draco era dietro di lei
La ragazza si girò di scatto. Gli occhi di un grigio scuro. Le vene delle braccia interamente nere. Adesso era impaurita. Non si ricordava della presenza del ragazzo.
-Draco, t-ti prego. Stammi l-lontano-
-Altair, perchè l'hai fatto?- non era più sconvolto. Voleva solamente aiutarla.
-N-non avvicinarti-
-Altair, lascia che ti aiuti-
-Non puoi aiutarmi! Nessuno può!-
Era sull'orlo delle lacrime, ma non piangeva, non voleva sembrare debole.
-Allora facciamolo inseme. Se mi dici come...-
-Draco stammi lontano...- la sua voce era diventata un sussurro. Un sussurro quasi soaventato.
Il ragazzo le si avvicinò e la strinse a se.
-Lasciami. Non voglio farti del male-
Draco le prese il mento fra il pollice e l'indice e le alzò il viso, costringendola a guardarlo.
-Non lo farai-
Draco espresse così il suo desiderio. Prese le labbra di lei fra le sue. Dopo qualche secondo, che per lui sembrarono interminabili, Altair rispose al bacio con trasporto. Draco la strinse di più a se. Altair spostò le mani dal petto di lui ai suoi capelli, accarezzandoglieli e scompigliandoglieli. Purtroppo per loro, quel bel momento fatto di passione durò poco.
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Altair: l'aquila volante
FanfictionE se un personaggio che ancora, purtroppo, non conosciamo bene avesse una figlia? E se l'avesse portata nel futuro che è il presente del nostro Harry Potter per risolvere una qualche questione?